Archive for Marzo, 2016

Mar 29 2016

confini precisi 29 03 2016

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CONFINI PRECISI
Processo ai giornalisti. Dal Fatto Quotidiano: “Nella stessa occasione Erdogan ha anche accusato i diplomatici presenti in aula di “violare“ i confini e di essere al fianco di coloro che vogliono condurre “un colpo di stato” contro il governo. “Chi vi credete di essere?…Questo non è il vostro Paese, questa è la Turchia”, aveva detto il presidente.”
Verissimo. Alla domanda della Turchia di entrare nell’Unione gli rispondano: “Questa non è la vostra civiltà, questa è l’Europa.”

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Mar 29 2016

il paradiso dei caraibi 29 03 2016

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IL PARADISO DEI CARAIBI
Risposta di Fidel a Obama, su Repubblica on line; Almirante diceva: non rinnegare, non rivendicare; Fidel è un poco più avanti…..
—Nel suo editoriale, Fidel avverte che 60 anni di blocco e “aggressioni” non si dimenticano, e che il popolo del suo “nobile Paese” non ha bisogno di “regali dall’impero”. I cubani, assicura, “non rinunceranno alla gloria, ai diritti e alla ricchezza spirituale che hanno conquistato con lo sviluppo dell’educazione, con la scienza e con la cultura”. Nelle sue consuete ‘riflessioni’ pubblicate sul Granma, Castro ricorda che che Cuba è in grado “di produrre alimenti e ricchezze materiali con l’impegno e l’intelligenza del nostro popolo”.

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Mar 29 2016

più che ragionevole, ma per tutti 29 03 2016

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PIU’ CHE RAGIONEVOLE, MA PER TUTTI
Dalla Stampa on line:
—Al decreto del magistrato di Reggio Emilia, che intimava a Facebook di oscurare due pagine perché contenevano minacce di stampo islamista a una giornalista, il social network più seguito del mondo ha risposto con un no secco: «rejected», respinto, senza spiegare il motivo. Ora i giudici valuteranno se presentare una rogatoria internazionale o se rafforzare la richiesta di chiusura dei profili con la specifica del pericolo di terrorismo.—
Non c’è dubbio il giudice abbia tutte le ragioni; ma quando un suo collega fa sentenza con leggi o fatti che non esistono, esempio attuale adozioni/matrimoni strani, che dovrebbe rispondere il Governo?

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Mar 28 2016

la legge del più forte-centonove 28 03 2016

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – CENTONOVE
Ma in definitiva, dopo altri via via smentiti dai fatti, il principale: il segreto che Iori voleva mantenere sulla relazione e su Livia, ma c’era il suo cognome sul campanello di casa e la cassetta delle lettere, un altro: che sua madre non dovesse sapere, ma uccidendo l’avrebbe scoperto nel modo più traumatico, il movente è che Maurizio Iori si sente minacciato dopo che Claudia Ornesi ha scoperto che s’è sposato l’altra, non lei. Sono certo i verbali d’udienza dimostrano proprio il contrario, né Claudia né i suoi familiari sapevano; ma anche fosse, che minaccia poteva temere Iori? Il fantasioso obbligo di “accreditare” Livia nella sua famiglia legittima? peccato che il giudice abbia dimenticato quale legge lo preveda.

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Mar 28 2016

osservazioni di un associato-quattrocentosettantacinque 28 03 2016

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OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – QUATTROCENTO75
Ultime notizie da www.cremonaoggi.it: salgono a una cinquantina le persone indagate nell’inchiesta dei Nas di Brescia sul latte contaminato da aflatossine; non basta il difficile problema del prezzo, dovuto, ormai è chiaro, alla precipitosa e mal curata fine delle quote latte. Dalla Provincia fin che c’è di ieri, pagina dell’Agricoltura:
“Sì alle aggregazioni ed a meccanismi ‘ragionati’ di contingentamento della produzione, no all’abbattimento (anche se volontario e incentivato) dei capi. E’ la risposta di Confagricoltura alle ipotesi che circolano con sempre maggior insistenza in ambito europeo, come possibile antidoto all’ormai strutturale eccesso di offerta di latte a seguito della fine del regime delle quote; e in quadro reso ancor più incerto dell’ormai prossimo scadere dell’accordo sul prezzo del latte in Lombardia.”
Mi informo; ridurre la quantità senza abbattere le vacche è tutt’altro che semplice, poi i costi rimangono simili; soprattutto, credo che Antonio Boselli abbia esposto buone ragioni:
“Rilevo però che il problema ha origine nei Paesi del Nord Europa, fortemente eccedentari; e che dunque dovrebbero essere prima di tutto loro a farsene carico. Tenendo conto anche dei formaggi esportati, l’Italia copre il 60% del suo fabbisogno di latte; perché mai dovremmo produrne ancora di meno, o addirittura abbattere dei capi?”
Mi ripeto fino alla noia: il primo passo, efficace e senza costi, lo può fare il Governo, imponendo a commercianti e industriali l’etichetta che spiega il completo cammino del cibo, dall’origine alla nostra cucina (!); scelga chi intende favorire, e gli agricoltori se ne ricordino al primo voto, politico o amministrativo che sia.
Aprile, tempo di assemblea ordinaria in Libera, per l’esame dei bilanci; mi ripeto di nuovo, i padroni, cioè gli agricoltori veri, che sono la maggioranza, non si facciano infinocchiare dai distinguo: esigano vengano messi in luce e pesati bene i conti delle tre società editoriali, da cui nascono il 90% dei pasticci del gruppo; anche se le azioni sono intestate al commissario, proprietari di Sec, Sel, PubliA sono i soci. Se Boselli o chi per esso rifiuta, nel loro interesse, boccino i bilanci Libera. E sempre nel loro interesse chiedano quali cifre siano accantonate per le liti in corso, tutte perdenti e costose; la cause Vezzoni e Antonelli valgono centinaia di migliaia di euro; col fornitore di computer, meno, ma non certo spiccioli; poi da calcolare bene eventuali responsabilità patrimoniali per il dipendente col timpano leso.
L’assemblea non dovrebbe slittare, per le modifiche apportate allo statuto, mi dicono; dubbi fortissimi invece per il voto di maggio, da che nessuno ne parla, commissario Boselli Antonio in testa; che sarà impegnato alla modifica del regolamento elettorale, di cui di nuovo nessuno parla. Possibile che dopo anni di potere assoluto, coi guai che ne sono nati, non nasca spontanea l’abitudine di parlare a voce alta e chiara, nemmeno tra i rinnovatori?

