Archive for Settembre, 2016

Set 29 2016

salone bontà in musica 29 09 2016

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SALONE BONTA’ IN MUSICA
Da non credere che Antonio Leoni, creatore e osservatore di bellezza, le foto dei piccoli scorci di Cremona che passano inosservati una delle tantissime invenzioni, che più sua è difficile, abbia ospitato sul Vascello on line, la storica voce “contro” di Cremona, accanto alla foto dei violini in carbonio, le proposte di Pivantonio:
–Sul mercato mondiale si vendono circa 30 milioni di violini l’anno, la nostra città ne produce 5-6mila. Pochi. Purtroppo il mondo dei liutai oggi non è più come era una volta, ai tempi di Stradivari o di Guarneri, quando nelle botteghe lavoravano decine di persone. Come avveniva per i grandi pittori del ‘500 o del ‘600 che avevano diversi apprendisti grazie ai quali la produzione cresceva. Oggi i liutai sono gelosi e non vogliono trasferire ad altri la loro “sapienza”. Un errore perché questo si traduce in piccole botteghe fatte di singoli liutai, quando invece Cremona potrebbe produrre 100mila violini all’anno. Cosa che spero avvenga presto.–
Non faccio alcun commento, i miei lettori potrebbero offendersi se tentassi di spiegare la gravità e la pesantezza delle parole, sia verso i grandi pittori del passato, sia verso i Bissolotti e i Morassi di oggi.

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Set 29 2016

il nostro pirondini-ventuno 29 09 2016

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IL NOSTRO PIRONDINI – VENTUNO
I Nomadi, quasi come la sua vita di giornalista……..
“Sono un coetaneo ed un compaesano dei Nomadi, la band più singolare d’Italia (e forse d’Europa). Li ho visti crescere in casa. Mio cugino Toni Verona è stato il loro primo paroliere. Abitava a Novi di Modena, il paese di mia madre. D’estate andavo in villeggiatura a…. Novi. Il papà di Toni aveva un mulo che mi portava a spasso per le campagne. La sera andavamo dal maestro Mozzarini che insegnava musica e se la cavava con tutti gli strumenti, dal violino alla fisarmonica. Le note ci stavano stregando. I Nomadi ancora non c’erano ma stavano nascendo proprio lì. Avvertivamo che l’aria nel mondo stava cambiando.”

