Archive for Dicembre, 2014

Dic 29 2014

almeno uno 29 12 2014

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ALMENO UNO
Alì Agca verrà espulso: è un clandestino!

Cremona 29 12 2014 www.flaminiocozzaglio.info

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Dic 29 2014

lesa maestà 29 12 2014

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LESA MAESTA’
Evitata per un pelo. Dalla Stampa on line:
—Il Jobs act non si applica ai dipendenti pubblici. E’ sempre stato pensato solo per il lavoro privato. Il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, interrompe i pochi giorni di ferie per chiarire che no, la legge delega sul lavoro non si applicherà agli statali, il governo non ha mai avuto dubbi su questo.—
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Dic 29 2014

colore facile 29 12 2014

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COLORE FACILE
Già da ragazzo sentivo i progetti di abolire gli Enti inutili; oggi il Corriere on line annuncia la resa:
Enti inutili e resistenti della poltrona Tutte le tecniche di sopravvivenza
Sergio Rizzo nomina e spiega; Flaminio e amici, sgomenti, osservano: ma non sono nemmeno riusciti a sforbiciare il Parlamento…..

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Dic 29 2014

the king 29 12 2014

Published by under Striscia La Provincia

THE KING
E’ un segreto che a Cremona conoscono appena due/tremila persone: Zanolli Pennadoro Vittoriano non solo è confermato da Filippini alla guida della Provincia, ma ha ricevuto l’incarico di riorganizzarla entro il 2015, perlomeno fin che c’è. Lui sa meglio di tutti d’esser l’unico in grado di farlo, e il titolo del Punto di ieri sventola gravido di promesse:
Si annuncia un 2015 tutto in salita ma abbiamo le risorse per farcela
Ma Pennadoro sa che la promessa ha bisogno di un pegno, anche se viene da un uomo come lui; eccone due sotto il titolo:
“Fare dell’Expo 2015 l’occasione di riscatto per Cremona e il suo territorio. Abbiamo competenze e potenzialità per giocare un ruolo non marginale nel più grande evento del secolo per l’Italia e per la Lombardia.”
Un autentico profeta, il secolo è iniziato da quattordici anni ma lui ha previsto gli altri ottantasei!
E come ci si riscatta? Pronta la lezione:
“L’emergenza impone agli italiani di superare divisioni e sterili contrapposizioni e di lavorare per il bene comune.”
Lezione facile, e ben metabolizzata nei sei anni da portavoce del suo padrino, il trombato del 16 ottobre dottor Pivantonio: che ha raggiunto il sublime, nel superare divisioni e sterili contrapposizioni, dal 17 ottobre a oggi!

