Giu 29 2015

sveglia! 29 06 2015

Published by at 9:30 am under cronaca internazionale,cronaca nazionale

Sveglia! Il Califfato ci vuole conquistare
Sveglia!Contro di noi è cominciata una torbida guerra. Una guerra peraltro annunciata dalla galassia jihadista che sta mantenendo le promesse di trasformare il Ramadan “nell’inferno degli infedeli”. Ce lo hanno detto anche in un video di 28 minuti diffuso dal portavoce del Califfo Al Adnani lo scorso 23 giugno; lo hanno ripetuto nei siti, lo hanno solennizzato nelle moschee. Sapendo che ci governano zucconi “ignoranti, irresponsabili e traditori” (Magdi Crisatiano Allam) hanno insistito. Guardate che facciamo sul serio. Vi attaccheremo ovunque, dal Maghreb al Corno d’Africa,dal Golfo all’Europa. Fatto.
Francia, Tunisia, Kuwait, Somalia sono finiti nel mirino cinque giorni dopo il video. Quel che è successo lo sappiamo. Decine di morti in quattro attentati: una fabbrica assaltata a Lione (decapitato un uomo), spari sui bagnanti nei resort tunisini di Sousse (37 morti), strage in una moschea sciita in Kuwait, strage di soldati a 130 chilometri da Mogadiscio ad opera degli shabaab. L’onda globale del terrore avanza. Sembra inarrestabile. Un anno fa (29 giugno ) Abu Bakr Al Baghdadi si è autoproclamato Califfo dello Stato islamico con capitale Raqqa in Siria. I nostri tiggi hanno registrato la notizia infilandola tra una impresa e l’altra dei nostri rubagalline, dei manager di mafia capitale, dei vari pescecani. Lorsignori hanno altro cui pensare: le poltrone, le invenzioni di “genitore 1 e genitore 2”, spariamo o no agli scafisti, agli statali niente arretrati, le ombre di Buzzi e Carminati che si allungano dappertutto, eccetera, eccetera.
Intanto l’Isis mena di brutto. In un solo anno la sua forza è cresciuta fino a espandersi per due terzi della Siria e in Iraq a poco più di cento chilometri da Bagdad. Solo i curdi sono riusciti a metterci una pezza.
E noi stiamo a guardare. I nuovi nazisti hanno uomini e tanto denaro. Secondo Forbes l’Isis ha un budget che sfiora i tre miliardi l’anno, Hamas viaggia sul miliardo, le Farc 600 milioni, gli hezbollah 400. Hanno soldi ed hanno un piano. Bisogna contrastarli. Con le armi ma non solo. La risposta al terrore non può essere solo militare.
Sono ormai vent’anni che i terroristi ci hanno messo nel mirino. All’inizio fu una bomba alla stazione Saint-Michel della metropolitana di Parigi che provocò otto morti e 150 feriti. Era il 25 luglio del 1995. ”Non vi dimenticheremo” dissero con gli occhi di triglia gli zii di Alfano. Naturalmente quei morti sono stati dimenticati. Il terrorismo islamico invece è andato avanti. Da allora abbiamo registrato 756 attentati e 922 morti. Alcuni sono “indimenticabili”, è vero. Cito la carneficina alla redazione di “Charlie Hebdo”, la sparatoria al Museo Bardo di Tunisi, la bomba al caffè Argana di Marrakech e al mercato Khan Al Khalili del Cairo. Sugli altri è sceso l’oblio, direi l’assopimento.
Stiamo sottovalutando la portata del fenomeno. Le anime belle radical chic ci depistano: loro credono nei valori dell’immigrazione (ancorché incontrollata), nel sogno della integrazione. E si perde tempo.
La storia ci avvisa: l’Impero romano si è frantumato nel giro di una generazione. Nel 1530 gli Inca erano i padroni del mondo poi sono arrivati gli stranieri a cavallo (e con la polvere da sparo) e sono scomparsi. La dinastia ming in Cina ha fatto fagotto in poco tempo, idem la monarchia borbonica in Francia. L’Impero ottomano al tempo dei Giovani Turchi era una roccia, nel 1922 non c’era più. L’Impero giapponese ai tempi di Pearl Harbor era una potenza devastante, tre anni dopo era già scomparso. Anche l’Impero britannico è tramontato con grande rapidità, in dodici anni: nel 1945 Churchill a Jalta decideva il destino delle nazioni, nel 1956 con la crisi di Suez l’Impero era in ginocchio. E non parliamo del rapido declino dell’Unione Sovietica, precipitata a strapiombo. Ora tocca a noi. All’Occidente. Il nostro mondo scricchiola. Se non ci svegliamo sono guai. Ripeto: sveglia!
ENRICO PIRONDINI

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