Set 29 2014

i cento giorni che sconvolsero cremona 29 09 2014

Published by at 9:15 am under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

I CENTO GIORNI CHE SCONVOLSERO CREMONA
Così il nuovo sindaco Galimba aveva cercato di farceli bere l’otto giugno, a spoglio finito, ma, con l’aiuto di Zanolli Pennadoro Vittoriano, intervista di ieri sulla Provincia fin che c’è, oggi è in grado di rassicurare i nemici del cambiamento: l’ordine regna a Cremona, d’accordo con padron Pivantonio!
L’intervista è la tipica in ginocchio, ma con una particolarità, sono in ginocchio entrambi, il Galimba e Pennadoro, e a volte s’inzuccano; introduzione spiegatutto già dalla prima, con foto, e si potrebbe fare a meno di sprecare la pagina all’interno, magari i lettori preferiscono notizie vere:
“Abbiamo lavorato molto e in modo completamente nuovo. Presto si vedranno i risultati dei progetti avviati, pur tenendo presente che il Paese è allo stremo e che non abbiamo trovato soldi.”
E’ l’uomo dei miracoli, il Galimba, altro che i soliti pani e pesci: non ha trovato soldi, il Paese è allo stremo, ma presto noi cremonesi vedremo i miraggi avviati! Renzi, al confronto è un ragazzino; si sente che non è professore!
Tanti progetti per la città……………………
–Commercianti e artigiani sono furibondi per gli aumenti della Tari. Non era possibile rimediare agli errori della giunta precedente?
–Con l’assessore Manzi e lo staff abbiamo fatto davvero tutto quello che potevamo. Vogliamo abbassare il costo complessivo della raccolta dei rifiuti, ma non intendiamo partire con gli annunci. Stiamo recuperano i ritardi accumulati. Lavoriamo con altre province e con tutte le aziende pubbliche coinvolte.
La Provincia fin che c’è, sotto la guida di Zanolli Pennadoro Vittoriano, è diventata un giornale di genio:
–E veniamo al caso dell’estate: il fiume urbano in corso Garibaldi. Molte critiche ma anche apprezzamenti. Bene o male purché se ne parli?
–Il 64 per cento degli intervistati ha apprezzato la rivitalizzazione e il 90 per cento ha gradito le attività culturali proposte. E’ un grande risultato, ma era una sperimentazione e tale resta.
Ora, noi cremonesi, ufficializzati o meno, sappiamo il casino che è scoppiato con l’Ordine degli architetti, e giustamente, dal loro (Galimba e Pennadoro) punto di vista, Pennadoro lo tace; salvo scriverne per l’intera pagina dopo, riportando pari pari l’incazzatura del presidente dell’Ordine:
“Abbiamo appreso che l’assessore si è lanciata in un’interpretazione del nostro codice deontologico. Questa è materia dell’Ordine.” Risparmio l’eccetera, intuibile.
Ma tutto è bene quel che finisce bene; ecco la firma del trattato:
–Che ruolo assegnate alle Corde dell’Anima?
–E’ una delle manifestazioni più importanti. L’obiettivo è interagire con gli organizzatori delle Corde dell’Anima. Nel bilancio preventivo non penso che, per gli eventi culturali non istituzionali, potremo confermare più di 120mila euro.
Ecco; proprio questo mese il Galimba ha assegnato a PubliA, dell’amico Pivantonio, per aver organizzato le Corde, 90mila euro: per l’anno prossimo non più di 120mila. Siamo ancora in attesa di un regolamento comunale che stabilisca a chi come perché vengono dati i nostri soldi, intanto se li prendono gli amici degli amici, che, quando le Corde producevano utili, se li intascavano, le perdite invece le logiche aziendali, sorrette dal Galimba di turno, suggeriscono di dividerle. Con noi. Sempre che PubliA arrivi all’anno prossimo, visti i bilanci del gruppo.
Un finale ci vuole sempre. Il Galimba, cattolico pure quando dorme, durante il Sacramento della Confessione dirà al prete che toglie i soldi a noi per darli a Pivantonio via PubliA, o si assolve da solo tacendo perché il fine giustifica i mezzi?

Cremona 29 09 2014 www.flaminiocozzaglio.info

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