Ago 26 2016

la legge del più forte-duecentosessanta 26 08 2016

Published by at 7:08 pm under cronaca cremonese,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – DUECENTOSESSANTA
Un crescendo rossiniano, per tornare al pezzo di ieri, sul come si formano le prove, che poi servono a confezionare la sentenza; il tema principe è sempre quello, come si riesca, non solo Maurizio Iori, a rifilare di nascosto in pochi minuti a una donna e a una bimba di due anni tanto di quello Xanax da stordire; dalla sentenza di primo grado a Cremona, la sfera di cristallo insomma:
— Va rilevato in particolare che, come già ricordato e come comprovato dallo scontrino di acquisto, il 16 luglio Iori comprò presso il supermercato Carrefour di Carugate, non solo le quattro bombole di gas, ma anche uno zaino, due bottiglie di Bacardi Breezer, gusti Lime e Grapefruit, del succo di frutta al mirtillo Zuegg ( 6 bottigliette da 125 cc), del succo di pompelmo San Benedetto, (4 bottigliette da 25 cl) ed altri oggetti e che nel frigorifero dell’abitazione dell’Ornesi furono rinvenute due bottigliette, una di succo di mirtillo Zuegg e una di Succo di Pompelmo San Benedetto, provenienti (dall’esame del numero di lotto) proprio dall’acquisto di Carugate. Si può allora facilmente immaginare che Iori abbia introdotto in casa (il 16 luglio, quando fu visto dal teste Fiameni entrare nella casa di via Dogali con un sacchetto di cellophane, ma anche lo stesso 20 luglio) non solo le due bottigliette rinvenute ma anche altre bottigliette di pompelmo (si ricordi che l’aromatizzazione dello Xanax è proprio al pompelmo) o succo di mirtillo della stessa partita entro cui versare l’alzaprolam liquido in modo da occultare, ove ve ne fosse bisogno, il sapore di origine e da far bere tranquillamente alle vittime. Tenendo poi presente che tra il 19 luglio Iori acquistò al Bennet di Pieve Fissiraga non solo il quarto fornelletto ma anche altre due bottiglie di Bacardi Breezer, gusti Lime e Grapefruit, portando così a 4 bottiglie di Bacardi, 2 per ciascun gusto, acquistate nel giro di 4 giorni, può anche ipotizzarsi che due bottigliette di Bacardi siano state portate dall’imputato in casa di Claudia con la scusa di berle insieme, ed una di queste utilizzata per l’occulto propinamento, facilitato dall’aver il Bacardi un gusto proprio ed un contenuto alcolico, anche se non elevato, che ben può mascherare l’eventuale sapore del medicinale. Ciò darebbe contezza anche del perché in sede di esami autoptici sia stata segnalata in Claudia una piccola positività all’ingestione di alcool (livello pari a 0,2 g/l), che rimarrebbe, in mancanza di bottiglie di vino o di altri alcolici presenti in casa, un altro piccolo mistero.—-
C’è materia abbondante per pensare altro, ma è certo la Corte di Cremona abbia stabilito che Iori rifilò lo Xanax in gocce, come abbiamo letto sopra. Ecco la Corte d’Appello:
—Mette conto di precisare come dall’esame autoptico non sia stato possibile stabilire in che forma sia stato assunto lo Xanax.—
E sul tavolo c’erano solo i contenitori delle pastiglie, i blister. La Cassazione ha storto il naso?
—La motivazione con cui entrambe le sentenze di merito hanno conformemente
escluso che l’intossicazione da farmaci riscontrata nelle vittime fosse dovuta a
un’assunzione volontaria avvenuta, ad iniziativa della Ornesi, con le modalità
apparenti dalla presenza dei blister vuoti di xanax, mediante l’ingestione in
forma solida delle compresse mancanti, e hanno invece ritenuto che i farmaci
fossero stati clandestinamente somministrati alle vittime, ignare, dall’imputato
con modalità diverse, costituite da una somministrazione in gocce occultate nei
cibi e nelle bevande, attribuendo di conseguenza all’intossicazione da alprazolam
e (per quanto riguarda la Ornesi) anche da diazeparn un preciso e univoco valore
indiziante della condotta e della volontà omicidiaria ascritta allo Tori, costituisce
dunque – il risultato di un ragionamento inferenziale lineare e coerente, basato
sulla valutazione in termini logicamente consequenziali di una serie di dati ed
elementi oggettivi direttamente ricavati dalle emergenze probatorie, supportata
da argomentazioni adeguate che, per quanto concerne la sentenza d’appello,
hanno dato puntuale risposta alle deduzioni difensive sviluppate nei motivi di gravame avverso la sentenza di primo grado, così da non presentare alcuno dei
vizi di legittimità prospettati dal ricorrente.—
Capito, cari lettori? I medici dell’autopsia possono scrivere ciò che vogliono su gocce o pastiglie, ci pensano i giudici a uscire dalla “selva oscura” con “ragionamenti inferenziali lineari e coerenti”……

Cremona 26 08 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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