Archive for Ottobre, 2015

Ott 30 2015

dire e fare 30 10 2015

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DIRE E FARE
Enorme è in città lo sdegno per l’imposizione agli industriali di Cremona, che si sono piegati: ritirate la candidatura di Maurizio Ferraroni alla presidenza della Fiera, deve essere riconfermato il nostro amico Pivantonio, sennò il gruppo Arvedi esce dall’Associazione. Ma una piccola e significativa risposta c’è, per noi sdegnati: quando incontriamo per strada Arvedi Giovanni e Caldonazzo Mario, cambiamo vistosamente marciapiede; quando organizzano la loro cultura al Museo del Violino, evitiamo di farci vedere: la loro cultura di vita ci fa schifo!

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Ott 29 2015

j’accuse-seicentoquarantasette 29 10 2015

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J’ACCUSE – SEICENTOQUARANTASETTE
Le prove provate; gli Ornesi, scrive nella motivazione Massa Pio, dicono sempre la verità, il bugiardo è Iori; Bontempi e Frigo non sono d’accordo, e avanzano con l’esame dell’attendibilità di Paola Ornesi:
“Dice al dibattimento che l’imputato non aveva contribuito in alcun modo alle spese funerarie, né se ne era interessato. Si tratta di un aspetto in vari modi sottolineato dalle parti civili, nell’intento di dare un’immagine di freddezza e di disinteresse di Iori subito dopo il fatto. Tuttavia tale circostanza è smentita dalla teste Maddalena Barbaro la quale riferisce al dibattimento:
Lei sa se il dottor Iori si è mai offerto di pagare le spese di questo funerale?
Sì, lo so perché l’impresa funebre che ha celebrato i funerali è di proprietà di mia cognata che si chiama Graziella Gatti e nei giorni immediatamente successivi al fatto mi chiamò più di una volta dicendomi di scusarsi con Maurizio e di spiegargli che lei non poteva fare niente perché Maurizio la chiamò più volte, andò anche in ufficio chiedendo di poter pagare i funerali per lo meno quelli della bambina, ma la famiglia Ornesi si rifiutò e disse a mia cognata che se lei avesse fatto pagare anche solo un euro al dottor Iori loro avrebbero cambiato impresa funebre. Per cui mia cognata era molto dispiaciuta per Maurizio perché aveva capito che ci teneva particolarmente ma non ha potuto fare niente in questo senso.”
E tutto questo che c’entra per arrivare a una sentenza di omicidio? vero, nulla, e l’ho scritto più volte: prove non ce ne sono, e allora bisogna contentarsi del fango; un Maurizio Iori tanto gramo ch’è naturale giunga al delitto. Il lettore attento potrebbe obiettare: Maddalena Barbaro è la fidanzata storica di Iori, e sono ancora molto amici; vero anche questo ma, tanto per dar l’idea del clima che ha avvolto l’intero procedimento, non solo il processo di Cremona, è bastata la sua parola, nessun contraddittorio con gli Ornesi, si è passati ad altro!
Ha importanza chi abbia scelto, per Claudia, la casa di via Dogali? No, eppure bisogna dimostrare la prepotenza di Maurizio Iori, e allora Paola Ornesi.
“Riferisce al dibattimento che era stato Iori a scegliere la casa di via Dogali, cercandola proprio in quella zona. Anche tale circostanza risulta smentita poiché il teste Ernesto Riboli, venditore dell’appartamento, dice che era stata direttamente la Ornesi a rivolgersi a lui, in quanto era venuta a sapere che c’erano appartamenti liberi in quello stabile.
Testimone Riboli: non la conoscevo. E’ venuta da me da sola e mi ha chiesto se avevamo degli appartamenti disponibili. Abbiamo visto gli appartamenti che a quel tempo erano ancora disponibili e mi disse che poteva essere interessata, adesso non ricordo bene se l’ho vista ancora una volta da sola, oppure se quando è tornata era in compagnia del signor Iori, comunque dopo è tornata in compagnia del signor Iori.”
Massa Pio, pagina 70 della sua motivazione:
“In realtà gli Ornesi hanno sempre riferito pacatamente i fatti (che non sono poi molti) a loro conoscenza ed ogni volta che vi è stato contrasto con le affermazioni dell’imputato si è dimostrato che era l’imputato a mentire.”
Se la Cassazione il 10 dicembre tratta questo processo come ha trattato quelli di Perugia, Amanda e Sollecito, ne leggeremo delle belle!

