Archive for Luglio, 2016

Lug 29 2016

la legge del più forte-duecentotrentadue 29 07 2016

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – DUECENTOTRENTADUE
Si agiti pure il condannabile, e con lui i suoi difensori: se le Corti di merito han sempre ragione, figuriamoci la Cassazione, maestra di vita prima ancora che di diritto!
—Il ricorrente deduce infine la neutralità delle ricerche on line sul farmaco xanax
compiute dall’imputato, coerenti ad altre ricerche della stessa tipologia
comunemente effettuate dallo Iori—
Stile soft: “coerenti ad altre ricerche della stessa tipologia”; perché non scrivere quanto risulta, cioè che solo nell’ultimo anno le “altre ricerche” di Maurizio Iori furono 2mila, normali per un medico in attività? Ma siccome una di queste 2mila era sullo Xanax, servito a morire, ecco una delle tante prove, in mancanza della fondamentale: come avrebbe fatto a propinarlo alle “vittime”, lo Xanax? Per non riprendere il trito e ritrito discorso, un medico, se vuole uccidere, non usa un ansiolitico banale e di scarsa efficacia come lo Xanax. Peggio ancora il tentar di dimostrare l’inconsistenza dell’ennesima “prova”, il medico chirurgo Maurizio Iori avrebbe imparato, leggendo Repubblica, che si può morire infilando la testa in un sacchetto, dove si libera il gas!
—rileva la mancata acquisizione della prova che il prevenuto si fosse interessato alla notizia del detenuto suicidatosi mediante inalazione di gas nel carcere di Taranto, essendo accertato solo che il relativo feed era comparso sul computer dello Iori, ma non che questi l’avesse aperto, letto o salvato—
Ma anche l’avesse aperto, letto o salvato, l’articolo, che vogliono sostenere tre Corti di fila, che un medico scopra si possa morire in un modo che conosco anch’io, che non ho mai aperto un libro di medicina?
—neutrali erano anche le modalità e circostanze dell’acquisto di indumenti, un mortaio, dei fornelletti e delle bombolette di GPL.—
Siccome nei giorni prima della morte di Claudia e Livia, Maurizio Iori aveva comprato anche dei vestiti, bene, ecco la prova fossero di ricambio, dopo l’omicidio; così come il mortaio, per frantumare le pastiglie di Xanax. Poi tutte le Corti, per facilità di condanna, motu proprio han stabilito che lo Xanax fu rifilato in gocce, forse anche per ripulirsi del ridicolo d’aver sospettato che l’assassino, invece di usare direttamente le gocce, avesse perso tempo a frantumar pastiglie!
L’acquisto di fornelletti e bombolette è, naturalmente, il cavallo di battaglia, reso più agile e forte dal dimenticare, sempre! che Iori comprò i vasetti di vetro per scaldare i cibi, poi, esaminandoli con Claudia, ritenuti troppo leggeri, ne comprò di più robusti, che resistessero alla fiamma.

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Lug 29 2016

renzi si sbraccia: 29 07 2016

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RENZI SI SBRACCIA:
più soldi per i contratti del pubblico impiego, ma solo a chi lavora, i furbi saranno puniti!
Caspita, ha appena reso pubblici gli stipendi dei dirigenti Rai, da 200mila euro in su, compresi i senza incarico…..

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Lug 29 2016

questioni di lettura 29 07 2016

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QUESTIONI DI LETTURA
Secondo Bordo&Pasquetti, schernendo Madama la Boldrina con la bambola gonfiabile, Matteo Salvini ha commesso il reato previsto dal 290 cp, vilipendio alle istituzioni; “la politica non può permettersi tutto”, ha continuato Bordo, secondo www.cremonaoggi.it.
Invece il giornalismo, con l’arguta penna di Zanolli Pennadoro Vittoriano, direttore della Provincia fin che c’è, può permettersi di dare del “capitano Schettino” a Roberto di Martino, galantuomo e Procuratore della Repubblica, perché secondo i due, evidentemente, esercita un legittimo diritto di critica.

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Lug 29 2016

dichiarazione insolita 29 07 2016

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DICHIARAZIONE INSOLITA
Higuain: non ne potevo più di stare con De Laurentiis.

