Archive for Novembre, 2015

Nov 29 2015

j’accuse-seicentosettantotto 29 11 2015

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J’ACCUSE – SEICENTOSETTANTOTTO
Siamo sempre qui: come rifilare di nascosto una quantità tale di amarissimo Xanax, da condurre la “vittima” in stato di intossicazione acuta, perché lo stabilisce l’autopsia. Capisco bene che compito della Cassazione sia esaminare le faccende di diritto e possa sorvolare se causa della morte è un colpo di pistola, ma qualche scatola di Xanax è cosa ben diversa. Specie se i giudici di merito non l’han mai spiegata. Specie se i giudici di merito, a fianco, inseriscono, come scrivono Bontempi e Frigo, una “stranezza” che mal si concilia:
“Inoltre si osserva che, secondo quanto riferito dalla madre, il 16 luglio (quattro giorni prima, n.d.r.) Claudia avrebbe percepito che c’era qualcosa di strano nell’insalata di riso “un sapore amarognolo”, quindi si sarebbe accorta di una piccola quantità di valium nascosta nell’insalata di riso e poi non si sarebbe avveduta di una rilevante quantità di Xanax in ipotesi mescolata nel cibo o in una bevanda.”
Se non è una “manifesta illogicità nella motivazione” questa, in compagnia di molte altre! Se poi la Cassazione ha voglia di capire la causa di una illogicità tanto evidente, facile ci scappi uno shampoo ben peggiore che ai giudici del caso Amanda/Sollecito. L’autopsia scopre che Claudia aveva preso del Valium un quattro giorni prima di morire, ma la costruzione dell’intero procedimento vede Maurizio Iori bieco sfruttatore del prossimo fino all’assassinio, e Claudia donna serena naturale appagata al punto da non prender medicina, se non le bio che aiutano a viver meglio. Che rifila anche alla piccola Livia. Senonché, dopo cinque mesi, arriva l’esito dell’autopsia; il Valium non è cocaina, ma secondo la famiglia e poi entrambe le Corti, Cremona e Brescia, potrebbe scalfire la costruzione dell’immagine di una persona che vive fuori dalle contingenze terrene, forse nemmeno sa che esista una roba che si chiama Valium; e allora padre e madre, ma solo dopo che vengono a sapere dell’esito dell’autopsia, ricordano che la figlia aveva detto eccetera, che è una delle tante conferme di come è stato condotto l’intero procedimento, sin dall’inizio: datemi un punto d’appoggio, e vi solleverò il mondo! Datemi un uomo, e lo troverò colpevole! Speriamo almeno in Cassazione vedano in modo diverso i processi…
Insomma, di nascosto non è possibile rifilare una grossa quantità di Xanax, né in pasticche, né in gocce, né in aerosol eccetera; però i giudici di entrambe le Corti han ritenuto d’esser più credibili stabilendo: gocce, anche senza la convalida degli esperti chiamati prima a studiare per poi deporre:
“Alla luce di quanto detto, l’ipotesi della somministrazione del farmaco in forma liquida verso la quale la sentenza ha ritenuto di convergere (e ciò probabilmente in ragione della assoluta inverosimiglianza della costrizione/induzione delle vittime ad assumere un notevole quantitativo di Xanax in pastiglie), appare l’estremo tentativo di superare l’insuperabile, sull’erroneo presupposto che il farmaco in forma liquida fosse facilmente mascherabile.”
L’ho fatto più di una volta il paragone: se a sostenere tesi tanto campate per aria fossero gli avvocati, che risponderebbero i loro giudici?

