Set 28 2014

j’accuse-duecentocinquantuno 28 09 2014

Published by at 9:56 am under cronaca cremonese,Giudici

J’ACCUSE – DUECENTOCINQUANTUNO
Dopo aver appreso dalla viva voce dei consulenti ufficiali, in Aula, trascritta sui verbali, appreso noi, sia chiaro, i signori giudici delle Corti di Cremona e Brescia sembra proprio di no: è del tutto improbabile che il medico di pronto soccorso abbia involontariamente trasportato il Dna di Claudia sui blister di Xanax, che Maurizio Iori sia in grado di cancellare le tracce perché serve e spesso non basta un grandissimo specialista, e che nella vita vera non è come nei gialli, il Dna resta quasi mai perfino sul volante e sul cambio dell’auto che guidiamo, avanti col quadro complessivo logico fattuale che in mancanza della spiegazione delle 95 pastiglie, delle chiavi eccetera, convinca chi è disposto a lasciarsi convincere che Maurizio Iori ha ucciso Claudia e Livia. Se in questa logica ti sfuggisse qualcosa, lettore caro, rifugiati sempre nel millenario principio: superior stabat lupus, in forma volgare: il lupo ha sempre ragione dell’agnello. E non scambiarla, per favore, per una mia cattiveria verso i signori giudici, la conferma, degna dell’immortalità, l’ha fornita Massa Pio, quando scrive di non sapere come Iori ha propinato le 95, perché non ha la sfera di cristallo, ma comunque non è necessario spiegarlo: lui non è un comune mortale che deve giustificarsi ogni momento, lui è un superior!!
Da pagina 105 Fischetti&Vacchiano:
“Con riferimento, invece, alla problematica riguardante il profilo genetico delle tracce biologiche, vero è che, secondo quanto precisato dal consulente dottor Giuffrida Roberto, le analisi del Dna, eseguite su alcune campionature, non abbiano permesso di estrapolare alcun profilo genetico utile, né a fini identificativi, né per eventuali comparazioni. Tuttavia, non può destare serie e fondate perplessità la circostanza che, comunque, su ben 36 reperti sottoposti ad analisi, soltanto su di uno (quello riguardante un tappo di una bomboletta) sia stata accertata la traccia biologica di Iori Maurizio.”
Son due dottoroni, ma permettiamoci una critica, da che comunque risulta che non han letto i verbali di cui avevano l’obbligo, o non li hanno capiti: le tracce da cancellare, operazione molto difficile anche per uno specialista, figuriamoci per un apprendista del delitto come Iori, sono ben poche, 36 scrivono, e secondo i due dottoroni Iori ne dimentica proprio una delle fondamentali, sul tappo di una bomboletta; forse perché troppo impegnato a nascondere la carta del prosciutto della cena…….
“Né appare spiegabile l’assenza di impronte papillari sulle bombole, se non con un’opera di cancellazione da parte di Iori, tenuto conto, peraltro, che era stato proprio lui a portarle in casa…….Tanto meno si comprende, ad esempio, l’assenza di impronte sullo sportello del quadro elettrico dell’appartamento (che nessun soccorritore aveva toccato), benché anch’esso avesse la superficie particolarmente idonea per la ricerca delle impronte latenti…….Quel che stupisce, dunque, è proprio la constatata mancanza, prima ancora che dei profili genetici, di tracce che potessero essere campionate per l’estrazione di tali profili genetici. Parimenti singolare è poi la circostanza che, invece, tracce biologiche appartenenti a Claudia siano state trovate proprio ed esclusivamente su oggetti orientativi dell’ipotesi del suicidio (bottiglia, manopola, blisters), e non su altri.”
Impronte armi di omicidio, in definitiva.

Cremona 28 09 2014 www.flaminiocozzaglio.info

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