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Mar 28 2016

uno stato senza religione 28 03 2016

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UNO STATO SENZA RELIGIONE Dalla Stampa on line. Vanno in cerca della pecorella smarrita, o della peccatrice Maddalena, come si preferisca, e la Procura apre un fascicolo…… —La Procura di Caltagirone ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per accertare eventuali responsabilità che hanno portato, durante la processione del Venerdì Santo del 25 marzo scorso, a San Michele di Ganzaria, piccolo comune del Catanese, a fare un presunto omaggio al boss Francesco “Ciccio” La Rocca, detenuto in regime di 41 bis. Il reato ipotizzato è, al momento, turbativa dell’ordine pubblico. Durante la cerimonia, il fercolo del Cristo morto, portato in spalla da una ventina di persone con al seguito un centinaio di fedeli mentre gran parte della folla è rimasta nella piazza principale, ha abbandonato il percorso ufficiale raggiungendo piazza Monte Carmelo, dove si trova la casa del boss La Rocca, uno dei capimafia fedeli alla “famiglia” Santapaola di Cosa nostra di Catania.
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Mar 28 2016

un’idea 28 03 2016

UN’IDEA
Leggo sulla Stampa on line che i servizi segreti del califfo ingaggiano terroristi, non martiri (!), da spedire in Europa al modico prezzo di 50mila euro per “operazione”. Ricchi come siamo, anche se c’è la crisi, li identificassimo, invece di sbatterli in carcere, potremmo offrire di più perché tornino dal califfo e le bombe….

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Mar 28 2016

tutto è bene quel che finisce bene 28 03 2016

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TUTTO E’ BENE QUEL CHE FINISCE BENE
Furto nella villa di Allegra Agnelli, madre del presidente della Juventus, Andrea; è andata bene, spariti solo gioielli e altri oggetti di valore: i ladri hanno ignorato l’archivio arbitri….

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Mar 28 2016

cancellare la storia 28 03 2016

CANCELLARE LA STORIA
Museo del fascismo a Predappio? La solita divisione in ruoli, con forti timori di un deprecabile revisionismo. Poi dicono degli integralisti che distruggono Palmira…

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Mar 27 2016

la legge del più forte-centootto 27 03 2016

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – CENTOOTTO
L’errore giudiziario è possibile nel processo civile, dove il giudice deve necessariamente dar ragione a uno dei contendenti, e a volte la decisione è tutto fuor che semplice. Nel penale, almeno nella parte che riguarda il fatto, l’errore è quasi impossibile, per i confini che detta il codice: se il giudice non è certo al di là di ogni ragionevole dubbio, non deve condannare; e c’è anche lo spazio per un’assoluzione dubitativa.
Che dire davanti a certe sentenze? Orrore giudiziario? Sopruso giudiziario?
Conosco nulla dei numerosi processi sul caso di Garlasco, terminato con la condanna di Alberto Stasi, ho letto quasi solo i titoli e l’affaire Iori mi ha insegnato per sempre a diffidare, se non hai conoscenza diretta di tutti gli atti; troppo spesso i giornalisti trasformano in certezze oggettive le loro certezze. Però il titolo finale mi ha impressionato: il Procuratore generale chiede un nuovo processo perché le prove del momento sono dubbie; la Corte invece condanna. Chi dei due non ha rispettato la legge?
La Cassazione non ha ancora depositato la motivazione Iori: un quarto d’ora per decidere e poi non bastano tre mesi e mezzo per scrivere tanta sicurezza?

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