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Lug 29 2016

non fanno ferie e lavorano troppo 29 07 2016

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NON FANNO FERIE E LAVORANO TROPPO
Il solito Davigo Piercamillo al Fatto Quotidiano:
“Mi pare assolutamente inaccettabile che si lasci credere che se la giustizia è allo sfascio è colpa dei magistrati fannulloni. La nostra produttività è pari al doppio di quella dei colleghi francesi e al quadruplo di quelli tedeschi.”
Però Francia e Germania non hanno gli arretrati di cui soffre l’Italia: la differenza, è chiaro il pensiero di Davigo Piercamillo perché lo ripete ogni momento, è che in Italia ci sono troppi presunti colpevoli, che per giunta han la pretesa di voler difendersi.

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Lug 29 2016

evviva la bionda! 29 07 2016

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EVVIVA LA BIONDA! La Lombardia è la regione italiana dove la birra è più amata. La consumano oltre 4 milioni di persone, contro i circa 2 milioni che si possono trovare in Veneto, oppure nel Lazio o in Sicilia. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Lombardia su dati Istat in occasione della Giornata dell’agri birra al farmers’ market di Campagna Amica questo sabato mattina, 30 luglio 2016, a Milano in via Ripamonti 35, con il “Tutor della birra” che fornirà suggerimenti e informazioni su questa popolare bevanda e con la mostra delle agri birre lombarde: da quella al mirtillo a quella alla canapa, dalla birra al mais corvino alla tradizionale di orzo a km zero. Il 40% dei lombardi – spiega la Coldiretti regionale – durante l’anno beve almeno una birra, mentre oltre 360mila persone lo fanno tutti i giorni. In Italia – spiega Coldiretti – il consumo pro capite è di circa 29 litri all’anno, fra i più bassi d’Europa. “Quello che si nota – dice Francesca Toscani, responsabile di Campagna Amica Lombardia – è una ricerca sempre più attenta di prodotti che garantiscano l’uso di materie prime di alta qualità. Non manca neppure la voglia di sperimentare come succede con la birra al mirtillo della Valtellina, con quella alla canapa o con la birra ricavata all’antico mais corvino che ha fatto il suo debutto ufficiale a Expo l’anno scorso”. Le agri-birre lombarde sono prodotte in nove laboratori del gusto, distribuiti fra le province di Mantova, Cremona, Brescia, Como, Sondrio e Milano. Mentre sono 10 i birrifici industriali presenti sul territorio della Lombardia, ai quali si affianca una rete di circa 170 mini birrifici più o meno artigianali. La mia birra al mais corvino si chiama Crow ed è interamente italiana, la produco da un anno a partire da un’antica varietà di mais nero che coltivo a Formigara, unita all’orzo di un’altra azienda agricola del mio territorio – spiega Carlo Maria Recchia, 22 anni, agricoltore cremonese –. La mia birra sta piacendo, sia in Italia che all’estero, in particolare in Gran Bretagna”. Internet e i social rappresentano per Carlo Maria Recchia fondamentali strumenti di promozione. “Per la mia birra ho messo in campo un test di crowdfunding, una raccolta fondi on line per completare e potenziare la produzione dei miei primi lotti – spiega Recchia –. Le risposte sono state numerose ed incoraggianti: ho superato l’obiettivo che mi ero posto ed ho potuto aumentare la mia produzione”. Lorenzo Bottani, 39 anni, titolare dell’azienda agricola le Vie della canapa, a Castel Goffredo in provincia di Mantova, dalla scorsa estate produce birra di canapa grazie alla collaborazione con due agribirrifici del territorio, il Luppolaio Mantovano e Corte Pilone: “Puntiamo sulla rete d’impresa – spiega Lorenzo – per produrre due diverse varietà di birra, la Hempy e la Hempy ambrata. Nell’ultima annata abbiamo distillato mille litri di birra chiara e 1.700 di ambrata, che stiamo vendendo sui mercati di Campagna Amica e a ristoranti ed altri esercizi pubblici. Ma presto i nostri clienti potranno acquistare anche online”. A Turate (Como), Roverto Vago, 48 anni, coltiva circa 1 ettaro di orzo, destinato a produzione di birra: “Anche il luppolo lo coltiviamo noi e l’orzo lo usiamo tenendo conto anche tenendo conto dell’incidenza di acqua e siccità sulle piante. Inoltre cambiamo la quantità di luppolo a seconda della stagione: in estate le birre Turàa contengono meno luppolo, sono più leggere e dolci, mentre nella stagione invernale contengono più luppolo, sono più amare, più corpose e maggiormente adatte ai piatti della tradizione locale più ricchi e che si consumano nella stagione fredda”. La birra – spiega Coldiretti Lombardia – si può abbinare al dolce e al salato, a seconda della tipologia e dei palati, ci sono birre più leggere e altre più pastose, la regola base è però quella di un consumo responsabile. L’apporto calorico va dalle 34 kilocalorie per 100 grammi delle birre standard alle 60 kilocalorie di quelle più alcoliche.

