Mag 29 2016

osservazioni di un associato-cinquecentotrentasette 29 05 2016

Published by at 10:13 am under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – CINQUECENTOTRENTASETTE
La quasi regola è: se ti dico che non sei molto alto vuol dire ce l’ho con te, quindi non mi stupisco di sentirmi rinfacciare, da tempo, che ce l’ho con la Libera e via via nelle ultime settimane anche cogli amici rinnovatori; ma io non ce l’ho con nessuno, vorrei solo ricevere critiche più concrete, più legate al fatto, non alla mia persona. Se scrivo da tempo che la Libera è appesa a un filo, che per giunta tirano gli altri, non mi auguro che la Libera cada, spero solo che, meditando anche le mie osservazioni, chi deve ponga rimedio, in fretta, al disastro attuale. Ed è per questo che “sculaccio” i rinnovatori, al momento gli unici, secondo me, a mostrare idee: le avete, datevi da fare per realizzarle, e il primo passo è intimare il giorno del voto al commissario Boselli Antonio, da dieci mesi a Cremona praticamente solo per quello.
Libera appesa a un filo, che per giunta tirano gli altri; per esempio, oltre al filone dell’inchiesta, il filo della Provincia fin che c’è, nei tempi felici di Maestroni e Pirondini immagine e cassaforte del gruppo: oggi, il cancro che lo divora!
Speranza che la situazione volga al meglio perché dal primo giugno cambiano la stampa e il colore? Duecento copie in più i primi giorni, per la curiosità, poi tutto come prima, se il direttore e i contenuti rimangono quelli.
E veniamo al numero di oggi, con la pubblicazione della nota di capitan Voltini, la replica di don Ernesto de’ Folli, il solito commento disastroso di Zanolli Pennadoro Vittoriano: chiunque decida nel gruppo, per adesso Boselli e Filippini, domani gli eletti, giudichi quanto può andare avanti un quotidiano gestito così.
La nota di capitan Voltini appare solo il giorno dopo, quando don Ernesto ha pronta la risposta; non mi risulta, per via che Zanolli vanta la “correttezza deontologica” del giornale da lui diretto, che domenica scorsa, nel pubblicare l’intervista di don Ernesto, abbiano dato a capitan Voltini la stessa possibilità di replicare sulla stessa pagina; come intenda ribattere capitan Voltini al giudizio, da che gruppo viene la predica! che i Coldiretti abbiano disastrato Federconsorzi eccetera, è una scelta sua; come spedire le sue repliche a chi vuole; se a un “sito web che campa sulla diffamazione” è un giudizio, il campare sulla diffamazione, che Zanolli avrà tutto il modo di spiegare nelle sedi opportune, civili e penali.
E veniamo a don Ernesto de’ Folli: che senso aveva attaccare un pezzo da novanta alla capitan Voltini, sapendo che eredità aveva trovato al Consorzio Agrario di Cremona, sapendo che è uomo da aver paura di nessuno, e ritirarsi alla sua prima risposta, per altro morbida, per adesso, con la coda tra le gambe?
Che figura fa, tra i suoi fedeli, don Ernesto?
“Sono molte le cose che potrei dire per rispondere alle affermazioni di Voltini eccetera”, ma non risponde per non aggravare la pesantissima situazione economica degli agricoltori cremonesi: animo largo, da nobile qual è, don Ernesto de’ Folli? E allora, domanda spontanea, perché è partito, domenica scorsa?
Non si candida al voto, futuro, molto futuro, don Ernesto: sarà mica la ripetizione dell’anno scorso al voto del Consorzio, dove fu la Libera stessa a non presentarlo?
Infine, se lui sa o non dell’eventuale obbligo del Consorzio di conferire il patrimonio immobiliare eccetera, non per questo è un bugiardo: e qui ne convengo, don Ernesto!

Cremona 29 05 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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