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Set 29 2016

la prova provata 29 09 2016

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LA PROVA PROVATA L’anno scorso, quando capitan Voltini alla testa dei berretti gialli conquistava il Consorzio Agrario di Cremona, gli agricoltori benpensanti della Libera, guidati da Pivantonio e don Ernesto de’ Folli, gridavano allo scandalo: il “nostro” Consorzio non è più nostro, come aveva stabilito Dio in persona, ma di quelli là! Temo sia vero, il primo comunicato è dei Coldiretti, il secondo del Consorzio: entrambi esaltano capitan Voltini. Che ha un grosso torto, siccome il Consorzio adesso è “suo”, lo sta facendo funzionare bene, come l’altro Consorzio, quello del pomodoro casalasco……
—————–“L’agricoltura cremonese è mobilitata, in aiuto delle famiglie e delle aziende agricole colpite dal terremoto nel centro Italia. Evidenziamo la generosa risposta avuta nell’iniziativa delle caciotte della solidarietà, prodotte con il latte delle stalle di Amatrice, Norcia, Leonessa, che stiamo vendendo in terra cremonese riconsegnando tutto il ricavato ai produttori, con l’intento di sostenere, anche in questo modo, l’immediata ripresa delle attività in un territorio a prevalente economia agricola. Centinaia di ‘caciotte solidali’ sono già giunte a Cremona, e tutte sono state immediatamente vendute. Ora siamo in attesa di nuovi arrivi. Nel contempo registriamo tanti singoli gesti di generosità da parte degli agricoltori cremonesi: chi ha contribuito attraverso il conto “Coldiretti pro-terremotati” (iban IT74N05704 03200 000000127000), chi ha offerto la propria forza lavoro, chi si è detto disponibile a dare ospitalità presso le proprie case”. Ad evidenziare l’impegno dell’agricoltura cremonese in aiuto delle comunità colpite dal sisma nel centro Italia è Coldiretti Cremona, che plaude ad un ulteriore, importante gesto che giunge dal Consorzio Agrario di Cremona: nella notte, dagli stabilimenti del Consorzio sono partiti centocinquanta quintali di mangime, per assicurare l’alimentazione degli animali nelle stalle delle zone terremotate. La consegna avverrà stamattina: il mangime raggiungerà il campo di stoccaggio e di smistamento allestito da Coldiretti presso Sommati, una frazione di Amatrice, e servirà a provvedere al fabbisogno provvisorio di circa 30 stalle. Nelle prossime settimane – conferma il Consorzio Agrario Cremona – partirà un secondo carico con altri 150 quintali di mangime di alta qualità per far fronte alla grande richiesta che proviene dagli allevamenti colpiti. Secondo il monitoraggio della Coldiretti, ad Amatrice il 90% delle stalle risulta danneggiato con crolli che hanno provocato molte morti tra gli animali, in un territorio dove vivono 3000 vacche. In tutta l’area colpita sono presenti quasi mille aziende agricole ed allevamenti tra le campagne di Lazio, Umbria e Marche. “E’ importante garantire continuità all’attività delle imprese agricole – ha dichiarato Paolo Voltini Presidente del Consorzio Agrario di Cremona e di Coldiretti Cremona – le attività non possono essere interrotte, nonostante le calamità, perché gli animali devono mangiare e il latte deve essere munto tutti i giorni. Quello del Consorzio è un gesto importante che fa emergere ancora una volta la tempra e il cuore degli agricoltori cremonesi e italiani: agricoltori che non mollano nonostante le difficoltà che spesso si trovano ad affrontare, ma che sono pronti a scendere in campo a fianco di altri agricoltori per sostenere concretamente gli allevamenti, che sono una risorsa imprescindibile per contrastare lo spopolamento e l’abbandono e dare un futuro alla popolazione così duramente colpita dal sisma”.———————————————-
DAL MANGIMIFICIO DI CREMONA SONO PARTITI I PRIMI 150 QUINTALI DI MANGIME PER GLI ALLEVATORI DELLE ZONE TERREMOTATE
Centocinquanta quintali di mangime per assicurare l’alimentazione degli animali nelle stalle delle zone terremotate: è quanto è stato messo a disposizione dal Consorzio Agrario di Cremona agli allevatori colpiti lo scorso 24 agosto dal sisma.
Il Consorzio Agrario è sceso in campo a sostegno della solidarietà che da sempre caratterizza gli agricoltori sul territorio: sono infatti partiti questa notte i rimorchi di mangimi e questa mattina saranno consegnati i primi sacchi di alimenti di qualità provenienti dallo stabilimento del Consorzio destinati alle vacche da latte delle zone terremotate.
Il mangime sarà consegnato al campo di stoccaggio e di smistamento allestito da Coldiretti presso Sommati una frazione di Amatrice e servirà a provvedere al fabbisogno provvisorio di circa 30 stalle.
Nelle prossime settimane partirà un secondo carico con altri 150 quintali di mangime di alta qualità per far fronte alla grande richiesta che proviene dagli allevamenti colpiti.
Dal monitoraggio realizzato dalla Coldiretti in occasione degli incontri sull’emergenza terremoto è emerso che ad Amatrice il 90% delle stalle sono danneggiate con crolli che hanno provocato molte morti tra gli animali, in un territorio dove vivono 3000 vacche. In tutta l’area colpita sono presenti quasi mille aziende agricole ed allevamenti tra le campagne del Lazio, dell’Umbria e delle Marche.
“E’ importante garantire continuità all’attività delle imprese agricole – ha dichiarato Paolo Voltini presidente del Consorzio Agrario di Cremona – le attività non possono essere interrotte, nonostante le calamità, perché gli animali devono mangiare ed il latte deve essere munto tutti i giorni. Quello del Consorzio è un gesto importante che fa emergere ancora una volta la tempra e il cuore degli agricoltori cremonesi e italiani: agricoltori che non mollano nonostante le difficoltà che spesso si trovano ad affrontare, ma che sono pronti a scendere in campo a fianco di altri agricoltori per sostenere concretamente gli allevamenti che sono una risorsa imprescindibile per contrastare lo spopolamento e l’abbandono e dare un futuro alla popolazione così duramente colpita dal sisma”.
Ammontano infatti a milioni di euro i danni nelle campagne dove è necessario far ripartire le attività in un territorio a prevalente economia agricola. Con i disagi causati dal terremoto e l’arrivo della stagione fredda e del maltempo le aziende agricole sono in grave difficoltà nel reperimento dei foraggi, aggravando una situazione in cui si è già ridotta la produzione di latte a causa dello stress al quale sono stati sottoposti gli animali.

