Ott 30 2015

j’accuse-seicentoquarantotto 30 10 2015

Published by at 12:04 pm under cronaca cremonese,Giudici

J’ACCUSE – SEICENTOQUARANTOTTO
E infine la contestazione più grave a Paola Ornesi, perché riguarda un punto fondamentale del processo, se Maurizio Iori ha la chiave o non dell’appartamento di Claudia; non l’avesse, è una delle tante prove, vere, della sua estraneità alla morte di Claudia e Livia, ma l’avesse, l’Accusa deve dimostrarlo in modo che la Corte abbia il dovere di crederlo; ecco il dovere, come sa chi conosce il processo: Iori aveva la chiave perché figuriamoci se non l’aveva, e poi l’han detto gli Ornesi, che han pure ricordato come la notte di Capodanno 2011, abbandonati famiglia e amici, si fosse infilato nel letto di Claudia! Bontempi e Frigo sono di un’altra linea di pensiero:
“Paola Ornesi riferisce al dibattimento in modo assolutamente chiaro di avere fatto due copie (una per sé ed un per i genitori) delle chiavi di casa della sorella. Si tratta di una circostanza di fondamentale importanza perché, come meglio si dirà in seguito, la porta di ingresso dell’abitazione è stata trovata dal padre chiusa a chiave e pertanto era ed è necessario provare che Iori avesse una chiave della porta blindata, diversamente la porta non poteva essere che stata chiusa dall’interno dalla stessa Claudia. L’istruzione dibattimentale ha tuttavia smentito oggettivamente le dichiarazioni fatte sul punto da Paola Ornesi, in quanto:
l’ispettore Brugnoli, sentito come teste, ha affermato di avere sottoposto a sequestro tutte la chiavi di accesso dell’appartamento di via Dogali (quelle in possesso dei genitori e della sorella e quelle di Claudia Ornesi);
a richiesta della difesa sono state esaminate le chiavi e si è constatato che tutti e tre gli esemplari recano il logo Cisa del produttore, sono identici tra loro e recano tutti l’indicazione del codice numerico di identificazione;
il teste Ragazzini, tecnico della Cisa, ha poi affermato con certezza che tutte le chiavi acquisite nel corso delle indagini sono originali e non copie.
Quindi non è vero che Ornesi Paola ha fatto duplicare le chiavi in suo possesso e dei genitori, in quanto è stato dimostrato che al contrario le loro chiavi erano anch’esse degli originali. Ciò ovviamente getta più che un’ombra sulla sua attendibilità in quanto ha riferito circostanze non vere su un aspetto (quello delle chiavi) sicuramente di fondamentale importanza per il processo. “
E qui, tutte le volte, devo riportare il Massa Pio di pagina 70:
“In realtà gli Ornesi hanno sempre riferito pacatamente i fatti, che non sono poi molti, a loro conoscenza ed ogni volta che vi è stato contrasto con le affermazioni dell’imputato si è dimostrato che era l’imputato a mentire.”
Si “è dimostrato” come sopra: Massa Pio l’ha scritto dopo aver sentito in Aula, a tre metri da lui, il tecnico della Cisa, e senza che nessuno lo contestasse!

Cremona 30 10 2015 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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