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Ott 29 2015

la parola a capitan voltini 29 10 2015

LA PAROLA A CAPITAN VOLTINI Ecco il suo parere sullo scontro CremonaFiere/Consorzio Agrario. Lo strano, la Provincia fin che c’è, edizione on line, l’ha pubblicato integrale: ma che sta succedendo al Quarto Lato di Piazza Duomo? —A proposito della nota diffusa da Cremona Fiere, il Consorzio Agrario riconferma totalmente la posizione espressa con la nota del 19 ottobre scorso, esprimendo rammarico per il rilancio di una inutile polemica proprio in coincidenza con l’inaugurazione della Fiera, che non è partita, né è stata alimentata da noi. Ribadiamo in particolare: che il Consorzio Agrario ha espresso la ferma volontà di partecipare alla Fiera, a condizioni economiche sostenibili e nel rispetto delle difficoltà del comparto; che alle proposte avanzate con largo anticipo dal Consorzio, la Fiera ha sempre risposto chiudendo ad ogni possibile diverso accordo, e solo di fronte a tale chiusura il Consorzio ha preso la sua decisione; che appare del tutto fuori luogo legare l’assenza di molti espositori in Fiera alla mancata presenza del Consorzio; a questo proposito piuttosto che scaricare su altri le responsabilità, converrebbe chiedere agli espositori le ragioni della loro non partecipazione all’edizione 2015 e tenerne conto per il futuro; che una serena riflessione sulle ragioni di tali assenze, indipendenti dal Consorzio Agrario, dovrebbe essere avviata dall’Ente Fiera, il cui futuro sta a cuore a tutti, a partire dal medesimo Consorzio che della Fiera è socio; è necessario che tutti sappiamo che nonostante da tempo il precedente Presidente del Consorzio Agrario abbia dato le dimissioni dal Consiglio della Fiera, la Presidenza dell’Ente non ha ancora attivato le procedure per la sua sostituzione, lasciandoci ingiustificatamente senza alcuna rappresentanza negli organi sociali; che siamo serenamente pronti ad argomentare e difendere la nostra posizione ovunque saremo chiamati in causa dalla Fiera. Replichiamo infine a chi fa notare – rimanendo purtroppo nell’anonimato come spesso è brutta abitudine fare ? che avremmo usato due pesi e due misure rispetto alle decisioni assunte dalla precedente gestione del Consorzio Agrario in merito al pagamento del mais e alla partecipazione in Fiera. Non è così. In entrambi i casi abbiamo corretto scelte che non condividevamo (ci domandiamo se ciò è possibile a Cremona!), ispirandoci solo al bene dei soci e del Consorzio Agrario. Sul pagamento del mais abbiamo preso la decisione di migliorare le condizioni di pagamento dei soci del Consorzio Agrario e su questo argomento siamo pronti ad un confronto trasparente con chi denuncia il contrario. Nel caso della partecipazione in Fiera abbiamo corretto la vecchia posizione semplicemente chiedendo di rivedere le condizioni precedenti del tutto insopportabili per il Consorzio. Forse converrà interrogarsi se a Cremona è riconosciuto il diritto di cambiare le cose che sono rimaste immutate per decenni, imposte da egemonie ormai superate dalla storia, senza incappare nel reato di lesa maestà. Questa forse è la vera sfida per il nostro territorio e per le nostre comunità”.
Paolo Voltini Presidente del Consorzio Agrario di Cremona

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Ott 29 2015

umberto modestino tozzi 29 10 2015

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UMBERTO MODESTINO TOZZI Sempre dalla Stampa on line. Per fortuna i Beatles si son sciolti prima………… —Se io fossi nato a Liverpool e avessi incontrato i Beatles, probabilmente sarei stato il quinto Beatle. Ma senza presunzione, lo dico per le canzoni che ho scritto. Sono felice di aver ottenuto la considerazione che non ho avuto in Italia, invece, in tutto il mondo. Capito l’Umberto Tozzi? Mica le manda a dire. E ancora: Giudice in un talent show? Sì lo farei, perché no? Basta che non mi facciano giudicare i disc jockey quelli mica sono musicisti anche se capisco che i giovani impazziscano per loro.—
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Ott 29 2015

