Archive for Settembre, 2014

Set 29 2014

gli eventi 29 09 2014

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GLI EVENTI
Inter Cagliari uno a quattro: l’incendio di Troia è stato peggio……

Cremona 29 09 2014 www.flaminiocozzaglio.info

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Set 29 2014

un portavoce dorato 29 09 2014

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UN PORTAVOCE DORATO
migliore di Zanolli Pennadoro Vittoriano il dottor Pivantonio non poteva trovarne, in tutto e per tutto degno della sua ben conosciuta finezza. Nel giorno del nuovo record mondiale della maratona, a Berlino, Pennadoro ha stracciato tutti i pesci vivi della sua carriera; dal Punto di ieri, da restare senza parole:
“Violini e vacche sono gli elementi che maggiormente caratterizzano la città del Torrazzo, qualificandola nel mondo.”
Ma sì, due parole mi vengono, capita di vedere per strada un violinista, vacche mai….

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Set 29 2014

i cento giorni che sconvolsero cremona 29 09 2014

I CENTO GIORNI CHE SCONVOLSERO CREMONA
Così il nuovo sindaco Galimba aveva cercato di farceli bere l’otto giugno, a spoglio finito, ma, con l’aiuto di Zanolli Pennadoro Vittoriano, intervista di ieri sulla Provincia fin che c’è, oggi è in grado di rassicurare i nemici del cambiamento: l’ordine regna a Cremona, d’accordo con padron Pivantonio!
L’intervista è la tipica in ginocchio, ma con una particolarità, sono in ginocchio entrambi, il Galimba e Pennadoro, e a volte s’inzuccano; introduzione spiegatutto già dalla prima, con foto, e si potrebbe fare a meno di sprecare la pagina all’interno, magari i lettori preferiscono notizie vere:
“Abbiamo lavorato molto e in modo completamente nuovo. Presto si vedranno i risultati dei progetti avviati, pur tenendo presente che il Paese è allo stremo e che non abbiamo trovato soldi.”
E’ l’uomo dei miracoli, il Galimba, altro che i soliti pani e pesci: non ha trovato soldi, il Paese è allo stremo, ma presto noi cremonesi vedremo i miraggi avviati! Renzi, al confronto è un ragazzino; si sente che non è professore!
Tanti progetti per la città……………………
–Commercianti e artigiani sono furibondi per gli aumenti della Tari. Non era possibile rimediare agli errori della giunta precedente?
–Con l’assessore Manzi e lo staff abbiamo fatto davvero tutto quello che potevamo. Vogliamo abbassare il costo complessivo della raccolta dei rifiuti, ma non intendiamo partire con gli annunci. Stiamo recuperano i ritardi accumulati. Lavoriamo con altre province e con tutte le aziende pubbliche coinvolte.
La Provincia fin che c’è, sotto la guida di Zanolli Pennadoro Vittoriano, è diventata un giornale di genio:
–E veniamo al caso dell’estate: il fiume urbano in corso Garibaldi. Molte critiche ma anche apprezzamenti. Bene o male purché se ne parli?
–Il 64 per cento degli intervistati ha apprezzato la rivitalizzazione e il 90 per cento ha gradito le attività culturali proposte. E’ un grande risultato, ma era una sperimentazione e tale resta.
Ora, noi cremonesi, ufficializzati o meno, sappiamo il casino che è scoppiato con l’Ordine degli architetti, e giustamente, dal loro (Galimba e Pennadoro) punto di vista, Pennadoro lo tace; salvo scriverne per l’intera pagina dopo, riportando pari pari l’incazzatura del presidente dell’Ordine:
“Abbiamo appreso che l’assessore si è lanciata in un’interpretazione del nostro codice deontologico. Questa è materia dell’Ordine.” Risparmio l’eccetera, intuibile.
Ma tutto è bene quel che finisce bene; ecco la firma del trattato:
–Che ruolo assegnate alle Corde dell’Anima?
–E’ una delle manifestazioni più importanti. L’obiettivo è interagire con gli organizzatori delle Corde dell’Anima. Nel bilancio preventivo non penso che, per gli eventi culturali non istituzionali, potremo confermare più di 120mila euro.
Ecco; proprio questo mese il Galimba ha assegnato a PubliA, dell’amico Pivantonio, per aver organizzato le Corde, 90mila euro: per l’anno prossimo non più di 120mila. Siamo ancora in attesa di un regolamento comunale che stabilisca a chi come perché vengono dati i nostri soldi, intanto se li prendono gli amici degli amici, che, quando le Corde producevano utili, se li intascavano, le perdite invece le logiche aziendali, sorrette dal Galimba di turno, suggeriscono di dividerle. Con noi. Sempre che PubliA arrivi all’anno prossimo, visti i bilanci del gruppo.
Un finale ci vuole sempre. Il Galimba, cattolico pure quando dorme, durante il Sacramento della Confessione dirà al prete che toglie i soldi a noi per darli a Pivantonio via PubliA, o si assolve da solo tacendo perché il fine giustifica i mezzi?