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Lug 29 2016

essere o non essere 29 07 2016

ESSERE O NON ESSERE
Zanolli Pennadoro Vittoriano, nel Punto di domenica 24 luglio 2016, ha descritto così il capo della Procura di Cremona, Roberto di Martino:
“Meno apprezzabile è la decisione di lasciare l’incarico perché al ministero fanno orecchie da mercante: il comandante non abbandona la nave quando fa acqua, a meno che non si chiami Schettino.”
Roberto di Martino, giudice e galantuomo, ha spiegato da tempo perché va in pensione, non certo per il motivo indicato da Pennadoro.
Sta all’editore della Provincia fin che c’è, la Libera, al momento rappresentata da Boselli Antonio, Filippini Pierluigi, Bucci Sergio, fare la scelta: chiedere pubblicamente scusa, sul giornale, in prima pagina, a Roberto di Martino, giudice e galantuomo; tacere, confermando la piena fiducia in Zanolli Pennadoro Vittoriano, e approvare ciò che scrive, sempre! a nome dei 1400 agricoltori soci e padroni veri della Libera.

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Lug 29 2016

piccolo mondo antico-dodici 29 07 2016

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PICCOLO MONDO ANTICO – DODICI
Sono appena all’inizio della saga del Comune di Castelverde e temo, col pacco di documenti che mi trovo sul tavolo, di dover scrivere mesi e mesi, per quanto m’impegni a scegliere e tagliare; non li avessi sotto il naso, i documenti, mai e poi mai avrei creduto un’Amministrazione pubblica arrivasse a tanto. Ancora le “segnalazioni relative al signor Vittorio Dotti”, di pugno dell’assessore alla cultura, sempre lei, la Donna Circo. Che illustra come vadan tenuti i libri di una biblioteca:
–Addì 26 novembre 2014, alle ore 16 00, la dottoressa Francesca Moruzzi, responsabile della Rete Bibliotecaria Cremonese, alla presenza del bibliotecario, signor Dotti, della sottoscritta e della signora Angela Moreni, conduce un sopralluogo presso la sede della biblioteca di Castelverde ed esprime alcune considerazioni/suggerimenti al fine di migliorare il servizio bibliotecario nel nostro paese: introdurre il sistema di registrazione fondato sulla tessera sanitaria.–
Il “sistema di registrazione”, sto parlando di un assessore alla cultura quindi posso citare, mi ricorda le pagine finali della Chartreuse, dove i generali della Corte di Parma disputavano quanti bottoni dovesse avere la giacca del soldato, per vincere le battaglie; vi risparmio, cari lettori, le altre considerazioni/suggerimenti, tranne una, che mi ha colpito, perché dimostra che Donna Circo, è fuori dal suo settore, ma ha capito qual sia il segreto della buona vendita:
–arricchire la biblioteca, nella logica di un ampliamento del numero degli utenti attivi (quelli passivi evidentemente non interessano, n.d.r.), di volumi dedicati ad argomenti potenzialmente accattivanti per un “lettore non abituale”: romanzi di genere e volumi di manualistica, di argomento vario (cucina, salute, fai da te, ecc.) (mi permetto di completare: quelli in genere presenti nelle edicole delle stazioni, n.d.r.), tralasciando decisamente la saggistica, genere nel quale la nostra biblioteca è già molto fornita, e di cui la richiesta è numericamente bassa.–
Furba come una volpe nonché fine psicologa, l’assessora Donna Circo: ha capito che puoi sì comandare agli impiegati del Comune, ma costringere i cittadini di Castelverde a leggere libri che non vogliono, è praticamente impossibile, e si adegua; certo non ha una gran stima della loro fame di cultura, visti quelli che suggerisce!
Dopo tali prodigi di valore, presumibilmente stanca, Donna Circo conclude la segnalazione del 26 novembre 2014, ore 16 00, purtroppo, con un fallaccio da cartellino rosso diretto:
–La sottoscritta esterna la sua volontà di seguire pedissequamente i suggerimenti della dottoressa Moruzzi, in materia di nuovi acquisti, in vista delle prossime acquisizioni.–
Ma Donna Circo, ma cosa ci dice, proprio lei ch’è assessora alla cultura, scelta da Locci Graziella, dottoressa di cultura: pedissequamente!!
Se c’è un avverbio, in qualsiasi dizionario della lingua italiana, che lei deve disconoscere, le facessero l’esame avrebbe l’obbligo di rispondere: non esiste! è proprio il “pedissequamente”, che può essere impiegato senza vergogna, non prendetemi per razzista, da un fattorino, da un neoitaliano, da un pappagallo che stia imparando a parlare, ma non da una persona di cultura, inquadrata poi in un ruolo di prestigio della pubblica amministrazione dello Stato. Oggi c’è internet, tanto comodo da consultare senza sporcarsi le dita con la polvere dei libri; così, dalle prime voci, ecco spiegato il “pedissequamente”: passivamente, ciecamente, senza creatività, servilmente, pedestremente, senza alcuna originalità…….
Dubito il “pedissequamente” possa trovare asilo in ragioneria, figuriamoci alla Cultura: suvvia, Donna Circo!

