Archive for Maggio, 2015

Mag 29 2015

prima che il gallo canti 29 05 2015

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PRIMA CHE IL GALLO CANTI
Paginona centrale dell’ultima Vita Cattolica:
In piazza, la grande bellezza delle “nostre” famiglie
“Fortemente voluto dal Vescovo l’evento ha entusiasmato i tanti intervenuti. Un uomo e una donna che si amano – ha spiegato il presule – generano la vita e sono riflesso dell’amore di Dio….”
Foto del Vescovo, che deve stringere la mano, sorridendo, al professore Galimberti. Che poco prima aveva detto:
“Noi abbiamo bisogno e sete di comunità. Non smettiamo mai di costruire relazioni di coppia o forme di convivenza, qualunque esse siano, che sappiano promettersi fedeltà, poiché questo è ciò che si chiama futuro.”
“Qualunque esse siano”: come fidarsi della fedeltà di uno che mostra, in pubblico, tanta fedeltà alla sua religione?

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Mag 29 2015

certezza 29 05 2015

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CERTEZZA, QUANTE (omissis) SI COMMETTONO IN TUO NOME!
Federico Centenari, www.artventuno.it, giornalista che vuol vederci chiaro prima di scrivere:
“Settanta centimetri separano il nuovo sottopasso di via Brescia dalla legge. Che l’infrastruttura fosse particolarmente bassa rispetto agli standard era cosa nota. La presenza del Cavo Cerca e del Cavo Robecco, che passano sotto l’opera, è sempre stato il limite – ben noto a tutte le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi 15 anni – alla realizzazione del sottopasso. Di qui la decisione di progettare una struttura alta al massimo 2 metri e 50 centimetri. Fatto è che la normativa, in casi come questo, impone un limite di 3 metri e 20.”
E’ il pensiero di Federico, e di quelli come me che di lui si fidano. Però è obbligo sentire gli esperti, e Federico lo fa; eccoli:
“Secondo il progettista e il dirigente dei lavori pubblici, problemi non ce ne sono. Il progetto, lo ricordiamo, è stato elaborato dalla società CentroPadane su incarico del Comune. L’approvazione del preliminare, datata 22 marzo 2012, avvenne sotto la giunta Perri. Costo dell’opera indicato dal preliminare, 1.672.740 euro. Il dirigente dei lavori pubblici, allora come ora, era Marco Pagliarini. Non poteva essere che così – dice Pagliarini –, altrimenti non se ne faceva nulla. La normativa prevede una deroga. Se così non fosse, il sottopasso sarebbe inesorabilmente pedonale. Vero, ma la deroga fissa il limite a 3 metri e 20. Sì – ribatte il dirigente -, ma sicuramente sono state chieste autorizzazioni. Con 2 metri e 50 di altezza si può fare solo pedonale, ma si andrà in deroga. La regola è quella che vale ma se la legge permette una deroga, o lo faccio o non lo faccio. Poi si accetta il rischio. In ogni caso, siamo in deroga.”
Pagliarini è un ingegnere bravo e simpatico, ma la deroga della deroga della deroga potrebbe permettere un cunicolo, altro che un due metri e cinquanta. Adesso sentiamo l’altro esperto:
“Non si discosta da quello di Pagliarini il parere di Roberto Salvadori, l’ingegnere di CentroPadane che ha progettato l’opera. Con 2 metri e 50 è un sottopasso ciclopedonale – dice –. Poi un’amministrazione decide. In realtà, sappiamo che l’amministrazione ha deciso e si va in deroga. D’altra parte, problemi di passaggio per i Vigili del Fuoco o per i militari non ce ne sono, dal momento che si può transitare per via Persico. E sappiamo che i due interventi, i sottopassi di via Persico e via Brescia, fanno parte di un’operazione abbinata.”
Insomma, la deroga al potere! Ma Salvadori dice qualcosa di più: se tutte le strade portano a Roma, se non ce la fai da via Brescia passi per via Persico!
Non pretendo si muova la Procura, ma non ci sono Autorità di controllo sul potere infinito della deroga?