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Set 29 2014

una voce stonata 29 09 2014

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UNA VOCE STONATA
Da www.cremonaoggi.it, il miglior informatore cittadino, anche se a Cremona per essere il migliore, sotto Sua Maestà il Conformismo, non ci vuole molto:
—Si è chiusa a Cremonafiere le 27esima edizione del salone Mondomusica. Secondo alcuni operatori, con un calo di espositori dovuti ai prezzi degli stand; secondo gli organizzatori, con numeri d’eccezione, ad esempio per quanto riguarda i Paesi stranieri rappresentati (27) e per il  record di ben novanta eventi tra concerti, seminari, incontri.

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Set 29 2014

il fiorentino spirito bizzarro 29 09 2014

IL FIORENTINO SPIRITO BIZZARRO
Dire in pubblico che il sindacato è l’unica impresa sopra i 15 dipendenti che non è tenuta all’articolo 18, e che poi dà lezioni in materia, è brillante; pensare e, quel che è peggio, far sapere della liquidazione in busta paga ha tre conseguenze pratiche, difficile dire la peggiore: obblighi l’azienda all’ennesimo esborso; metti il dipendente a spender subito il risparmio; è un segno chiaro della disperazione dei conti.

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Set 29 2014

il piede in due scarpe 29 09 2014

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IL PIEDE IN DUE SCARPE
Titoli: Della Valle deluso dal Governo tentato dalla discesa in campo.
Come no: qualcuno dovrà pur riempire il vuoto lasciato da Fini e Di Pietro!

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Set 29 2014

parola di amico 29 09 2014

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PAROLA DI AMICO
Ho degli amici un po’ strani. Paolo Macconi, professore di educazione fisica, decide improvvisamente di farsi vignaiuolo, acquista delle belle vigne a Rivanazzano Terme, vicino a Volpedo, quello del Quarto Stato, coinvolge la figlia Martina che non aspettava altro, che coinvolge Alessandro che non aspettava altro, per non far cappelle si affida all’università che gli insegna bene, i primi anni vende le uve alla Cantina sociale, e quando si sente sicuro imbottiglia la prima annata, il 2012.
Che c’è di strano? La Franciacorta è tutta così, dei più noti quasi nessuno è nato agricoltore. C’è che i vini di Paolo son fatti a base di uva con il minimo per tenere, di conseguenza non c’è padrone in grado di dare ordini: fanno quel che vogliono!
E secondo Paolo lo Chardonnay 2012 oggi ha l’alito un po’ pesante, sa di sporco, non proprio feccia ma siamo lì. Che fare? Prendo in cantina e metto in tavola, ieri, una delle ultime bottiglie: non aspettatevi da me descrizioni alla pipì di gatto del Sauvignon, semmai il sudore umano; per andar sul sicuro, interrogo a lungo i miei due compagni di tavola; giallo oro con incredibili raggi verdini; siccome Paolo dice che puzza e Paolo è un amico oltre che il produttore, ci uniamo in tre e la puzzetta riusciamo a sentirla davvero; al gusto, l’abbiamo finita con la dovuta calma. E, per proseguire il pranzo, prima che Paolo mi sveli i difetti anche di quello, il Noir acciaio, Paolo fa anche il barrique, 2012, completamente diverso dai Noir che bevo abitualmente, dell’Alto Adige: sono le caratteristiche dell’uva, del territorio, degli elementi estranei che entrano o no, eccetera.
L’insegna è: Azienda agricola Ca’ del Conte , località Ca’ del Conte, Rivanazzano Terme, Pavia, 0383 933458 333 6278401, ma Paolo e Martina abitano a Cremona: dunque, vini nostri!