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Lug 28 2016

comunicato 28 07 2016

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COMUNICATO
Ringrazio la Giunta ed in particolare l’Assessora A. Manfredini, non solo per fornirmi in continuazione materiale che mi permette di svolgere il mio lavoro di opposizione senza fatica, ma anche di confermare ogni volta quanto io dico, con i fatti. Come volevasi dimostrare , la chiarezza tanto declamata dai nostri bravi amministratori, anche nella vicenda del canile non c’è stata. Ormai è una consuetudine da parte mia fare domande che rimangono senza risposte, ma non mi scoraggio e chiedo:
– è normale che anche un requisito non da poco, come la parte sanitaria del canile, sia stato valutato solo dopo una assegnazione anche se provvisoria?
– se non ci fosse stata una raccolta firme e protesta non da poco si sarebbe posta il problema? O come sempre avanti tutta a testa bassa?
– c’era bisogno del parere dell’ATS di Brescia per non sapere che manca il canile sanitario? O c’è dell’altro?
In vari articoli è riportato che l’amministrazione era in attesa di un parere anche dall’ATS di Cremona…ed io mi sono chiesto, a che titolo l’ATS di Cremona potesse esprimere parere su una struttura fuori dal proprio territorio, infatti ora non è più menzionata….ma questo parere è stato chiesto oppure era una bugietta a fin di bene per tentare di rassicurare persone e associazioni, vista l’alta professionalità del dipartimento di prevenzione veterinaria di Cremona? Concludo ripetendo la solita domanda….è necessario vendere? Cosa aspettate a definire l’eredità Somenzi ( senza svendere pure quella ) di cui il 2,5% è destinato al canile di Cremona ….e ripeto Cremona….NON di strutture in convenzione fuori città. Avanti Assessora….mi risponda!!!
Marcello Ventura Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale

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Lug 28 2016

la legge del più forte-duecentotrentuno 28 07 2016

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – DUECENTOTRENTUNO
Ribattere le certezze della nostra Cassazione serve quanto infilare i guantoni e sfidare il Mike Tyson dei tempi d’oro; ecco la chiacchierata sulla “sparizione” della lettera:
—-Anche le argomentazioni della sentenza impugnata sulla valenza accusatoria
della sparizione dall’appartamento della copia della lettera che la Ornesi aveva
destinato alla figlia presupponevano l’illogica linearità di una condotta suicidiaria.
Più in generale, il ricorrente lamenta la violazione, da parte dei giudici di merito,
dei criteri legali di valutazione della prova critica, rilevando l’assenza di gravità,
concludenza e concordanza degli elementi valorizzati come indizi di colpevolezza,
attraverso un processo inferenziale mediato dal ricorso non consentito alla
praesumptio de praesumpto, omettendo di confrontarsi con l’assenza di
prevedibilità logica della scansione degli atti di tipo anticonservativo e incorrendo
nell’errore sistematico di confondere i dati oggettivi coi significati agli stessi
attribuiti in prospettiva accusatoria; deduce la natura di mere supposizioni delle
valutazioni in senso accusatorio compiute dalla sentenza gravata, a fronte della
plausibilità della ricostruzione alternativa prospettata dalla difesa in termini tali
da indurre un ragionevole dubbio sulla colpevolezza dell’imputato.—
Due righe, ne ho già scritte troppe: non si trova l’ultima lettera di Claudia, dunque l’ha distrutta Maurizio Iori, perché conteneva le accuse che portavano al movente, e va bene; il solito premio di un milione al lettore che trovi nelle tre sentenze l’accenno al fatto che, il 21 luglio 2011, cioè il giorno della scoperta dei cadaveri, Maurizio Iori avesse raccontato per filo e per segno, spontaneamente, alla Giudiziaria, il contenuto della lettera!

Cremona 28 07 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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