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Nov 29 2015

osservazioni di un associato-trecentocinquantacinque 28 11 2015

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – TRECENTOCINQUANTACINQUE
La classe non è acqua; oppure: l’intelligenza non guasta mai; venerdì, al Ponchielli, finito il convegno Coldiretti, capitan Voltini fa togliere in pochi minuti tutto ciò che riduce il palco e d’incanto appaiono le tavole del buffet, per centinaia di persone, tra le quali il capitano e i suoi ospiti si mischiano, in fila se un tavolo è più affollato di un altro. Il potente, in genere, sorride a tutti poi va al ristorante chic coi suoi pari; il capitano mangia coi suoi soldati e il ministro. E ogni volta che scrivo così i nobili decaduti della Libera ringhiano, manco fossi io a provocare i fatti invece di descriverli; stanno rovinandosi con le loro mani, come del resto Confagricoltura, ma il primo obiettivo è ripetere sempre, a macchinetta: io fui!
Come “furono” le roccaforti di Brescia e Cremona: ai nobili decaduti dà fastidio anche io scriva della probabile scissione di Brescia; che succede a Cremona appena chiedono il contributo straordinario, è facile immaginare. Un dubbio: non dovevo nemmeno accennare all’incontro di don Ernesto con la fata, a Roma, il 26 gennaio?
Il Piccolo, bel settimanale pur con pochi mezzi, fa uno “speciale economia”: chi sa leggere confronti il dottor Boselli Antonio e capitan Voltini, e, capisse anche quel che legge, non si farebbe troppe domande sul perché dell’avanzata gialla a Cremona! Chi sa leggere capire programmare: chi non sa, affonda sempre.
E rieccoci al paginone di domenica scorsa, la Provincia fin che c’è, l’assalto al Consorzio Agrario orfano delle attenzioni di don Ernesto Folli, celestino del casato de’ Folli, via de’ Folli, Zanengo de’ Folli: non poteva mancare, a conforto, la solita lettera, firmata, sottolinea Pennadoro, a garanzia non l’abbiano scritta in redazione!
L’inizio è travolgente, e fa capire ancora una volta l’unicità di certi cremonesi, unicità nella parte bassa del tabellone, ben s’intende:
“Caro direttore, è necessario complimentarsi con il consiglio di amministrazione del Consorzio agrario di Cremona per la scelta del nuovo direttore generale! Si tratta di persona da sempre nel mondo Coldiretti, con significative esperienze. Peccato che non sappia nulla del nostro territorio e delle sue problematiche. Del resto, un direttore deve fare solo il manager. Che importano le competenze territoriali?”
Si potrebbe omettere il resto: cat, Pietro Pagliuca è toscano, l’è mia cremunees! La cremonesità, ancora un volta, fa la differenza: Pivantonio, don Ernesto, Pennadoro e via dicendo ne sono campioni più che rappresentativi; del resto, non fu proprio Zanolli Pennadoro Vittoriano a incidere sulla Provincia fin che c’è, il 28 settembre 2014, il famoso: “violini e vacche sono gli elementi che maggiormente caratterizzano la città del Torrazzo, qualificandola nel mondo”?
E un toscano, pur con significative esperienze, ma solo in Coldiretti, vuol venire a insegnare qualcosa a chi ha fatto conoscere violini e vacche al mondo intero? Ma non si scherzi su argomenti di tanto peso; quel Pagliuca, che è toscano e perciò nulla può sapere della città delle vacche e dei violini, ed è difficile possa imparare in breve tempo, servono almeno tre generazioni per diventare vero cittadino di Cremona, e coglierne tutte le finezze, magari sbaglia cascina e va a prestar trattori, per pochi mesi, al notabile sbagliato!
Questa è storia moderna: a Cremona vogliamo solo manager cremonesi, se le cose devono andar bene; figuriamoci, perfino un vicino di casa, il mantovano Enrico Pirondini, quasi faceva fallire la Provincia fin che c’è; poi, per fortuna, han provveduto Pivantonio&Pennadoro!
A domani il resto della pregiata lettera!

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Nov 29 2015

le migliori/54 29 11 2015

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LE MIGLIORI DELLA PROVINCIA FIN CHE C’E’/54
Precisione, prego. Un caro conversatore mi manda una mail: hai visto la Provincia di venerdì, sei foto dell’Immensissimo, di immenso c’è solo dio, nemmeno la Stampa ha fotografato tanto Gianni Agnelli. Controllo, il caro conversatore ha sbagliato, si sarà perso: le foto sono sette! 27 10 2012
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Nov 29 2015

pazza idea 29 11 2015

PAZZA IDEA
Io son l’unico a scriverlo, ma è noto che la Provincia fin che c’è, ridotta alle condizioni attuali, dia fastidio a tutti. O, per essere più diretto, non piace ad alcuno che sappia almeno leggere scrivere far di conto.
Possibile non ci sia un imprenditore, un’associazione, un benefattore, che si accordi col Piccolo, oggi settimanale, per trasformarlo passo su passo in quotidiano?

