Flaminio Cozzaglio

LA VERITA’, L’ASPRA VERITA’ (attribuita a Danton)
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni. Se anche voi, cari lettori, siete convinti che quel modo di far processi non riguardi solo il povero Iori, ma possa da un momento all’altro toccare noi, guardatela, diffondetela; il titolo che le han dato è:
-Il caso Iori: ergastolo con la sfera di cristallo?-

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – QUATTROCENTOSEDICI
E’ ormai tanto rituale dopo Mani Pulite che i presidenti dell’Associazione nazionale magistrati attacchino i Governi, e certo Davigo Piercamillo non doveva fare eccezione, che noi cittadini non ci facciamo più caso. Anche perché i Governi non rispondono mai con gli stessi toni, anzi, si rannicchiano in difesa. Eppure basterebbe poco, vista l’accusa rituale dei magistrati che le leggi che riguardano loro sono sempre sbagliate; basterebbe chieder conto di come le applichino loro, le leggi, per esempio sulla carcerazione preventiva; o sul 533cpp che impone al giudice di condannare solo “se l’imputato risulta colpevole del reato contestatogli al di là di ogni ragionevole dubbio”, che la Cassazione di Iori stabilisce dover essere inteso così:
–La censura rivolta dal ricorrente alla valenza dimostrativa del dato indiziario in
esame, sotto il profilo dell’omesso accertamento oltre ogni ragionevole dubbio
delle modalità di somministrazione dei farmaci in forme tali da occultarne il
sapore alle vittime e da impedire che la Ornesi se ne accorgesse, e quindi della
attribuzione della relativa intossicazione alla condotta omicidiaria dell’imputato,
sconta – in definitiva – un errore logico-giuridico nell’approccio critico al criterio
legale di apprezzamento della prova indiziaria, che si pone in aperto contrasto
coi principi elaborati dalla giurisprudenza di legittimità, in forza dei quali il termine di raffronto della valutazione demandata alla Corte di Cassazione sulla tenuta logico-dimostrativa del ragionamento probatorio di tipo ínferenziale esplicitato dal giudice di merito nella motivazione della sentenza di condanna, rispetto al quale deve essere
verificato il rispetto della regola processuale di cui all’art. 533 comma 1 cpp, non è costituito dal singolo indizio, isolatamente considerato, che può anche non assumere valenza decisiva agli effetti della prova del reato e della colpevolezza dell’imputato – proprio perché, essendo indizio e non prova, è suscettibile per definizione di una portata possibilistica, non munita di univoca capacità dimostrativa – ma dall’idoneità del quadro indiziario complessivo a soddisfare i requisiti stabiliti dall’art. 192 comma 2 del codice di rito nei termini che sono stati sopra indicati–
Traduco in poche parole per chi inorridisse davanti al linguaggio delle sentenze: i difensori di Iori lamentano che i giudici di merito abbiano condannato Iori senza nemmeno spiegare il fatto su cui regge l’ipotesi di omicidio, come sia riuscito a rifilare di nascosto alle “vittime” 95 pastiglie di Xanax; la Cassazione irride: i nostri principi, che tutti i giudici di merito devono rispettare, è che tutti gli indizi potrebbero avere solo un valore possibilistico, ma purché s’incastrino in una visione complessiva, che la Cassazione non spiega dove nasca, è soddisfatta la richiesta del 533cpp. In pratica, e lo può confermare qualsiasi avvocato, prima viene l’idea, le prove seguiranno!!

Cremona 29 01 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

IL NOSTRO AMICO FABIO
Fabio Cammalleri, giovane avvocato di Catania, mette i puntini sulle i al fatto del giorno; stavolta tocca all’ultima sentenza della Corte Costituzionale.
Da www.lavocedinewyork.com :
–Anche la Chiesa Cattolica in Italia leva la sua voce contro “la politica”, e presenta la magistratura come senz’altro vittima di disordine istituzionale. La Curia ha memoria lunga; si confida possa apprezzare un breve ripasso. Ma crede veramente, Monsignor Galantino, che sia la politica (e il Parlamento) a non voler fare “il suo mestiere”?– http://www.lavocedinewyork.com/news/politica/2017/01/28/italicum-consulta-cei-di-monsignor-galantino-e-laria-che-tira/

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IL PRESTIGIATORE
Sotto, da Repubblica on line. Quando aveva promesso di lasciare il Parlamento, ci eravamo illusi intendesse abbandonare la politica, almeno quella italiana………
—Ma per D’Alema occorre un cambio di rotta, perciò c’è bisogno di un cambio dirotta: “Non si cambia politica senza cambio di rotta e senza cambio di leadership, per questo dico che va fatto il congresso. Questo è quello che si dovrebbe fare. Se Matteo Renzi cercherà di correre al voto per normalizzare il partito e avere gruppi parlamentari più fedeli scatterà il liberi tutti. Una scelta di questo tipo renderebbe ciascuno libero”.