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Dic 28 2014

j’accuse-trecentoquarantadue 28 12 2014

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J’ACCUSE – TRECENTOQUARANTADUE
Dopo aver ricordato, ieri, a Fischetti&Vacchiano, che se han la pretesa di fare buone sentenze devono leggere tutti gli atti, non solo quelli comodi a confermare le idee innate, riprendiamo il filo del loro discorso: gli Ornesi, nonostante nell’immediatezza avessero dichiarato alla Giudiziaria che nulla sapevano del nuovo matrimonio di Iori, e nonostante alcun giudice chiedesse loro perché, sia a Cremona che a Brescia, in Aula improvvisamente avessero sostenuto il contrario, sapevano tutto, anzi, forse erano alle spalle di Maurizio e Laura a controllare si sposassero davvero per riferirlo a Claudia. Pagina 179, coraggio lettori, ancora poche per convincervi che Claudia sapeva del matrimonio per cui Iori ha deciso di ucciderla:
“Dalla diretta audizione della conversazione si evince, inoltre, che Paola ricordava il fatto che sua madre le aveva raccomandato di non comunicare quella notizia a Claudia e che la Facchi a quel punto dichiarava: ed invece no….glielo avevi detto, così confermandosi anche la circostanza che Paola avesse informato Claudia di quella notizia. Ma, pur prescindendo dalla testimonianza di Ornesi Paola, la prova più evidente dell’avvenuta conoscenza da parte di Claudia del matrimonio di Iori con l’Arcaini, o almeno del fatto che Iori aveva ormai deciso di convivere con l’Arcaini, si è avuta nel processo con il contenuto della lettera che Claudia scrisse anzitutto per l’imputato.”
Ma guardali un po’ i due: dalla certezza del matrimonio si passa alla convivenza, come si fosse in un briscola tressette invece che a Palazzo di Giustizia. Ma le sorprese non finiscono mai, con Fischetti&Vacchiano:
“La Facchi ha precisato che il 16 giugno Claudia, avendo saputo che Iori viveva con Arcaini Laura nella stessa casa di via Le Murie, aveva protestato con l’imputato, il quale le aveva detto che andava in ferie e sarebbe tornato il 12 luglio. A quel punto Claudia si era decisa a scrivere la lettera, poi consegnata a Iori il 12 luglio. Ebbene, da tutto il tenore della lettera traspare chiaramente lo sconforto di Claudia per aver saputo quella notizia.”
Ma come, eccellentissimi Fischetti&Vacchiano, non siete voi che a pagina 176, tre sole prima, avete accertato:
“Sul punto, assume rilievo la testimonianza di Facchi Pasqua, la quale ha riferito che Claudia, dopo aver appreso che Iori aspettava un figlio da Laura Arcaini (siamo nel 2009, n.d.r.), aveva cambiato atteggiamento nei confronti dell’imputato e aveva detto ‘mamma io chiedo solo questo che lui faccia il padre, solo questo’.”
Vi risulta, eccellentissimi e diligentissimi, che Claudia abbia di nuovo cambiato idea e progetti su Maurizio Iori, tanto da sconfortasi, nel 2011, perché lui aveva deciso per l’altra? In nome del popolo italiano, lasciatevelo dire, dovevate scriverlo, eccellentissimi……
“In quello scritto, palpabile è il risentimento che Claudia manifestava nei confronti di Iori per queste ragioni:
-mentre lei era stata costretta a vivere la propria gravidanza ‘nel nascondimento nella totale sofferenza fisica e morale andando a Lodi a partorire perché non si sapesse’, essendole stato imposto da Iori ‘il silenzio assoluto’ verso i suoi familiari (come diavolo avrà fatto a imporsi, Iori, n.d.r.), l’altra (Arcaini Laura) era stata presentata alla luce del sole;
-mentre Iori si preoccupava dell’altra (Arcaini Laura), negandole l’esistenza di Livia ‘perché non soffrisse’, a Iori di Livia ‘poco…importava e niente…importa’. E tutto questo veniva scritto da Claudia il 12 luglio 2011, perché evidentemente soltanto un mese prima la stessa aveva avuto conferma della notizia (confidatale in quello stesso periodo dalla sorella) che Iori si era addirittura sposato con la Arcaini, così mostrando tutto il suo disinteresse per lei e sua figlia.”
Vien proprio da dire, eccellentissimi, mettetevi d’accordo almeno tra voi, almeno in pagine tanto vicine, almeno negli argomenti che ritenete decisivi: Claudia sapeva del matrimonio o della convivenza?

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Dic 28 2014

spiegatutto scalfari 28 12 2014

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SPIEGATUTTO SCALFARI La coerenza è merce rara, ma in Italia la conosce solo la mafia, spiega Scalfari Eugenio su Repubblica nella solita paternale Urbi et Orbi: —Le mafie prosperano in Italia perché i capi ottengono completa obbedienza e rispetto dello statuto dell’organizzazione e ai riti di iniziazione. Se li tradiscono li aspetta il giudizio del capo e la punizione da lui decretata. Perciò, salvo rare eccezioni, i mafiosi sono coerenti. I non mafiosi no. L’esercito ausiliario della mafia è fatto da non mafiosi il cui “fai da te” ha scelto quella zona grigia che tiene un piede dentro la scarpa mafiosa ed uno fuori. Senza di loro la mafia conterebbe assai poco ma con loro conta moltissimo. Le mafie sono Stati nello Stato perché lo combattono ma ci vivono dentro.—————————– Al di fuori delle mafie, le persone coerenti si contano sulla punta delle dita; eccole: —Le persone coerenti della nostra vita pubblica sono molto poche. Li chiamiamo “padri della Patria”, una buona definizione, ma quanti sono da quando nacque lo Stato unitario? Certamente Mazzini, Garibaldi, Cavour lo furono. In modi diversi e spesso conflittuali ma l’obiettivo era unico. Gran parte della Destra storica che andò al governo dopo la morte di Cavour, e lo tenne per sedici anni costruendo lo Stato unitario nel bene e nel male, merita quel titolo: Ricasoli, Sella, Minghetti, Fortunato, Silvio Spaventa, Nitti e in tempi più recenti Einaudi, De Gasperi, Parri, La Malfa, Di Vittorio, Trentin, Lama, Adriano Olivetti, Calamandrei, Berlinguer, Raffaele Mattioli, Menichella, Pertini, Ciampi, Napolitano.—————————— Certo, definire Destra storica Lama Berlinguer Pertini Napolitano o comunque metterli assieme a Einaudi e De Gasperi mi sembra fuori luogo, ma bisogna alla fine ammirare la modestia di Scalfari Eugenio, che tra i coerenti della Storia italiana dimentica se stesso: da settant’anni ha sempre ragione!
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Dic 28 2014

