Archive for Giugno, 2015

Giu 30 2015

j’accuse-cinquecentoventisei 30 06 2015

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J’ACCUSE – CINQUECENTOVENTISEI
Ed ecco la demolizione di Fischetti&Vacchiano allo stupore della Difesa: Maurizio Iori avrebbe ucciso per tenere nascosto ciò che tutti sapevano, tranne la madre, che Livia era sua figlia; per il timore d’esser costretto a trattarla come gli altri figli, obbligo che nella legge non esiste?
In una discussione normale si cerca di aver ragione, convinti di averla o non, ricorrendo a mille astuzie, Schopenhauer addirittura ha buttato giù un libretto: L’arte di ottenere ragione, ma il giudice italiano non ha bisogno di artifizi, basta sostenga: è così perché lo dico io. E’ passato come uno dei tanti messaggi dell’era moderna, ma un Tribunale e in parte una Corte d’Appello han sentenziato che è possibile prevedere il terremoto; naturalmente non in poche righe come qui, ma in un testo di mille pagine con migliaia di distinguo, lo scienziato insomma non deve nemmeno avvisare: per me non terremota nulla, perché succedesse il contrario sarebbe responsabile, non del terremoto, almeno per oggi, ma degli eventuali morti che da vivi gli han creduto e son rimasti in casa.
Dunque la demolizione, pagina 172:
“In particolare secondo la difesa:
-non sussisterebbe il movente costituito dall’aver voluto mantenere la segretezza, nei confronti della propria madre (Caroselli Paola), dell’esistenza della figlia Livia, in quanto l’omicidio avrebbe prodotto l’effetto opposto a quello da scongiurare, tenuto conto che in quel modo la madre avrebbe appreso (e nelle condizioni peggiori) l’esistenza della nipote Livia;
-non sarebbe rilevante il movente costituito dall’aver voluto impedire di assecondare la pretesa di Claudia di ottenere una parificazione nel trattamento di Livia rispetto agli altri figli, tenuto conto che comunque una tale pretesa non sarebbe stata giuridicamente azionabile.” —————————
Non perché io abbia preso fin dall’inizio le parti di Iori, vista l’enormità di quanto stava accadendo, ma le obiezioni della Difesa sono logiche e insuperabili. Invece:
“Orbene, ritiene questa Corte che la lettura che i difensori, con tali censure hanno proposto, dalle plurime risultanze probatorie acquisite nel corso del processo di primo grado sia, da un lato, non corretta, dall’altro troppo riduttiva e come tale non idonea a comprendere esattamente i diversi stati d’animo dei due protagonisti.”
Bene, adesso vediamo chi comprende chi:
“Innanzitutto, l’esigenza di riservatezza che Iori ha sempre mostrato tenacemente di perseguire con riferimento ai rapporti con Claudia e che trasuda evidente da tutte le carte del processo, risulta – come più avanti si avrà modo di illustrare – strettamente connessa alla ferma volontà da parte dell’imputato di impedire che il disvelamento della sua situazione con Claudia e dell’esistenza di sua figlia Livia potesse costringerlo ad operare delle scelte e, in particolare, a dover trattare Livia alla pari degli altri figli, con ciò rischiando possibili e imprevedibili conflitti con l’ex coniuge e con la moglie attuale.”
Qui siamo in pieno: è così perché lo dico io!
Scrivano, Fischetti&Vacchiano, faranno da tempo il penale ma son sempre giudici, in base a quale legge un padre possa essere costretto ad aver rapporti personali identici coi figli legittimi e naturali; se nascondere Livia all’ex moglie poteva essere una scusa raccontata da Iori a Claudia, come esser la verità, non è dato sapere da nessuna parte, la moglie attuale sapeva invece benissimo di Livia e che andasse a trovarla. E ancora una volta la verità in un processo non è la verità, ma quel che stabilisce il giudice.