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Set 29 2016

la terza camera 29 09 2016

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LA TERZA CAMERA
Da Repubblica on line:
—“Tendenzialmente mi sentirei di escludere la fiducia” sulla riforma della giustizia in discussione al Senato perché si tratterebbe, in sostanza, di un atto ostile nei confronti dell’Anm. Questo il nuovo annuncio del premier Matteo Renzi sulla battaglia in corso nell’aula di Palazzo Madama.—
…… la politica non lamenti l’invasione della magistratura, se poi si lascia regolarmente invadere.

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Set 29 2016

pietra tombale 29 09 2016

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PIETRA TOMBALE
Antonio Vivenzi, presidente di Lgh, sulla Provincia fin che c’è di oggi:
“L’inceneritore? Lo terremo in vita.”
Nemmeno lui, oltre ai cittadini di Cremona, ha capito cosa aveva realmente detto Galimberti nella campagna elettorale 2014……

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Set 29 2016

cantina paltrinieri 29 09 2016

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1926-1916
90 anni Cantina Paltrinieri
9 ottobre ore 12.00
Quest’anno ricorre il novantesimo anno di fondazione della nostra cantina e vorremmo festeggiare con te questa data per noi così importante; un momento che ricordi a tutti quanto dobbiamo, per i traguardi raggiunti,  alle persone che ci hanno dedicato tempo, energie e affetto.
Abbiamo pensato di organizzare, a fine vendemmia, un pranzo nell’aia della nostra tenuta con una offerta minima di 25 € da destinare interamente alle popolazioni colpite dal recente terremoto.
Sarà presente Rita Nicolini, dirigente regionale della Protezione Civile e responsabile del progetto di costruzione del Centro Polifunzionale del Comune di Montegallo (AP). In particolare questa raccolta sarà destinata alla costruzione della sede del doposcuola elementare.
Saranno presenti chef, ristoratori, cantine, acetaie, salumifici, personaggi dello spettacolo che metteranno a disposizione ciò che meglio sanno fare. (come da elenco)
La data fissata è domenica 9 ottobre dalle ore 12 e il nostro motto sarà “Il lambrusco fa 90, la paura no.”
Nel ricordarti che saremmo davvero felici di averti con noi ti ringraziamo fin da ora per il tempo che vorrai concederci
Per info: info@cantinapaltrinieri.it
http://cantinapaltrinieri.it/90-anni-della-cantina-paltrinieri/

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Set 29 2016

è sempre repubblica 29 09 2016

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E’ SEMPRE REPUBBLICA!
Ondata di articoli a festeggiare gli ottant’anni di Berlusconi, cominciando dai ricordi personali di Scalfari Eugenio. Nella foga, oggettiva completa indipendente, come nella tradizione del giornale, la perla: la Procura di Milano non può accettare il patteggiamento, previsto dalla legge, causa gli insulti personali del Cavaliere, continuati per vent’anni! —Nel collegio difensivo dell’ex Cavaliere è stata valutata anche l’ipotesi di un patteggiamento, per liberarlo dalle pendenze e mettere al riparo la sua immagine dall’ondata di sesso, bugie e videotape ricattatori custoditi nei telefonini delle ospiti di Arcore. La linea dura imposta da Nicolò Ghedini però non ammette compromessi. E comunque sarebbe arduo per i pm milanesi venire a patti con l’uomo che li ha delegittimati per un ventennio.