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Set 29 2014

gli onnipotenti 29 09 2014

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GLI ONNIPOTENTI
Per chi vuol leggere, il processo Iori è un passo avanti: fino a ieri la logica diceva che per un colpevole serve un delitto, adesso basta l’idea che un delitto sia stato commesso. Dimostrarlo? È faccenda da persone comuni: verso gli uomini grandi, lo dice la Storia, deve bastare la fede.
Resta sempre inteso che spedisco a tutti la motivazione di Massa; e, è appena uscita, anche quella d’Appello di Fischetti&Vacchiano.

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Set 28 2014

j’accuse-duecentocinquantuno 28 09 2014

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J’ACCUSE – DUECENTOCINQUANTUNO
Dopo aver appreso dalla viva voce dei consulenti ufficiali, in Aula, trascritta sui verbali, appreso noi, sia chiaro, i signori giudici delle Corti di Cremona e Brescia sembra proprio di no: è del tutto improbabile che il medico di pronto soccorso abbia involontariamente trasportato il Dna di Claudia sui blister di Xanax, che Maurizio Iori sia in grado di cancellare le tracce perché serve e spesso non basta un grandissimo specialista, e che nella vita vera non è come nei gialli, il Dna resta quasi mai perfino sul volante e sul cambio dell’auto che guidiamo, avanti col quadro complessivo logico fattuale che in mancanza della spiegazione delle 95 pastiglie, delle chiavi eccetera, convinca chi è disposto a lasciarsi convincere che Maurizio Iori ha ucciso Claudia e Livia. Se in questa logica ti sfuggisse qualcosa, lettore caro, rifugiati sempre nel millenario principio: superior stabat lupus, in forma volgare: il lupo ha sempre ragione dell’agnello. E non scambiarla, per favore, per una mia cattiveria verso i signori giudici, la conferma, degna dell’immortalità, l’ha fornita Massa Pio, quando scrive di non sapere come Iori ha propinato le 95, perché non ha la sfera di cristallo, ma comunque non è necessario spiegarlo: lui non è un comune mortale che deve giustificarsi ogni momento, lui è un superior!!
Da pagina 105 Fischetti&Vacchiano:
“Con riferimento, invece, alla problematica riguardante il profilo genetico delle tracce biologiche, vero è che, secondo quanto precisato dal consulente dottor Giuffrida Roberto, le analisi del Dna, eseguite su alcune campionature, non abbiano permesso di estrapolare alcun profilo genetico utile, né a fini identificativi, né per eventuali comparazioni. Tuttavia, non può destare serie e fondate perplessità la circostanza che, comunque, su ben 36 reperti sottoposti ad analisi, soltanto su di uno (quello riguardante un tappo di una bomboletta) sia stata accertata la traccia biologica di Iori Maurizio.”
Son due dottoroni, ma permettiamoci una critica, da che comunque risulta che non han letto i verbali di cui avevano l’obbligo, o non li hanno capiti: le tracce da cancellare, operazione molto difficile anche per uno specialista, figuriamoci per un apprendista del delitto come Iori, sono ben poche, 36 scrivono, e secondo i due dottoroni Iori ne dimentica proprio una delle fondamentali, sul tappo di una bomboletta; forse perché troppo impegnato a nascondere la carta del prosciutto della cena…….
“Né appare spiegabile l’assenza di impronte papillari sulle bombole, se non con un’opera di cancellazione da parte di Iori, tenuto conto, peraltro, che era stato proprio lui a portarle in casa…….Tanto meno si comprende, ad esempio, l’assenza di impronte sullo sportello del quadro elettrico dell’appartamento (che nessun soccorritore aveva toccato), benché anch’esso avesse la superficie particolarmente idonea per la ricerca delle impronte latenti…….Quel che stupisce, dunque, è proprio la constatata mancanza, prima ancora che dei profili genetici, di tracce che potessero essere campionate per l’estrazione di tali profili genetici. Parimenti singolare è poi la circostanza che, invece, tracce biologiche appartenenti a Claudia siano state trovate proprio ed esclusivamente su oggetti orientativi dell’ipotesi del suicidio (bottiglia, manopola, blisters), e non su altri.”
Impronte armi di omicidio, in definitiva.

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Set 28 2014

grasselli e grassoni 28 09 2014

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GRASSELLI E GRASSONI
Ancora sul meraviglioso giardino di Palazzo Grasselli: impossibile aprirlo al pubblico come i giardini di piazza Roma, presenta aspetti di pericolo, eliminarli costa.
Bastava non dare 90mila euro a PubliA di padron Piva, caro professor Galimba, e sistemato il giardino ne avanzavano ancora.

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