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Mag 29 2015

chi governa 29 05 2015

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CHI GOVERNA
Pierluigi Battista, sul Corriere di ieri, a proposito della sentenza della Corte Costituzionale sulla rivalutazione delle pensioni, scrive la solita sfilza di ragionamentoni tipica di chi ha raggiunto il successo; la si poteva ridurre a queste righe:
“Se un intero progetto di politica economica di un governo viene smantellato da una sentenza della Corte costituzionale, la sentenza va applicata e non elusa, però il rischio è che l’autonomia dei governi, già fortemente indebolita dal trasferimento di consistenti quote di potere a entità sovranazionali, ne esca fortemente minata e compromessa…….La proliferazione del “giudiziario” rende incerto e perennemente revocabile il diritto.”
Direi e non direi, mi trema un poco il cuore: se Battista conclude che “la proliferazione del giudiziario rende incerto e perennemente revocabile il diritto”, la diagnosi è fatta e la medicina evidente. Dell’Unione Europea non te ne puoi fregare perché ha in mano “la polizia dei soldi”; delle sentenze della Corte Costituzionale o del giudice “brillante” di turno, sì!
Ai benpensanti ligi al vestito che si deve: indichino quale dei 139 articoli della Costituzione permette alla Corte di stabilire, al posto del Governo, come vada calcolato l’importo delle pensioni.

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Mag 29 2015

dire e fare 29 05 2015

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DIRE E FARE
Enorme è in città lo sdegno per l’imposizione agli industriali di Cremona, che si sono piegati: ritirate la candidatura di Maurizio Ferraroni alla presidenza della Fiera, deve essere riconfermato il nostro amico Pivantonio, sennò il gruppo Arvedi esce dall’Associazione. Ma una piccola e significativa risposta c’è, per noi sdegnati: quando incontriamo per strada Arvedi Giovanni e Caldonazzo Mario, cambiamo vistosamente marciapiede; quando organizzano la loro cultura al Museo del Violino, evitiamo di farci vedere: la loro cultura di vita ci fa schifo!

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Mag 28 2015

j’accuse-quattrocentonovantatre 28 05 2015

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J’ACCUSE – QUATTROCENTONOVANTATRE
L’avvocato Giusto e il dottor Capra, della Difesa, chiudono prima di lasciare la parola all’altro difensore, Cesare Gualazzini:
Giusto – Ho capito. Lei ci sa dire invece, e qui prendo spunto da una domanda che è venuta dalla Parte Civile, se alcuni oggetti come per esempio il tavolo del locale
dell’abitazione della signora Ornesi è stato sottoposto ad esami da parte vostra?
Capra M. – No, da parte nostra, non avevamo…da parte nostra non è stata mai consegnato questo tavolo, al collega non sono stati richiesti degli accertamenti sopra questo tavolo, io il tavolo non l’ho visto, non so se sono…
Giusto – Certo.
Capra M. – Negli atti che ho avuto a disposizione che mi sono stati per altro dati da lei, non ho tracce di accertamenti svolti sul tavolo, ecco, da quel punto di vista lì…
Giusto – Neanche noi ed infatti. E gli accertamenti quindi si sono limitati, scusi se enuncio l’ovvio, agli oggetti di cui alla vostra relazione ed a nessun altro?
Capra M. – Sì, sì, assolutamente, assolutamente.
Giusto – Perfetto. Una domanda banale che mi vergogno quasi a farle, per sua informazione le persone decedute sudano?
Capra M. – Beh, no.
Giusto – Mi vergogno gliel’ho premesso, della domanda?
Consulente Tecnico, Capra M. – No, allora, il discorso ci può capitare che su dei corpi trovi dei fenomeni di condensa, ma dipende nel momento in cui il corpo passa dalla situazione di estremo freddo ad una situazione di temperatura ambientale, fenomeni di sudorazione non… sono fenomeni biologici, ed il collega medico legale che può sicuramente meglio di me, ma comunque non ci sono…———————————–
Pit stop. I signori giudici delle Corti, come se i consulenti avessero deposto a Palermo invece di Cremona, scriveranno che il medico di pronto soccorso tocca i cadaveri, almeno otto ore dopo la morte, poi i blister, e così facendo trasporta il Dna, ma solo di Claudia, non di Livia. Prima o poi ci daranno la spiegazione……….
Giusto – Io non voglio farle ripetere, perché non voglio abusare della pazienza della Corte, quelle che sono le conclusioni che lei ha tratto sull’esame dei singoli reperti. Le chiedo però, visto che sono state formulate molte ipotesi che qualche Consulente in modo estremamente onesto, ha addirittura definite fantascientifiche. Volevo sapere invece qual è, sulla base degli elementi, delle emergenze che lei ha esaminato la
possibile ricostruzione dei fatti di quella serata?
Capra M. – Sì, possibile ricostruzione, io l’ho riportata in una mia relazione nel senso che mi è stato chiesto se questi dati potevano essere coerenti con una certa ricostruzione, io ho fatto una mia ricostruzione, prima ho portato giustamente le censure della Parte Civile, perché io ho voluto fare quella ricostruzione perché era in armonia con i dati tecnici. Cioè, quando io dico che un fazzolettino può essere stato
utilizzato per ripulire la bocca della bambina dopo che ha rigurgitato è perché su quel fazzolettino ci sono tracce di muco o di saliva dal punto di vista delle indagini generiche non potremmo mai distinguere queste due eventualità ma è una cosa che è
assolutamente coerente. Quando dico che la pastiglia è stata vomitata perché è stata trovata in prossimità della bambina intrisa di materiale biologico che poi è risultato essere esclusivamente della bambina, per cui è una cosa coerente. Quando dico che la bambina può aver rigurgitato a causa dello Xanax perché chiunque abbia provato magari a verificare il sapere di questa sostanza, è una sostanza che è estremamente amara che un bambino di piccola età non può prendere volentieri, e quindi,
sicuramente causa dei forti fastidi. Come mai ci sia il Dna su una bottiglia, immagino che nell’ipotesi che io ritenevo più corrispondente e rispondente al vero di un triste fenomeno di omicidio, suicidio una persona disperata possa anche se normalmente non lo fa, bere dell’acqua canna e per questo le tracce della povera vittima sopra la bottiglia. Presidente – Diciamo che la sua ricostruzione è agli atti, la sua valutazione personale.
Capra M. – Certo.
Presidente – Una, una delle tante possibili…
Capra M. – Per spiegare questi risultati tecnici e nient’altro.——————————-
Benedetta pastiglia trovata accanto a Livia, sporca di materiale biologico: ma non era stato il padre Maurizio Iori a strofinargliela solo sulle labbra, secondo Massa Pio e colleghi?