cent’anni di solitudine 29 10 2015

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CENT’ANNI DI SOLITUDINE Dalla Stampa on line. Poveretti, li capisco. Se da appalti milionari han preso tangenti da spiccioli, il motivo era uno solo, non volevano sfigurare, mosche bianche! messi a confronto dei colleghi; una prova d’esame, non interessava la quantità del soldo, solo mostrare d’esser capaci. E poi, se mosche bianche, quale amministrazione pubblica si sarebbe fidata a prenderli, avrebbero rischiato la disoccupazione! —Arresti eccellenti in Sicilia. La Polizia di Stato ha posto ai domiciliari 3 funzionari pubblici con l’accusa di concussione. Gli arrestati sono il presidente di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), Dario Lo Bosco, nonché presidente dell’Azienda Siciliana Trasporti (AST) ed ex Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Catania, e due alti funzionari del Corpo Forestale della Regione Sicilia, Salvatore Marranca e Giuseppe Quattrocchi. Secondo l’accusa Lo Bosco, docente universitario, originario di Raffadali, in provincia di Agrigento, avrebbe intascato una tangente di 58.650 euro legata ad un appalto per l’acquisto di un sensore per il monitoraggio delle corse dei treni. I due alti Funzionari del Corpo Forestale della Regione Sicilia avrebbero percepito da un noto imprenditore agrigentino, diverse tangenti per evitare “intoppi” allo svolgimento dei lavori relativi ad un appalto di 26 milioni di euro bandito dal Corpo Forestale della Regione Sicilia. Avrebbero percepito tangenti, il primo, per oltre 149mila euro, il secondo, per una somma pari a 90mila.—
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Ott 29 2015

avanti amici agricoltori 29 10 2015

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AVANTI AMICI AGRICOLTORI, IL BLOG E’ A VOSTRA DISPOSIZIONE!
Salve Cozzaglio,
Mi ha fatto piacere leggere la risposta di Gabriele alle mie argomentazioni sul prezzo del latte. Ti chiedo però di poter sfruttare la tua ospitalità di nuovo per far capire un po’ meglio il mio pensiero. Innanzitutto non ho mai detto che una stalla grande è automaticamente più produttiva di una piccola. Una azienda migliora la sua produttività quando mantiene costante la produzione diminuendo i fattori della produzione stessa. I principali fattori della produzione nel nostro caso, sono le vacche, gli alimenti che diamo alle stesse vacche e la quantità di lavoro necessaria per arrivare ad avere il latte nel frigo. Giustamente tu dici che non è bello quando il tuo vicino si trova costretto a chiudere, dispiace a tutti ovviamente. Tuttavia bisogna anche capire il perché quella particolare azienda abbia deciso di smettere e vendere le vacche. Per natura io sono portato ad ammirare chi è più bravo di me facendo il mio stesso lavoro e cerco di carpirne i segreti per quanto mi è possibile. Spesso però mi è capitato di vedere aziende poste una accanto all’altra gestite in modo diametralmente opposto, e quasi sempre in competizione non per fare il maggior reddito possibile, ma per mostrarsi con il trattore più grande o peggio con l’automobile più cara. Se poi succede che una di quelle aziende si trova in difficoltà economiche, mi dispiace, ma come si dice, chi è causa del suo male pianga se stesso.
Grazie ancora Flaminio per l’ ospitalità e alla prossima.
Saluti, Mauro Bianchessi

