Feb 27 2017

agrumi 27 02 2017

Published by at 1:37 pm under costume,cronaca cremonese,cronaca nazionale

Ottimi anche i derivati: vino, birra, olio………
IN ITALIA SVOLTA SALUTISTA CON 320 KG DI FRUTTA A TESTA
Giornata degli agrumi italiani,
staffetta a Rivolta d’Adda
Coldiretti: scegliere frutta italiana e attenzione agli sprechi
C’era l’Assessore Andrea Vergani, referente per i temi agricoltura ambiente ed ecologia per il Comune di Rivolta d’Adda, ieri presso il Mercato di Campagna Amica in piazza Vittorio Emanuele II, a ricevere la ‘staffetta made in Italy’ che accompagna la Giornata nazionale degli agrumi italiani. Ad affidargli il testimone sono stati gli agricoltori di Coldiretti, in un ideale passaggio di consegne da Milano a Cremona, ora a Rivolta d’Adda, con l’impegno di raggiungere altre piazze, fino all’appuntamento di domenica 12 marzo in piazza Stradivari a Cremona, in occasione dell’evento mensile di Campagna Amica, con la proposta degli agrumi di Sicilia che saranno posti in vendita personalmente dagli agricoltori che li producono in provincia di Siracusa.
Anche a Rivolta d’Adda, l’appuntamento con la Giornata degli agrumi italiani è stato occasione per sottolineare tutto il valore della buona frutta italiana.
“Possiamo parlare di una ‘svolta salutista’ sulle tavole degli italiani, con i consumi di frutta e verdura che hanno raggiunto nel 2016 circa 320 chili a testa, 3 chili in più rispetto all’anno precedente” sottolinea Tino Arosio, Direttore di Coldiretti Cremona, sulla base di un’analisi della Coldiretti nella quale si evidenzia anche che “mai così tanta frutta e verdura Made in Italy è arrivata sulle tavole straniere, con il record storico nelle esportazioni che raggiungono per la prima volta il valore di 5 miliardi di euro”.
Gli acquisti delle famiglie italiane sono aumentati del 2% rispetto al 2015, anno in cui si erano fermati a quota 8,1 milioni di tonnellate di cui 4,5 milioni di frutta e 3,7 milioni di verdure, solo di prodotto fresco secondo i dati di Macfrut Consumers’ Trend elaborati dalla Coldiretti e presentati in occasione della giornata nazionale degli agrumi Made in Italy nei mercati di Campagna Amica.
“Sul commercio di frutta e verdura continuano però a pesare molto gli sprechi, dovuti soprattutto alla deperibilità del prodotto, con una stima di quasi 1 frutto su 4 che finisce nel bidone nel percorso dal campo alla tavola” evidenzia Coldiretti Cremona, che ha pertanto colto l’occasione per dare qualche ‘consiglio per la spesa buona e giusta’. Ad esempio, effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, scegliere i frutti con il giusto grado di maturazione, non appassiti, con aspetto turgido e non eccessivamente necrotizzati nei punti di taglio, verificare l’etichettatura e preferire le produzioni e le varietà locali da acquistare direttamente dai produttori o nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica che non essendo soggette a lunghi tempi di trasporto durano di più. E poi preferire varietà di stagione che hanno tempi di maturazione naturali; se possibile prediligere frutti interi, che si conservano più a lungo; a casa porre la frutta lontana da fonti di calore e stesa sul contenitore, per evitare ammaccature e sviluppo di marcescenze.
Le mele – precisa la Coldiretti – sono il frutto più consumato, con le arance al secondo posto. Sul podio degli ortaggi, i preferiti dagli italiani sono nell’ordine le patate, i pomodori e le insalate/indivie.
La domanda di cibi sani arriva anche dall’estero dove sono stati esportati 4,4 miliardi di chili di frutta e verdura fresca nel 2016 con un aumento del 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un risultato ottenuto nonostante l’embargo totale in vigore nei confronti dei prodotti ortofrutticoli nazionali da parte della Russia, un blocco che ha pesantemente danneggiato i produttori che si erano specializzati per soddisfare i gusti di quel mercato. Come poche volte è accaduto nel passato le esportazioni di frutta e verdura – precisa la Coldiretti – hanno sorpassato in quantità le importazioni con un netto miglioramento della bilancia commerciale del settore.
Si tratta anche degli effetti di un cambiamento degli stili di vita che ha fatto lievitare a livello internazionale la domanda di cibi più genuini come l’ortofrutta, che ha conquistato la base della piramide alimentare, con un consumo consigliato di almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno.

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