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Mag 28 2015

far su le emozioni 28 05 2015

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FAR SU LE EMOZIONI
Quando apro uno dei miei salami artigianali, cremonesi o giù di qui, capitasse anche uno non riuscito, nell’artigiano bisogna metterlo in conto, cambia nulla, lo stesso pensiero: perché i tanti piccoli e bravi non consorziano almeno l’immagine: noi possiamo! per mostrare al mondo che la nostra campagna può dare vere eccellenze, che sono ben diverse dalle descritte dalla Provincia fin che c’è e simili?
Chiedo scusa ai non citati, non sono un assaggiatore di professione, giudico solo quel che mi porto in tavola:
Il Padre della Patria golosa: Ambrogio Saronni.
I colleghi con una gran voglia di superarlo: la Malintesa di Carletti e Ponzoni; Carlo Fiorani; il Pelegher, non so come si scrive, norcino storico di Motta Baluffi.

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Mag 28 2015

pelo e contropelo 28 05 2015

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PELO E CONTROPELO
di Antonio Leoni, fondatore e direttore dello storico Vascello on line, per troppo tempo unico giornale contro di Cremona, sul viso sincero del professor Galimberti. Tra le sfumature: “C’è stato un conflitto acerrimo tra i poteri forti della città, e Palazzo Federico II ha taciuto, peggio, ha peccato di opportunismo.”
Speravo che Antonio non volesse mostrarsi tanto indelicato da ricordare l’appoggio del missionario di “Fare Nuova la Città” alla conferma di Pivantonio in Fiera, dove siede solo dal 2002………..

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Mag 28 2015

neanche quando dici la verità 28 05 2015

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NEANCHE QUANDO DICI LA VERITA’ Da www.artventuno.it di Centenari&Guazzi&Tamburini, on line d’inchiesta: —Il laboratorio serve a mostrare alcuni esperimenti chimici agli studenti, avrebbe tentato di giustificarsi in extremis il professore di matematica, anche amministratore di condominio, secondo i dettagli emersi oggi dall’Arma di Fiorenzuola d’Arda, che si è occupata dell’operazione nella giornata di ieri e che ha indetto una conferenza stampa per presentarne i dettagli. Una boutade per tentare di salvarsi in corner, ma in maniera differente facevano le loro dichiarazioni i due etti di cocaina purissima e i due di benzocaina, i nove di mannitolo e il mezzo chilo di caffeina usati come sostanze da taglio.— Si tratta dei due fratelli spacciatori cui i Carabinieri, infischiandosene della crisi, hanno interrotto l’attività. Ma non vedo il contrasto che avrebbero colto i Carabinieri e Guazzi nella spiegazione del professore: lui garantiva agli studenti, sotto i loro occhi, che il taglio delle sostanze aveva tutti i crismi di regolarità e prezzo.
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Mag 28 2015

la gaffe 28 05 2015

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LA GAFFE
Grande risalto a Berlusconi che in diretta chiama Bruno Vespa: dottor Fede.
Tra tanti presentatori, dio sa perché proprio lui……