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Giu 30 2015

la legge è un consiglio 30 06 2015

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LA LEGGE E’ UN CONSIGLIO
Non è mia, di un amico che osserva, acuto: se ti lasciano stare, vuol dire che avevi il diritto di rifiutare il consiglio. Ed è la risposta che ho dato, ieri, a un altro amico che mi chiedeva della liceità dell’happening di Comunione e Liberazione in piazza Stradivari. Non ho nulla contro CL né contro gli organizzatori di feste di ogni tipo che imperversano specie quando arriva il caldo; circoli culturali, movimenti politici, pro loco, il nome cambia, tutti accomunati dal fare: ristorazione selvaggia senza regole. Se Comuni, Camere di Commercio, Finanza, Asl, Arpa, Procura, eccetera, tutti soggetti che dalla legge hanno compiti di autorizzazione controllo punizione, tacciono, vuol dire che gli organizzatori avevano ragione.
Ma se allettati dai guadagni, gli organizzatori, si mettessero in testa di continuare l’attività tutto l’anno, iscrivendosi regolarmente come deve ogni imprenditore, sappiano che al primo scontrino che manca o alla seconda mosca di troppo, Comuni, Camere di Commecio, Finanza, Asl, Arpa, Procura, eccetera, ti saltano addosso e ti demoliscono!

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Giu 30 2015

ovviamente 30 06 2015

OVVIAMENTE
Assassini dell’Islam. Tanto capita sempre agli altri, lontani. Due chiacchiere con Luciano Violante, sul Corriere di domenica; parole che non si sentono mai da Madama la Boldrina, sua collega “democratica”:
–Lo “stato di guerra”, seppure non dichiarato, comporta misure eccezionali?
–No. Bisogna innanzitutto mobilitare tutte le alleanze e tutte le risorse delle tecnologie più sofisticate, soprattutto per individuare e colpire i finanziatori. E la politica dell’immigrazione, fermo il diritto d’asilo, e ferme le libertà costituzionali, non può prescindere da questa situazione oggettiva.

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Giu 30 2015

non riesco a tacere 30 06 2015

NON RIESCO A TACERE
Tanto non mi voglion bene lo stesso…………ogni volta, più spesso il Procuratore Di Martino, oggi il Presidente Marini, che sento un giudice di Cremona lamentarsi della mancanza di uomini e mezzi, mi vien spontaneo e forte il pensiero: avete un giudice che fa sentenza con la sfera di cristallo, rivolgetevi a lui, non al ministro!

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Giu 30 2015

polvere 30 06 2015

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POLVERE Genesi 3, 19: uomo, polvere tu sei e in polvere tornerai. Quindi va bene, se l’ha detto Dio, che i formaggi buoni si facciano con la polvere di latte, le case solide con la polvere di sabbia, le auto sicure con la polvere di metalli, il sesso piacevole con la polvere di uno sguardo eccetera. Non so che pensi capitan Voltini di Dio, so cosa pensa dell’agricoltura, vicino a Luigi Veronelli nella protesta all’insorgere delle nuove mode, quelle gridate: l’agricoltura che non sia biologica non è agricoltura! Ecco il suo messaggio: Coldiretti Cremona ha invitato i parlamentari e i consiglieri regionali cremonesi a prendere posizione contro Bruxelles, a seguito della sconcertante diffida giunta all’Italia dall’Unione Europea, che punta ad eliminare la normativa che nel nostro Paese vieta l’uso di polvere di latte nella produzione di formaggi. “Dobbiamo far giungere a Bruxelles – spiega Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona – la voce di tutti i territori, per difendere le eccellenze lattiero casearie italiane che qualcuno vuole mettere a rischio. Ci aspettiamo che ognuno faccia arrivare una vibrata protesta a questa Europa, che interviene per imporre all’Italia di produrre “formaggi senza latte” ottenuti con la polvere, anziché contrastare le frodi sul comparto agroalimentare, purtroppo in progressiva crescita nonostante l’impegno delle forze dell’ordine dimostrato dai continui sequestri di ingenti quantità di falsi”. “Non vinceranno le lobby rappresentate da Bruxelles – conclude Voltini –. Gli agricoltori della Coldiretti sono pronti a fare muro contro ogni tentativo di danneggiare e svendere il vero Made in Italy, a difesa degli interessi dei cittadini e dei veri agricoltori”.————————– Non so quale sarà l’esito, ma le battaglie che si devono, si fanno! Un’altra battaglia, questa per il “pubblico”, perché capitan Voltini, a differenza di certi colleghi, sa giocare su diversi tavoli, anche per l’immagine: Oscar Green 2015, Cremona vince la fase regionale, squadra formata da scuole, Comuni e Coldiretti!
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Giu 30 2015

