Nov 30 2015

l’opinione di ep 30 11 2105

Published by at 9:55 am under costume,cronaca nazionale

DIFENDIAMO LE FESTE DEL NATALE CRISTIANO
Ora che il Papa ha iniziato l’Anno Santo a Bangui “capitale del mondo”, ora che a Parigi i no global ecologisti hanno devastato la piazza-memoriale della strage, credo che abbiamo una ragione in più per aggrapparci ai nostri valori cristiani che vedono la Pace (sì, con la maiuscola) sopra ogni cosa.
Prima considerazione: non si può “chiudere” il Natale per Islam come, per esempio, voleva quel preside di Rozzano, ex grillino, deciso a spostare la festa a gennaio ritenendola “una provocazione”. Per fortuna le famiglie si sono ribellate ed il professor Marco Parma, si è ritirato. Non si può perché l’Occidente, pur in gramaglie, non può suicidarsi. Non è oltretutto cristiano. Ora sostenere, come taluni sostengono, che la canzoncina “Tu scendi dalle stelle” va abolita perché potrebbe offendere i bambini di religione islamica è sì una offesa, ma alla intelligenza. Al buon senso. Tanto è vero che il leader islamico Rifat Aripen (originario del Bangladesh), coordinatore delle associazioni islamiche nel Lazio, si è affrettato a difendere i canti di Natale a scuola semplicemente perché “i simboli non si vietano”. Gli islamici con la testa sulle spalle hanno il massimo rispetto per il cristianesimo e l’ebraismo. E noi non dobbiamo confondere l’ortodossia islamica con la corrente wahabita o col pensiero salafita.
Seconda considerazione. Io non voglio costringere un bimbo islamico a cantare “Tu scendi dalle stelle”. Per me il bimbo può cantare quel che vuole. A patto che i nostri figli e nipoti siano liberi di fare (o non fare) altrettanto. Senno non è più libertà. E’ un salto all’indietro di duemila anni. Chi lo favorisce sostiene di agire in nome di una presunta modernità progressista. Ma se questa è la nuova strada, meglio una posizione conservatrice (di valori e dintorni). Mi pare che su queste posizioni – strage dopo strage, rese al Califfo, crocifissi rimossi – stiano approdando in molti. Persino quel volpino moderato di sinistra che è diventato Angelino Alfano; il quale nei giorni scorsi ha annunciato la chiusura delle “moschee fuorilegge”. Gli consigliamo di dare una occhiata anche dalle nostre parti.
Terza considerazione: torniamo a difendere l’Occidente, moltiplichiamo anche le feste del Natale cristiano. Ha scritto Vittorio Feltri: “Io, laico, i presepi li odiavo ma ora guai a chi me li tocca; se gli islamici boicottano le nostre feste non fanno che rendermele più gradite”. E poi: “Non sopporto che essi impongano a noi di mutare abitudini, pur cretine che siano. Sono roba nostra e mi rifiuto di accantonarla solo perché a qualcuno, che accogliamo offrendogli di che vivere, non va a genio. E’ assurdo piegarsi alla prepotenza di gente che ha lasciato il proprio Paese per venire nel nostro”.
Ultima considerazione. Svegliamoci! E teniamo d’occhio gli imam, come dice pure il sindaco di Firenze Dario Nardella, renziano fin qui. Pure il Pd, oplà, si sta convertendo e dice: “Gli imam giurino sulla Costituzione”. E siccome lo dicono i Renzi boys, quelli di Sel e Prc sostengono che questa “è una castroneria discriminatoria”. Vale allora la pena di ricordare che per la prima volta nella storia i nati da famiglie italiane sono scesi sotto i 400mila. La metà di chi viene dall’estero, lo certifica l’Istat. L’Italia non è più (nemmeno) un Paese per neonati. E su questo (serio) problema demografico conviene riflettere. E chiudo qui, sto facendo il presepe più grande degli ultimi anni.
Enrico Pirondini

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