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Mag 28 2015

osservazioni di un associato-centosettanta 28 05 2015

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OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – CENTOSETTANTA
Terrore. Non di Coldiretti Cremona che si allarga sempre più sotto la guida di capitan Voltini; doppio botto domani: a Crema, al Mercato Austroungarico, iniziano i venerdì del buon cibo della Val Padana, dalle 17 in poi le aziende vendono direttamente al consumatore saltando industria commercio e qualsiasi diavolaccio voglia speculare sul lavoro degli altri; e vetrina internazionale a Milano, Expo, Padiglione Coldiretti all’inizio del Cardo sud, dalle 10 in avanti la resurrezione, una specie di “Lazzaro, alzati e cammina”: il latte dei nostri agricoltori veri, che industria e mercato tentano di abbattere, mostra il suo valore, dall’origine al formaggio, giudici noi casalinghi e casalinghe, supervisore Davide Oldani, un grande come sa chi si interessa di Grandi Ristoranti; presenti a veder che succede, tra gli altri, il ministro Martina.
Terrore, dicevo. Della Libera di Cremona, che non guidata da damigel Filippini, a fronte delle dimostrazioni di forza e saggezza di Coldiretti Cremona risponde facendo un cazzo.
Terrore, dicevo. Ma non per l’inevitabile figuraccia di fronte ai propri agricoltori veri, la maggioranza dei soci, che si chiedono: e noi facciamo niente?
Terrore per quello che in tempi normali, associazioni normali, sarebbe la normalità: l’assemblea ordinaria dei soci del 12 giugno!
E se i soci facessero domande normali per scoprire la normalità: come vanno i conti del Gruppo, visto che si chiede loro di approvare il bilancio, a occhi chiusi ma adoranti? Questo toglie il sonno a damigel Filippini, che almeno quel giorno in quell’occasione non può farsi sostituire da Criniera Ardigò, un po’ in ribasso ultimamente dopo la legnata al Consorzio, o da Sorrentino, che per abile sia a presentare i conti non può costruire la casa col solo intonaco: deve parlare con la sua faccia, dal palco, e poveretto, oltre a essere inadeguato al ruolo, gli manca la materia prima, cioè i conti giusti!
Cosa cazzo risponde il damigello a un socio agricoltore vero che legga i miei pezzi e voglia sincerarsi più che della salute, della possibilità di salvezza della sua Associazione? Che Flaminio Cozzaglio è un diffamatore? E perché non l’ha ancora querelato?
I tempi cambiano, non è più il tempo di Pivantonio che ordinava: votate perché lo garantisco io, oggi l’agricoltore vero che voglia informarsi sa come farlo, basta sfogli sul mio blog la raccolta dei pezzi, dall’autunno scorso.
Conclusione di oggi. Sapete che tenta il damigello? Dopo aver preso a badilate di merda in faccia gli oppositori fin dal primo giorno, tanti ricorderanno l’apice, donna Reverberi che insulta in pieno Consiglio Davide Balestreri senza che nessuno la cacci o almeno la punisca, dopo aver negato loro perfino il minimo di ogni società civile: le cariche di controllo, ora tenta addirittura un rimpasto, offre le cariche di amministrazione, come se quelli fossero tanto fessi da non capire che valgono fino al 12 giugno sera, poi tutto torna come prima!
Ma diamo pur ragione al damigello, ogni tanto bisogna fargli una carezza, poverino anche lui; gli oppositori accettano. Cosa crede o spera, il damigello, che gli altri soci agricoltori veri, che sono la maggioranza della Libera, stiano zitti, che il bilancio improvvisamente vada a posto per un accordo di vertice?
Faccia il bel gesto, il damigello, e subito, da oggi: si dimetta prima che glielo impongano i fatti; commissario e nuove elezioni, ma serie, senza l’intervento dei funzionari Libera, che devono rimanere quel che sono, dipendenti di tutti.

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