preghiera in pubblico 30 06 2015

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PREGHIERA IN PUBBLICO
«Non tollereremo – conclude il responsabile di CasaPound Cremona – questi atteggiamenti in stile Anni di piombo: si è già visto fin troppo bene quello che è successo in Italia in quel periodo. La politica deve essere costruzione e non distruzione». Gianluca Galli a www.artventuno.it————————– Cosa vuol dire “non tollerare”, Gianluca? La teppaglia umana, grazie anche al lasciarfare delle Autorità, il sindaco di New Yorx Giuliani perseguiva perfino chi rompe i vetri, arriva a incendiare l’auto del “nemico”: e tu che mediti, spalmarti la faccia di fango come loro per fare le stesse cose, contando nell’impunità?
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Giu 30 2015

la manfredini giusta 30 06 2015

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LA MANFREDINI GIUSTA
Qui sotto, da www.artventuno.it di Centenari&Guazzi&Tamburini. Non son riuscito a vederne neanche uno, colpa mia, ma anche sfortunatamente fossero riusciti così così, la cosa importante è cominciare: brava Barbara!
–Si è conclusa la manifestazione “Incursioni teatrali – il teatro sotto casa” che per tre giorni ha portato il teatro in mezzo alla gente. Una città che investe in cultura e “fa abitare” i cortili dei palazzi e dei musei, i chiostri e le piazzette di periferia è una città che incontra, che progetta, che valorizza persone e professionalità. Insieme Comune, staff cultura e compagnie teatrali professionali e non di Cremona hanno realizzato un progetto nuovo per la città: le “Incursioni teatrali”. Barbara Manfredini, assessore alla Città Vivibile e alla Rigenerazione Urbana–
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Giu 30 2015

il compagno salvatutto 30 06 2015

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IL COMPAGNO SALVATUTTO Quando interviene su un problema, vedi Tamoil, l’esito è certo: il problema si aggroviglia. Il compagno senatore Pizzetti, quello di CastelPizzetti, rassicura i dipendenti dell’amministrazione provinciale: non perderanno il posto. Al massimo, saranno trasferiti, ma è solo un disagio: tra ore perse ogni giorno, spese di viaggio, mangiar fuori eccetera, lo stipendio di oggi dovrebbe perdere, se va male, non più di un 30%. Garantito da uno che, da deputato, guadagna meno di un bergamino, e che pure è riuscito a comprare la vecchia sede del partito comunista di via Volturno 38 e trasformarla in CastelPizzetti. Certo, risparmiando su altre spese, ma senza sacrifici non si ottiene nulla. Qui sotto, da www.cremonaoggi.it: –Questa mattina in sala del Consiglio, il sottosegretario Luciano Pizzetti ha riconfermato quanto detto anche in precedenti occasioni e cioè che il processo della riforma Delrio per quanto riguarda i dipendenti non si esaurisce nell’arco di pochi mesi, ma di un triennio, con traguardo finale ad inizio 2018, periodo durante il quale tutti i dipendenti saranno ricollocati attraverso il meccanismo della mobilità, anche se con il disagio di possibili spostamenti territoriali. Pizzetti è tornato ad accusare di propaganda “chi si accanisce sul personale e su chi si chiede ‘di che morte moriremo’. Semplicemente – ha detto – non morirà nessuno.–
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Giu 30 2015

