Mag 19 2017

la quintessenza della cremonesità-centonovantanove 19 05 2017

Published by at 9:35 am under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – CENTONOVANTANOVE
Ogni tanto mi tocca ricordarlo: dietro la perdita dell’Apa ci dev’essere qualcosa di grosso che ignoriamo, altrimenti non si spiegherebbe la Provincia fin che c’è che da un mese, ogni giorno, chiama a raccolta gli alleati, anche quelli che san due cose in più e si tengono fuori, vedi Pizzetti; l’Apa è una piccola azienda specialistica che fattura quattro milioni scarsi; al Quarto Lato di Piazza Duomo han strillato molto meno per il Consorzio Agrario, che ne fattura quasi duecento, dove si sapeva dei trattori in prova agli amici degli amici senza termine di “prova” e via dicendo, e che capitan Voltini avrebbe scoperto gli “scheletri nell’armadio” indicati nel suo Editoriale. In attesa della verità, continuiamo a divertirci con la lettera aperta del presidente che non c’è mai stato, sfidata, sul campo di battaglia della comicità, dall’intervista del torronaio d’eccellenza Rivoltini Massimo, che sa cento parole di latino. Ecco il non c’è:
–Tu, purtroppo, anche se magari vorresti non puoi fare il bene per Cremona. Perché troppo condizionato dalla dispotica sede centrale della Coldiretti, che ti sceglie anche il direttore a Cremona. Che ti chiede come ha sempre chiesto ai tuoi predecessori di “spaccare” su tutto; minimo rompere; obbiettivo il sogno della conquista. E tu lo dimostri anche non volendolo: “abbiamo conquistato il Consorzio Agrario dopo 120 anni”! Scrivi–
Capitan Voltini è un pirata, dunque anche volendo non potrebbe fare il bene di Cremona, come faceva Pivantonio dalle finestre della Libera, perché ha un ammiraglio, a Roma, tanto dispotico che glielo impedisce; non solo: spaccare e rompere, in nome della conquista! Altro che i presidenti della Libera, da quelli che non ci sono ai Pivantonio, che si fanno pregare per occupar le poltrone dalle quali dispensano il bene di Cremona! Infatti capitan Voltini si tradisce scrivendo: “abbiamo conquistato il Consorzio Agrario dopo 120 anni”. I 120 sono il periodo della Libera, assegnato direttamente da Dio per evidenti questioni di merito.
Evidente anche l’obbligo per Rivoltini Massimo, che sa il latinorum, di mettersi in competizione col non c’è; eccolo il 17 maggio, sulla Provincia fin che c’è:
–A CremonaFiere, dove sono vicepresidente (per gentile concessione di Pivantonio, n.d.r.), ho visto certe dinamiche e il modo d’agire un po’ arrembante e arrogante della Coldiretti, non solo sulle questioni agricole–
Vogliono comandare su tutto, i Coldiretti, e per farsi capire bene Rivoltini Massimo lo dice in italiano schietto, il latinorum la prossima volta; arrembanti&arroganti!
–Non posso accettare che queste manovre sottraggano sovranità a Cremona spostandola a Roma. C’è stato uno scippo ai danni del sistema cremonese–
Un leghista doc non avrebbe saputo parlare meglio!
–E non si può bloccare un organismo così importante per il territorio con un’azione proditoria, massa a segno nottetempo–
Proditoria, nottetempo: che capitan Voltini, più che un pirata, sia un modesto albanese di oggi? In questo caso non resta che attendere la nuova legge sulla legittima difesa, che prevede anche il diritto di sparare! Non so voi, cari lettori, la disfida di oggi mi sembra abbia visto vincitore, per ko, Rivoltini Massimo. A domani la seconda ripresa.

Cremona 19 05 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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