contro il nulla 28 12 2014

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CONTRO IL NULLA Il Re Sole diceva: lo Stato sono io. Luca Ricolfi, sulla Stampa, scrive: —E infine c’è la ragione probabilmente più potente che rende il premier invulnerabile alle critiche: la mancanza di un’alternativa. Anche chi si rende conto dei tanti limiti delle giovani marmotte, anche chi ne depreca la superficialità e l’impreparazione, anche chi non sopporta l’arroganza di alcuni dei nuovi venuti, non può che arrendersi di fronte al cosiddetto argomento Tina, di thatcheriana memoria: There Is No Alternative.—
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Dic 28 2014

i più pazienti, dopo dio 28 12 2014

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I PIU’ PAZIENTI, DOPO DIO Da Repubblica on line: Per 34 camicie verdi, residenti in diverse province del Nord, è stato chiesto il rinvio a giudizio dalla Procura di Bergamo: l’accusa è di “aver promosso, costituito, organizzato o diretto un’associazione di carattere militare”. Rischiano una pena compresa fra uno e dieci anni di reclusione. L’inchiesta è cominciata 1996, quando l’allora procuratore di Verona, Guido Papalia, comincia a indagare sulla neonata Guardia nazionale padana. Un’organizzazione, secondo il magistrato, che avrebbe avuto “caratteristiche paramilitari” e l’intenzione di “disciogliere l’unità dello Stato. Dal Corriere on line: Nonostante il freddo e la neve Salvini — immancabile tablet in mano e un’inedita felpa blu per promuovere l’iniziativa leghista sull’aliquota unica al 15% — è stato accolto da circa 200 militanti lumbard. Inevitabile argomento del giorno la decisione della Procura di Bergamo di chiedere il rinvio a giudizio per 34 aderenti alla Guardia nazionale padana, ovvero le camicie verdi di un tempo. Il leader del Carroccio è stato tranchant: «È una follia. Si tratta di un processo cominciato 18 anni fa, che vede come imputati padri di famiglie unicamente colpevoli di avere delle camicie verdi in casa. Alcuni sono anche morti: chiederemo i danni al ministero della Giustizia per i milioni di euro fatti spendere agli italiani in tutti questi anni per un processo senza senso. C’è un limite a tutto, che processino spacciatori e ladri e non rompano le palle a chi ha espresso pacificamente le proprie idee».————————— Evito giudizi sul processo, che non conosco; ne do invece uno durissimo sull’obbligo del cittadino di stare anni e anni a disposizione dei giudici, convinti, basta leggere il sito Anm, che noi si debba vivere sui loro tempi, un filo appena sotto Dio, che per la sentenza aspetta la morte.
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Dic 28 2014

bel colpo 28 12 2014

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BEL COLPO
Sventagliata di novità a cura di Federico Centenari www.artventuno.it sul groviglio PubliA/Comune, a proposito delle Corde dell’Anima; la prima: “Il sindaco, dice Ceraso, ha risposto che sono già stati fatti incontri con gli organizzatori e che il Comune ha dato la sua disponibilità a livello di personale e organizzazione, ma che dal punto di vista economico il contributo non sarà così come è stato negli anni passati”.
Quest’anno 90mila euro, e il Galimba non si rifugi dietro lo stucchevole: è stato Perri, dato che i 90mila li ha appena scuciti lui.
Per le altre divertenti novità leggere Centenari, io mi limito a ricordare quanto contestavo a Oreste: il Comune non deve pagare un privato a cose fatte, se prima non fissa in un regolamento le condizioni generali che devono valere per tutti. Quando guadagnava PubliA non ha mai diviso; quanti cremonesi sarebbero disposti a fare spettacoli nella certezza di ricevere soldi pubblici?

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Dic 28 2014

consiglio aem 28 12 2014

CONSIGLIO AEM
Il Galimba ha tanti di quei nomi, indipendenti e di provata professionalità, da non riuscire a decidere: per fortuna i partiti sarebbero disposti a dargli una mano, specie Pizzetti….

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