osservazioni di un associato-duecentotre 30 06 2015

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – DUECENTOTRE
“L’amministrazione è una nave a tratti in balia degli eventi e ancora alla ricerca della giusta rotta.” E’ Zanolli Pennadoro Vittoriano nel salmo di domenica sulla Provincia fin che c’è, ma non si preoccupino i pivantonini, e ancor meno il damigello, Pennadoro si riferisce al sindaco Galimberti e alla sua Giunta. E quando continua:
“Il sindaco è a un bivio: può continuare ad affidarsi ai suoi pretoriani, facendo del piccolo cabotaggio per i prossimi quattro anni o cercare la sintesi col Pd. Investendo sul suo futuro e su quello della città.”
non allude, non ne ha la capacità dialettica, intende proprio chiamare “pretoriani” quelli dell’altra parte, non si permetterebbe di ribattezzare i già 27 pivantonini, ora diminuiti man mano che si accorgono, anche grazie a me, dello stato di crisi della Libera.
Quando definisco la Provincia fin che c’è il male chiaro della Libera, e Zanolli Pennadoro Vittoriano il male chiarissimo della Provincia fin che c’è, do i numeri, ma quelli buoni!
E già che ci siamo, due chiacchiere in libertà sul Gruppo editoriale. Sec, Sel, PubliA saranno pure tre società indipendenti dal punto di vista del diritto, ma comunque proprietà della Libera: non è che aumentando gli obblighi finanziari di Sec verso Sel e PubliA migliori la situazione del Gruppo; non è che valutando Freepress, un buco continuo, 200mila euro, e inserendolo nel bilancio di PubliA, PubliA migliori….e a proposito di Freepress, gli annunci di pubblicità legale del Tribunale non devono, per legge, apparire su un quotidiano e non su un settimanale di soli annunci, almeno così mi dicono gli esperti? Possibile, fosse vero, che il Tribunale taccia?
Torniamo a damigel Filippini e all’intervista di domenica sulla Provincia fin che c’è:
“Serve una svolta decisa” è il titolo barzelletta: silenzio per tre giorni sulla riunione del consiglio di mercoledì, di cui abbiamo scritto subito tutti noi on line, il quarto giorno la resurrezione, serve una svolta decisa! E per aggiungere comico al comico, in tutto il pezzo non appare una volta la parola proibita: commissario! Il tema principe, guarda caso, della riunione nascosta tre giorni dalla Provincia fin che c’è, il giornale dei lettori, visto e approvato da Pivantonio, poi i pivantonini se la prendono perché li ho ribattezzati pivantonini, neanche capaci di comandare a casa loro sul loro giornale!
Una cosa oggi è certa: il damigello è tanto esasperato che se ne va, dica e faccia quel che vuole Pivantonio. Siamo dunque al che fare: era annunciata una nuova riunione in quattro cinque giorni, che son passati; i fedelissimi di nuovo consiglio non ne vogliono sapere, troppo rischioso, il rischio minore sarebbe, son fedelissimi, una donna Reverberi presidente, tanto per mettere un competitore forte contro la Coldiretti di capitan Voltini.
Ma torniamo al mesto addio del damigello, sempre da domenica sulla Provincia fin che c’è:
“Penso che la collaborazione all’interno di questo consiglio sia impossibile quindi sarebbe mia intenzione rassegnare le dimissioni e con me, credo, sarebbero anche altri a darle.”
Non rinuncia al comico neanche alla fine, il damigello; della collaborazione se ne poteva infischiare, come del resto ha fatto nei suoi otto mesi, con una maggioranza di 27 a 9; per collaborazione, evidentemente, intendeva che nessuno dovesse contraddirlo; da parte sua ha lanciato segnali certi: licenziamento di Guido Vezzoni all’inizio perché amico degli altri, licenziamento di Enrico Antonelli alla fine perché amico degli altri. Han lavorato bene per la Libera? Ma che c’entra, essenziale è l’essere devoti, come Criniera Ardigò e Bonacini Ildebrando, dottore e molto furbo, che difatti sono in corsa per il diploma di cicciobello del presidente!

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Giu 30 2015

dire e fare 30 06 2015

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DIRE E FARE
Enorme è in città lo sdegno per l’imposizione agli industriali di Cremona, che si sono piegati: ritirate la candidatura di Maurizio Ferraroni alla presidenza della Fiera, deve essere riconfermato il nostro amico Pivantonio, sennò il gruppo Arvedi esce dall’Associazione. Ma una piccola e significativa risposta c’è, per noi sdegnati: quando incontriamo per strada Arvedi Giovanni e Caldonazzo Mario, cambiamo vistosamente marciapiede; quando organizzano la loro cultura al Museo del Violino, evitiamo di farci vedere: la loro cultura di vita ci fa schifo!

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