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Ott 29 2015

osservazioni di un associato-trecentoventiquattro 29 10 2015

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – TRECENTOVENTIQUATTRO
Come al solito, in tema di comunicazione, al gruppo Libera sono un disastro, e altro non potrebbe essere, se la bandiera è uno Zanolli Pennadoro Vittoriano alla testa del giornale fin che c’è: negli stessi giorni in cui contestano a capitan Voltini di non voler modificare il contratto sul mais, regolarmente firmato a suo tempo tra gli agricoltori e il Consorzio, lo rimproverano perché non esegue il contratto regolarmente firmato a suo tempo per la partecipazione del Consorzio alla Fiera del bovino da latte!
Ovviamente sappiamo bene tutti qual è il principio: i contratti son pezzi di carta, l’obbligo è solo eseguire puntualmente la volontà del dottor Pivantonio, georgofilo per meriti di agricoltura e fiere.
Naturalmente il commissario della Libera, dottor vero Boselli Antonio, esegue gli ordini del mandante, Guidimario il Banchiere, e insiste a spiegare perché capitan Voltini non debba rispettare il contratto firmato a suo tempo per il ritiro del mais:
“Richiesta che mi vedo costretto a ribadire, vista la risposta insoddisfacente ricevuta; e intendo sottolineare che non si tratta di una mera questione sindacale ma di una materia prettamente economica, volta a far riconoscere agli associati quanto loro dovuto. Mi adopererò, con l’aiuto dei consiglieri della Libera presenti nel consiglio del Consorzio, affinché venga riconosciuta ai soci del Consorzio la giusta ed equa remunerazione del mais consegnato.”
Boselli Antonio è più elegante dei suoi ispiratori, ma il concetto non cambia: se il contratto fa i miei interessi, è giusto, non li facesse, lo si straccia!
L’inchiostro sulla sua pagina non s’è ancora asciugato, che Pivantonio irrompe dall’altro lato della scena e, come ho scritto in alto e ripeto quasi ogni giorno, dev’esser perdonato perché non calcola bene quel che dice:
“Cremona – In un comunicato stampa la Società Cremonafiere interviene nella polemica sull’assenza tra gli stand della Fiera — per la prima volta nella storia — del Consorzio Agrario Cremona. Ecco il testo del documento. La Società Cremonafiere:……. Vuole assicurare la nutrita e fedele clientela degli espositori e dei visitatori professionali, italiani e stranieri, che la mancata presenza del Consorzio non deriva da una diminuzione di importanza della storica Manifestazione che, al contrario e nonostante le avverse condizioni del mercato, anche quest’anno ha fatto rilevare una inversione di tendenza rispetto alle fiere concorrenti, dimostrando, ancora una volta, la sua capacità di offrire concrete risposte al mondo agricolo allevatoriale sia nazionale che estero, in particolare in quei Paesi dove il modello italiano, grazie anche alla efficace attività di promozione svolta da Cremonafiere, si sta progressivamente affermando anche in termini di know how, di tecnologie e di impiantistica di altissima qualità ed innovazione.”
Dopo, prima, in mezzo, i soliti kg di parole, che ovviamente non possono nascondere ciò che vien detto a chiare lettere: “Vuole assicurare eccetera che la mancata presenza del Consorzio non deriva da una diminuzione di importanza della storica manifestazione che eccetera.”
Excusatio non petita, accusatio manifesta: Pivantonio ha fatto il furbo fino a oggi per accorgersi quando è troppo tardi che se il Consorzio non va in Fiera a perderci è la Fiera! E non basta nemmeno la confessione in pubblico, è indispensabile il suicidio, come la querela per diffamazione per la famosa lettera dei dieci punti: CremonaFiere porterà in giudizio il Consorzio, in modo che prima il giudice possa capire perché l’ex presidente avesse pagato per anni un affitto stand fuori mercato, e che poi, come per la famosa lettera dei dieci punti, gli venga il dubbio di poter scoprire altro!
Ma i pivantonini non vogliono leggere, e l’hanno sotto il naso, neppure ciò che vede un cieco; una pattuglia di ispettori del lavoro due giorni prima della Fiera più nota; Arvedi, quello che aveva fatto fuoco e fiamme in aprile per la conferma di Pivantonio, lascia che i suoi media ne parlino ampiamente…..

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Ott 29 2015

le migliori/25 29 10 2015

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LE MIGLIORI DELLA PROVINCIA FIN CHE C’E’/25 Direttore di carattere. “La sua lettera prosegue con considerazioni su vicende riguardanti l’assessore Alquati e il presidente di Lgh che il giornale ha abbondantemente trattato, senza reticenze. Le sue illazioni su presunte censure sono pertanto infondate. Il giornale, semplicemente, non fa da portatore e tanto meno da megafono ad attacchi contro l’una o l’altra persona.”
E’ la risposta del 18 al sig. M.G. con cui Zanolli Vittoriano, direttore della Provincia di Cremona, garantisce ai lettori l’imparzialità del giornale. 19 02 2012

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Ott 29 2015

nobiltà decaduta 29 10 2015

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NOBILTA’ DECADUTA
Mai un tempo il Corriere (on line) si sarebbe permesso il titolo:
–Milan: seconda vittoria di fila–
Non solo:
–La Juve crolla col Sassuolo–
Un tempo grande squadra, non intendo il Sassuolo, oggi tipica bisex: va a donne in Europa, lo prende nel culo in Italia….

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Ott 29 2015

nessuno è profeta in patria 29 10 2015

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NESSUNO E’ PROFETA IN PATRIA
Dal Corriere on line:
«Stimo De Luca e lo considero un governatore molto capace. Ma le frasi su Rosy Bindi sono inaccettabili. Mi auguro che arrivino le sue scuse». Lo afferma il ministro per Riforme costituzionali Maria Elena Boschi, riferendosi all’intervento di De Luca ieri sera alla trasmissione `Otto e mezzo´ su La7. Il riferimento alle parole del governatore della Campania che, sempre intervistato dalla Gruber, aveva detto: «Per me la Bindi è impresentabile, in tutti i sensi»

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