Giu 29 2015

osservazioni di un associato-duecentodue 29 06 2015

Published by at 7:59 am under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – DUECENTODUE
Pensarci tre giorni per poi pubblicare ieri un facsimile d’intervista il cui succo è: scandaloso ci sia chi la pensa diverso perché impedisce a chi la pensa eguale di gestire la Libera, dà l’idea di chi siano Filippini, il suo maestro di pensiero (!), la Libera attuale, la Provincia fin che c’è, e infine Guidimario.
Come spesso in chi ha nulla da dire ma dice molto, damigel Filippini poteva limitarsi qui, per far noto il pensiero “eguale”:
“Presiedo questo consiglio da otto mesi con non poche difficoltà. Dopo le vicende che hanno portato alla perdita del Consorzio agrario e l’assemblea dei soci in cui il bilancio, pur approvato, ha fatto registrare un forte dissenso, i segnali dei soci sono stati molto chiari. Avevo dato la mia disponibilità alla più ampia collaborazione con tutti. Adesso è tardi e ci vuole una svolta decisa.”
Non so da che parte cominciare; un bilancio che ha fatto registrare un forte dissenso? Ma i guai nascono dal dissenso dei soci o dai numeri del bilancio, egregio damigello? Cosa sarebbe cambiato, in meglio, con la rituale approvazione all’unanimità? Spariti d’incanto i debiti, completa libertà di moltiplicarli? Nella sua azienda i conti li fa così? Certamente no, e allora perché li vuol fare così nella casa dei 2400 soci, la maggior parte agricoltori veri?
Sempre, implacabilmente ripetuto: abbiamo perso il Consorzio agrario! Era roba vostra, egregio damigello? Piaciuto o meno, una volta perso, neanche un briciolo d’analisi per capire il successo, figuriamoci, la lesa maestà, il Consorzio è nostro e briatore braccio corto doveva guidarlo, in successione a don Ernesto celestino.
I segnali dei soci sono stati molto chiari, nel senso che, anche grazie a me, hanno letto i numeri che poi son la spina dorsale del bilancio: bene, e lei, egregio damigello, cosa ha fatto per capire i segnali, oltre lamentarsi che non dovevano esserci? Le ricordo, egregio damigello, che lei in persona ha rifiutato di leggere i numeri del ramo editoriale, accampando scuse ridicole, nell’assemblea ordinaria del 12 giugno, salvo convocarne in fretta e furia una nuova sette giorni dopo.
Per fortuna, egregio damigello, lei si impegna sempre, o meglio: le riesce naturale, a divertire soci e spettatori; lei aveva dato la disponibilità alla più ampia collaborazione con tutti: usi pure la Provincia fin che c’è di Pivantonio&Pennadoro, a piacer loro, per darci un pacchetto d’esempi di tanta collaborazione, iniziata, glielo ricordo, inventando il licenziamento del direttore Guido Vezzoni, nell’impossibilità di licenziare i nove contras, e chiudendo oggi, con l’altrettanto inventato licenziamento di Enrico Antonelli, il curatore dei conti alla Provincia fin che c’è, due milioni risparmiati nel 2014, che, finiti i processi di lavoro, pagherà lei, naturalmente, di tasca sua, risarcendo la Libera; ma poi mi scusi, egregio damigello, che bisogno aveva del sì incondizionato dei nove contras avendo alle spalle 27 ventisette collaborazionisti di Pivantonio? A lei capita ogni tanto, egregio damigello, di leggere i giornali e contare i numeri delle maggioranze di chi governa, in qualsiasi settore della vita pubblica?
Detto brevemente, in modo non possa nascondersi dietro la risposta, egregio damigello: non ho capito la domanda, me ne faccia un’altra! in otto mesi, maggioranza di 27 su 36, appoggio di Pivantonio e Guidimario, non chiedo risultati, quali tentativi ha fatto, e li possa mostrare, egregio damigello, per, non dico guarire, metter qualche cerotto al disastro economico e associativo che ha ricevuto in eredità?

Cremona 29 06 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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