Ago 29 2015

osservazioni di un associato-duecentosessantatre 29 08 2015

Published by at 4:33 pm under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – DUECENTOSESSANTATRE
Destinatari, tanti, e anch’io ho avuto la copia della lettera qui sotto, di un importante mangimificio piemontese:
“Buongiorno a tutti, la presente per informarvi che, a seguito delle numerose incomprensioni intercorse con l’Ente Fiera Cremona, quest’anno si è deciso di non prendere parte alla Fiera del Bovino da Latte edizione 2015.
Confido che comprendiate ed avalliate la necessità di dare un segnale chiaro, come quello messo in atto, alla protervia che ormai da anni caratterizza l’Ente Fiera.
Saranno comunque disponibili le consuete cartoline invito omaggio come per le passate edizioni.”
Che dire? Io nulla, se Arvedi Galimberti Auricchio Rivoltini e tutti quelli che contano per qualcosa, unico a opporsi: capitan Voltini! han stabilito ci fosse nessuno meglio di Pivantonio, che presiede CremonaFiere dal 2003, uno dei pochi errori di Mario Maestroni, per continuare fino al 2019!
Perché l’unica competenza quasi professionale che ho nel settore Fiera è la gastronomica, e da anni non metto piede al Salone Bontà, mi basta scorrere l’elenco degli espositori e dei premiati.
Ma torniamo alle gioie della Libera, dove tanti puritani dell’ultima ora, anche della vecchia, in verità, saltano fuori con battute astronomiche tipo: i guai vengono dalle contrapposizioni personali, come se i numeri dei bilanci fossero uomini in carne e ossa. Il 26 gennaio, non l’altro giorno, i consiglieri dell’opposizione avevano scritto e sono ancora in attesa di risposta:
“Abbiamo con grande senso di responsabilità accettato la candidatura del neo-presidente Filippini, nonostante non fosse stata condivisa, per i seguenti motivi:
dimostrare la nostra volontà di dialogare per evitare pericolose contrapposizioni;
dare un’immagine di unità e coesione molto importante visto il momento di enorme difficoltà del nostro settore e le gravi difficoltà economiche della nostra associazione e delle società di proprietà (vedi giornale La Provincia);
confidavamo nella volontà del neo-presidente di ricompattare il consiglio, consapevoli che solo in questo modo si sarebbe riusciti a lavorare in modo costruttivo.”
Il seguito è noto, la mano tesa degli oppositori è da sempre ignorata, e la lettera fu spedita subito dopo il licenziamento del direttore Guido Vezzoni, colpevole di non aver aiutato Pivantonio al momento del voto di ottobre 2014.
Licenziato Vezzoni, licenziato Antonelli, conservato alla grande, manco fosse una reliquia, Zanolli Pennadoro Vittoriano, primo responsabile del crollo di vendite e pubblicità della Provincia fin che c’è, prima causa del dissesto finanziario del Gruppo.
Questi sono numeri, non inimicizie personali, per chi vuol ragionare.

Cremona 29 08 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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