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TRUMP IL RAZZISTA
La conferma: in pochi giorni ordina il muro contro i messicani, respinge i migranti dei Paesi islamici, telefona a Putin. E nel tempo libero fa sesso solo con le donne, non con gli uomini!

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AGORA’
Il nome suona beffardo per uno dei rari locali chiusi in Italia perché mal frequentato. Da www.cremonaoggi.it:
“Per il bar Agorà, a marzo, per il costante assembramento di uomini con precedenti si era arrivati a una sospensione di una settimana, iniziativa di carattere preventivo che non mira a punire i gestori – anche se inevitabilmente vengono interessati dal provvedimento – ma che viene adottata per intervenire su particolari situazioni. Poi, a ottobre, la revoca della licenza al locale recidivo per garantire l’ordine pubblico.”
Diamo il caso il gestore avesse intimato ai malviventi di cercarsi un altro bar, le ipotesi sono due: se ne sbattono; chiuso l’Agorà, ne trovano un altro.
Se ne sbattono perché mentre sono nel bar si comportano bene, e nessuna legge permette al gestore di allontanare un cliente; ma anche per ipotesi tutti i gestori lo facessero, quale legge impedisce al malvivente di bere un caffè in pubblico? risposta che dovrebbe dare il giudice cui il malvivente si rivolgesse.
Ne trovano un altro; chiuso anche quello? va bene, continuano a trovarne un altro: che fa la Questura, chiude tutti i bar della città?

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VERDETTO INCERTO Oggi avrà vinto l’Editoriale di Scalfari Eugenio o il Punto di Pennadoro? di Pennadoro ho già scritto, dalla lenzuolata di Scalfari la gemma: “La sentenza della Corte costituzionale ha cancellato il ballottaggio ma questa è in realtà la sola anche se molto importante decisione” Evidentemente, per il padre fondatore e ispiratore di Repubblica, il sorteggio invece della scelta del vincitore in più collegi è frutto di un accurato studio della Costituzione!
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UNA O CENTO
Non dico che scrivere sia il lavoro più difficile del mondo, ma non riesco a spiegarmi perché sia tanto facile sbagliare, anche per chi lo fa di professione, come me, per esempio; certamente Pennadoro è il maggior produttore che io abbia mai letto, ma nemmeno questo titolo della Stampa online di ieri scherza:
-Trump Fermati rifugiati in volo, via ai primi ricorsi-

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IL TETTO
L’onorario di Carlo Conti è lo scandalo di stagione: 650mila euro per condurre Sanremo. La Rai si difende: in linea coi prezzi di mercato. Quale mercato? Il Real Madrid o Hollywood possono offrire di più? Ogni tanto giro le Tv private: Verdone sarà insostituibile ma di presentatori bravi ce ne sono a bizzeffe. Il comico si infila ovunque, per la gioia di chi ama ridere; Rai, Mediaset, La7 costruiscono il personaggio, perché una volta cresciuto possa vantarsi: io valgo, pagatemi!

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SPESSO LACUNOSO
il Pennadoro; oggi intitola il Punto: “Treni e Poste da terzo mondo”; e il suo giornale?
La sberla che prende dalla Gazzetta di Mantova, ieri: “Marcaria, gratta 50mila euro e regala 300 euro al tabaccaio”; Pennadoro deve grattare dai corrispondenti per scrivere di una vincita di 300 euro a Torricella. A volte tenta di rimediare e la sua visione si amplia; ancora dal Punto: “Ma la Lombardia non è il Lazio né tanto meno la Sicilia. I nostri punti di riferimento e termini di paragone non sono al centro sud, ma al nord, in Svizzera, in Austria e in Baviera”; Borghezio non avrebbe potuto scrivere meglio!
Dove poi si sente sicuro, il Pennadoro, tant’è vero che si copia regolarmente da anni, è al ristorante; ecco lo sfortunato di oggi: “è un locale accogliente, in tono con lo spirito di chi ci lavora, ideale per pranzi e cene con gli amici, ma anche per serate più intime e particolari”; dio sa quante visite della Buoncostume deve aver procurato, con sti commenti alla Juliette.
Mi faccio sempre la solita domanda: Nolli Renzo, il presidente che da un momento all’altro dovrebbe accorgersi d’esser presidente, non riesce a collegare il tracollo spaventoso delle vendite della Provincia fin che c’è a quel che ci mettono dentro, fotografie dei pinguini bombardati di Aleppo comprese?

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