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Set 29 2016

piccolo mondo antico-settantaquattro 29 09 2016

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PICCOLO MONDO ANTICO – SETTANTAQUATTRO
E Donna Locci entra nel tema “lavoro” con un’inventiva che nemmeno il Renzi dei tempi migliori potrebbe superare; godiamocela assieme!
—L’attuale crisi economica, ha visto crescere anche a Castelverde il numero di persone che soffrono per la perdita del posto di lavoro, con conseguenti ripercussioni in termini economici e di fiducia in se stessi. Per questo, il nostro obiettivo sarà quello di ridare dignità a persone colpite da questa perdita non solo attraverso politiche di sostegno al reddito, ma soprattutto attraverso azioni che mirino ad offrire loro nuove esperienze e opportunità di reinserimento lavorativo.—
Nuove esperienze, nuove opportunità? Sta a vedere che sfida davvero il Renzi, lui il ponte sullo Stretto, lei in quattro e quattro otto il terzo ponte sul Po! Invece…..
—Crediamo nella prosecuzione e nello sviluppo del progetto di “Castelverde pulita”, a supporto di disoccupati e inoccupati, attraverso sostegni economici e un inserimento lavorativo temporaneo presso il Comune, a compensazione di insolvenze maturate nei confronti dell’Ente o di altri soggetti.—
Altro che terzo ponte: spazzini, fin che c’è sporco! Per cui la forbice si riduce: o qualche ora, ogni tanto, un solo disoccupato/inoccupato, o i seimila cittadini di Castelverde, per venire in soccorso di due o tre invece che uno solo, si mettono a pisciare e cagare per strada, assieme ai loro cani, e senza paletta e sacchetto……
Poi Donna Locci, per concludere il tema “lavoro”, recita un’altra scena, quella della Sfinge, da che è veramente dura tradurre in azioni concrete ciò che scrive:
—Desideriamo porre particolare attenzione all’ambito del lavoro, attraverso specifiche iniziative ed incontri, in collaborazione con le realtà commerciali ed economiche locali.—
Ricchi premi a chi suggerisce le più azzeccate previsioni delle specifiche iniziative ed incontri. Torniamo alla difesa del Dotti, che ho dimenticato spesso in questi giorni, dopo che un amico mi ha consegnato il volantino elettorale 25 maggio 2014 di Donna Locci, troppo ricco di spunti divertenti per essere accantonato in un giorno o due:
—Con ritmo incalzante, il programma concertato contro il Dotti sortì, il 17 04 2015, il “pamphlet” Circo, dal nome dell’assessore alla cultura che ne fu promotore (la cultura dei libri di cucina e manualistica per la biblioteca, n.d.r.), pullulante di pettegolezzi raccogliticci e delazioni prive di pregio che, confezionati ad arte dalla burocrazia comunale, consentono di contestare in forma disciplinare quattro fatterelli su ben diciannove addebiti enumerati…. Ma la “fissa” dei sei mesi di sospensione, come ovviamente prodromica alla “soluzione finale”, continua incessante a covare nell’animo dell’Inquisizione disciplinare affannosamente alla ricerca di nuove occasioni. L’esca è offerta dalla delazione “Gabriella R”, nuovamente comminatoria di sospensione da 11 giorni a sei mesi e, tout court, irrogatoria del massimo edittale pari a 6 mesi di sospensione dal lavoro e dalla retribuzione. Il provvedimento è impugnato ed il Giudice del lavoro, con ordinanza 14 03 2016, ravvisatane la macroscopica sproporzione lo sospende nella sua interezza, condannando altresì il Comune alle spese—
Accontentato il Dotti e i suoi tifosi, ci sarebbe il Documento per la salute e la sicurezza dei lavoratori, che, viste le condizioni di non agibilità formale degli edifici, farebbero meglio a cogliere l’occasione e a render pan per focaccia all’eccellentissima Giunta: o voi sistemate la pratica, che riguarda la nostra sicurezza, o noi ci portiamo i tavoli in piazza e proseguiamo lì i nostri lavori!

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Set 29 2016

essere o non essere 29 09 2016

ESSERE O NON ESSERE
Zanolli Pennadoro Vittoriano, nel Punto di domenica 24 luglio 2016, ha descritto così il capo della Procura di Cremona, Roberto di Martino:
“Meno apprezzabile è la decisione di lasciare l’incarico perché al ministero fanno orecchie da mercante: il comandante non abbandona la nave quando fa acqua, a meno che non si chiami Schettino.”
Roberto di Martino, giudice e galantuomo, ha spiegato da tempo perché va in pensione, non certo per il motivo indicato da Pennadoro.
Sta all’editore della Provincia fin che c’è, la Libera, al momento rappresentata da Boselli Antonio, Filippini Pierluigi, Bucci Sergio, fare la scelta: chiedere pubblicamente scusa, sul giornale, in prima pagina, a Roberto di Martino, giudice e galantuomo; tacere, confermando la piena fiducia in Zanolli Pennadoro Vittoriano, e approvare ciò che scrive, sempre! a nome dei 1400 agricoltori soci e padroni veri della Libera.

