Mar 30 2017

la quintessenza della cremonesità-centoquarantanove 30 03 2017

Published by at 10:10 am under costume,cronaca cremonese,Striscia La Provincia

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – CENTOQUARANTANOVE
Dio vede e provvede; a Cremona, per fortuna, anche www.cremonaoggi.it, che dopo aver spiegato al sindaco professor Cilecca il pericolo creato dall’incuria del Comune in piazza Marconi, ottiene la risposta:
—Sono arrivate le transenne in piazza Marconi, a delimitare il lastrone di vetro ormai da tempo in frantumi, che costituisce un rischio non da poco soprattutto se qualcuno cercasse di salirvi sopra. Una situazione che comunque disegna un complessivo degrado degli scavi archeologici, che sarebbero teoricamente visibili proprio grazie ai lastroni di vetro, ma che nella realtà non si vedono a causa della sporcizia.— Appena arriva il nuovo personale del concorso, il professor Cilecca fa togliere la sporcizia dai lastroni di vetro, come chiede www.cremonaoggi.it. La Provincia fin che c’è, surplace tra politica, media, sindacati: chi per primo lancerà la notizia della cassa integrazione, due anni, per giornalisti e impiegati? Capisco l’imbarazzo, Nolli Renzo che non c’è non vuole, Filippini Rosino Pierluigi che c’è stato fin troppo, nemmeno, Zanolli Pennadoro Vittoriano due volte al dì sbandiera cartellini gialli davanti al naso di chi è sospettato di parlare con me, così almeno mi dicono; Cremona obbedisce, ma fingendo di non sapere; il problema è, quando la cassa diventa ufficiale, bisogna essere i primi dirlo, salvo lasciare l’iniziativa al vescovo. Ora due paroline sulla Libera. L’altra notizia che si vuol nascondere e che politica media sindacati, il vescovo non so, devon fingere di non sapere, è la fusione delle tre società editoriali del gruppo nella Sec, con delibera di gennaio. Sel e PubliA spariscono. A proposito, Sel non ha più dipendenti perché li ha licenziati l’anno scorso, a Cremona nessuno se n’è accorto tranne il mio blog, ma PubliA li ha: un volta fusi col giornale, vanno in cassa anche loro? Tornando alla fusione, i padroncini han spiegato ai 36 consiglieri Libera, che ci credono, che è stata fatta per limitare i costi: un solo consiglio di amministrazione invece di tre. Dimenticando di dire, anche i 36 han dimenticato su ordinazione, che pure prima, i tre consigli eran formati dalle stesse persone, si pagava come fosse un solo consiglio. Ancora una volta, l’importanza della fede. Ma andiamo avanti, ché le domande incalzano; per deliberare la fusione qualcuno avrà esaminato con cura i bilanci 2016 delle tre società, le previsioni 2017, un piano di riorganizzazione? I creditori hanno 60 giorni di tempo per formulare eventuali opposizioni, si ritenessero danneggiati. Di tutto il resto, discuteremo i prossimi giorni.
Cremona 30 03 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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