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Nov 29 2015

la differenza tra piloti d’aereo e marò 29 11 2015

LA DIFFERENZA TRA PILOTI D’AEREO E MARO’ Dalla Stampa on line: —Vorremmo che non fosse successo, ma è successo. Spero che una cosa del genere non accada più, aveva detto Erdogan ribadendo di voler incontrare Putin lunedì a Parigi a margine del vertice Onu sul clima: un’occasione per superare le tensioni, come sottolineato dal «sultano». Ma il leader del Cremlino pretende delle scuse ufficiali e finché non arriveranno non sembra aver alcuna intenzione di parlare con il presidente turco, né al telefono (nei giorni scorsi Putin si è rifiutato di alzare la cornetta per rispondere ad Erdogan) né in quel faccia a faccia a Parigi che il leader turco tanto auspica.—
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Nov 29 2015

è così perché lo diciamo noi 29 11 2015

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E’ COSI’ PERCHE’ LO DICIAMO NOI
Se conosco abbastanza Federico Centenari, di www.artventuno.it, immagino quanto gli sia pesato, in qualità di ospite, pubblicare che l’Arci costituisce, nella propria sede, un Comitato apartitico…..
—Si terrà lunedì 30 novembre alle 21 presso l’Arci di Cremona, in via Speciano 4, l’assemblea costitutiva del Comitato che sosterrà il NO nel referendum confermativo sulle modifiche della Costituzione. Il Comitato di Cremona sarà un’articolazione territoriale del Coordinamento nazionale per la Democrazia Costituzionale e del Comitato per il NO. Il Comitato è apartitico e nasce dall’incontro fra le associazioni attive nella società civile sui temi della democrazia, alcuni soggetti politici e sindacali e la migliore cultura giuridica costituzionale italiana e chiederà l’adesione delle forze politiche e sindacali che vorranno impegnarsi per il no. Eccetera—
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Nov 29 2015

scambi 29 11 2015

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SCAMBI
Se non di persona, di luogo. Lette le impressioni dell’Alessia da Parigi. Donate a www.cremonaoggi.it. Fosse lì in missione ufficiale, dicesse almeno che è assessore a Modena….

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Nov 29 2015

i sette sapienti 29 11 2015

I SETTE SAPIENTI
Prodi Romano se non sette ne vale cinque o sei; oggi dichiara: “va bene l’intervento in Siria, ma senza ripetere l’errore della Libia.” I sapienti come lui ci han messo del tempo a parlare di errore…..

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Nov 29 2015

questa è grossa 29 11 2015

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QUESTA E’ GROSSA
Non se la prendano i fedeli, a me Papa Francesco è simpatico e son convinto abbia davvero ideali cristiani. Ma prima di parlare, facesse le prove. Controllate. Titolo del Corriere on line: –Papa Francesco in Uganda: i piaceri materiali non danno la gioia–
Non sono d’accordo, nel senso che è la mente a dare le soddisfazioni migliori eccetera, però trasforma gli altri piaceri eccetera ma, incuriosito, vado a leggere il testo e scopro il motivo della riflessione; invece del Papa dirigesse la Provincia fin che c’è, darebbe dei punti a Pennadoro: celebra la Messa nel luogo dove, nell’ottocento, 45 martiri furono massacrati per non essersi concessi ai piaceri omosessuali del re; non sapevo che prenderlo nel culo fosse un piacere materiale!

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Nov 29 2015

dire e fare 29 11 2015

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DIRE E FARE
Enorme è in città lo sdegno per l’imposizione agli industriali di Cremona, che si sono piegati: ritirate la candidatura di Maurizio Ferraroni alla presidenza della Fiera, deve essere riconfermato il nostro amico Pivantonio, sennò il gruppo Arvedi esce dall’Associazione. Ma una piccola e significativa risposta c’è, per noi sdegnati: quando incontriamo per strada Arvedi Giovanni e Caldonazzo Mario, cambiamo vistosamente marciapiede; quando organizzano la loro cultura al Museo del Violino, evitiamo di farci vedere: la loro cultura di vita ci fa schifo!

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