Lug 29 2016

piccolo mondo antico-dodici 29 07 2016

Published by at 5:54 am under costume,cronaca cremonese

PICCOLO MONDO ANTICO – DODICI
Sono appena all’inizio della saga del Comune di Castelverde e temo, col pacco di documenti che mi trovo sul tavolo, di dover scrivere mesi e mesi, per quanto m’impegni a scegliere e tagliare; non li avessi sotto il naso, i documenti, mai e poi mai avrei creduto un’Amministrazione pubblica arrivasse a tanto. Ancora le “segnalazioni relative al signor Vittorio Dotti”, di pugno dell’assessore alla cultura, sempre lei, la Donna Circo. Che illustra come vadan tenuti i libri di una biblioteca:
–Addì 26 novembre 2014, alle ore 16 00, la dottoressa Francesca Moruzzi, responsabile della Rete Bibliotecaria Cremonese, alla presenza del bibliotecario, signor Dotti, della sottoscritta e della signora Angela Moreni, conduce un sopralluogo presso la sede della biblioteca di Castelverde ed esprime alcune considerazioni/suggerimenti al fine di migliorare il servizio bibliotecario nel nostro paese: introdurre il sistema di registrazione fondato sulla tessera sanitaria.–
Il “sistema di registrazione”, sto parlando di un assessore alla cultura quindi posso citare, mi ricorda le pagine finali della Chartreuse, dove i generali della Corte di Parma disputavano quanti bottoni dovesse avere la giacca del soldato, per vincere le battaglie; vi risparmio, cari lettori, le altre considerazioni/suggerimenti, tranne una, che mi ha colpito, perché dimostra che Donna Circo, è fuori dal suo settore, ma ha capito qual sia il segreto della buona vendita:
–arricchire la biblioteca, nella logica di un ampliamento del numero degli utenti attivi (quelli passivi evidentemente non interessano, n.d.r.), di volumi dedicati ad argomenti potenzialmente accattivanti per un “lettore non abituale”: romanzi di genere e volumi di manualistica, di argomento vario (cucina, salute, fai da te, ecc.) (mi permetto di completare: quelli in genere presenti nelle edicole delle stazioni, n.d.r.), tralasciando decisamente la saggistica, genere nel quale la nostra biblioteca è già molto fornita, e di cui la richiesta è numericamente bassa.–
Furba come una volpe nonché fine psicologa, l’assessora Donna Circo: ha capito che puoi sì comandare agli impiegati del Comune, ma costringere i cittadini di Castelverde a leggere libri che non vogliono, è praticamente impossibile, e si adegua; certo non ha una gran stima della loro fame di cultura, visti quelli che suggerisce!
Dopo tali prodigi di valore, presumibilmente stanca, Donna Circo conclude la segnalazione del 26 novembre 2014, ore 16 00, purtroppo, con un fallaccio da cartellino rosso diretto:
–La sottoscritta esterna la sua volontà di seguire pedissequamente i suggerimenti della dottoressa Moruzzi, in materia di nuovi acquisti, in vista delle prossime acquisizioni.–
Ma Donna Circo, ma cosa ci dice, proprio lei ch’è assessora alla cultura, scelta da Locci Graziella, dottoressa di cultura: pedissequamente!!
Se c’è un avverbio, in qualsiasi dizionario della lingua italiana, che lei deve disconoscere, le facessero l’esame avrebbe l’obbligo di rispondere: non esiste! è proprio il “pedissequamente”, che può essere impiegato senza vergogna, non prendetemi per razzista, da un fattorino, da un neoitaliano, da un pappagallo che stia imparando a parlare, ma non da una persona di cultura, inquadrata poi in un ruolo di prestigio della pubblica amministrazione dello Stato. Oggi c’è internet, tanto comodo da consultare senza sporcarsi le dita con la polvere dei libri; così, dalle prime voci, ecco spiegato il “pedissequamente”: passivamente, ciecamente, senza creatività, servilmente, pedestremente, senza alcuna originalità…….
Dubito il “pedissequamente” possa trovare asilo in ragioneria, figuriamoci alla Cultura: suvvia, Donna Circo!

Cremona 29 07 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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