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Set 28 2016

la legge del più forte-duecentonovantatre 28 09 2016

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – DUECENTONOVANTATRE
Siamo alle solite; i principali quotidiani riportano stralci della motivazione Bossetti, che siccome identici devo presumere copiati bene; uso Repubblica on line; il primo è da brividi anche per chi, come me, sa quasi nulla delle udienze:
—Il delitto – si legge nelle 158 pagine – è maturato in un contesto di avances a sfondo sessuale, verosimilmente respinte dalla ragazza, in grado di scatenare nell’imputato una reazione di violenza e sadismo di cui non aveva mai dato prova ad allora.—
So quasi nulla delle udienze Bossetti, ma fui reso espertissimo dalle udienze Iori; 158 pagine, immagino, gonfie a descrivere la malvagità naturale e l’auto di Bossetti, come già per Iori; come siano riusciti a uccidere, per Iori le tre Corti in successione hanno calzato gli stivali dalle sette leghe e han descritto il “possibile succeduto”; verosimilmente; come verosimilmente Bossetti ha ucciso per il rifiuto delle sue avances sessuali, di cui i giudici sanno perché compiute davanti a 1345 testimoni, e moviolate; verosimilmente ripetuti in ogni processo, mi raccontano sgomenti ormai troppi avvocati, verosimilmente di cui il giudice potrebbe e dovrebbe fare a meno, e limitarsi a descrivere i fatti certi, non raccontare tutto per far vedere quanto è bravo.
Il secondo stralcio è molto più tecnico e, non fossi andato a prender lezioni dal caso Iori, lo terrei per buono:
—E’ “assolutamente affidabile” il profilo genetico nucleare di Ignoto 1, che le indagini hanno stabilito essere Massimo Bossetti, in quanto “caratterizzato per un elevato numero di marcatori Str e verificato mediante una pluralità di analisi eseguite nel rispetto dei parametri elaborati dalla comunità scientifica internazionale”. Ecco come viene chiarito dai giudici della Corte uno dei punti principali contestati dalla difesa nel corso del processo.”E’ la presenza del profilo genetico dell’imputato a provare la sua colpevolezza: tale dato, privo di qualsiasi ambiguità e insuscettibile di lettura alternativa, non è smentito né posto in dubbio da acquisizioni probatorie di segno opposto e anzi è indirettamente confermato da elementi ulteriori, di valore meramente indiziante, compatibili con tale dato e tra loro”.—
Quando leggo la formula “confermato da elementi ulteriori, di valore meramente indiziante, compatibili con tale dato e tra loro”, mi vengono i brividi, oltre al ricordo dei blister in fila come soldatini del caso Iori, prova quasi fondamentale per la Corte d’Appello; però ho imparato che la certezza del Dna ha margini vasti di ambiguità, anche per gli esperti, come i difensori di Bossetti han sostenuto; soprattutto, anche nella certezza dell’attribuzione, il Dna sembra muoversi, e voglio proprio vedere cosa dirà la Corte d’Appello di Brescia, la stessa del caso Iori; di cui riassumo gli estremi: Dna di Claudia Ornesi perfino su un blister di Xanax, prova evidente del suicidio, salvo che a) per la Corte di primo grado è stato il medico di pronto soccorso che, pur indossando i guanti professionali che né ricevono né trasmettono segni di qualsiasi natura, ha toccato il cadavere di Claudia e poi i blister, trasportando il Dna b) per la Corte d’Appello di Brescia, pur non escludendo l’ipotesi a), è stato Iori a prendere il dito di Claudia Ornesi e a stampare il Dna, ma solo su uno dei venti lati dei blister!
Il Dna è una grande scoperta scientifica, ma il giudice è, secondo il brocardo latino: peritus peritorum; tradotto per chi non ha studiato giurisprudenza: gli esperti rispondano pure secondo scienza, ci pensa il giudice a metterla in rima con “sentenza”……

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