Ago 29 2014

j’accuse-duecentoventidue 29 08 2014

Published by at 9:39 am under cronaca cremonese,Giudici

J’ACCUSE – DUECENTOVENTIDUE
Nel rileggere assieme i motivi per cui Maurizio Iori deve stare in carcere fin che il sistema accerti la sua innocenza, ricordatevi bene, cari lettori, che stiamo leggendo ciò che potrebbe capitare a ogni cittadino italiano; non conoscevo Iori prima dei fatti, ma son certo che ogni tanto ha un sussulto e si chiede, incredulo: perché sono qui?
Dunque il dottor Gip, ascoltate le confidenze degli “attori” del dramma, in attesa che i colleghi rintraccino le prove che confermino eventualmente le confidenze, decide l’arresto di Iori; per non far torto alla legge, per tutti e tre i motivi da essa previsti; c’è da immaginare, fossero stati otto, glieli avrebbe attribuiti tutti e otto:
“art. 274 lett. a) cpp, attinente al pericolo di inquinamento probatorio, apparendo non improbabile un comportamento dell’indagato – una volta avuta conoscenza della pendenza del procedimento penale a suo carico – volto ad interferire con l’attività di indagine, intervenendo per condizionarne la condotta nei confronti delle persone le cui conversazioni sono state intercettate le quali, avendo parlato fra di loro di circostanze rilevanti per la ricostruzione dei fatti (si pensi soltanto alle telefonate, già messe in rilievo, della ex moglie che ripetutamente ha detto a suoi interlocutori che la sera del 20 luglio Iori Maurizio era a cena a casa di Ornesi Claudia) dovranno essere escusse al fine di un completo accertamento del reato oggetto del presente procedimento.”
Non voglio sembrare più duro di quel che so di essere in certe circostanze; da quando scrivo del caso, due anni, parlo con molte persone e non solo avvocati; i cittadini normali, anche di elevate professioni, che hanno avuto l’occasione di andare a Palazzo, non danno pareri cattivi sui giudici; si limitano a dirmi: vivono in un altro mondo, ragionano in maniera diversa da noi…..
Ora, il dottor Gip ha confermato la richiesta del Pm di arrestare Iori tre mesi dopo i fatti: non risulta da alcun atto dell’intero procedimento, e ormai c’è stata anche la sentenza d’Appello, che Iori abbia tentato alcunché per inquinare le prove, e per due motivi evidenti: il primo che non ci sono, il secondo che a tutto pensava fuor che gli inquirenti pensassero non a lui assassino, ma a un omicidio! L’esempio della ex moglie è magnifico: premesso che voglio vedere uno smentire la registrazione, proprio la ex moglie piena di veleno!
E adesso non mettetevi a ridere, i giudici non ragionano come noi, per le altre prove:
“Si rendono inoltre necessari ulteriori approfondimenti per ricostruire con maggiori dettagli la dinamica omicidiaria, ad esempio importante, come rileva il Pm, sarà l’acquisizione e la verifica di tutti i personal nella disponibilità dell’indagato, per accertare se lo stesso ha effettuato delle ricerche attraverso la rete internet per individuare la tipologia di sostanza venefica da utilizzare e dove acquistarla.”
Obbligo di restare seri, d’accordo?
Io, e sono certo anche voi, se devo accertare la “dinamica omicidiaria”, tento di capire e soprattutto spiegare dopo a chi devo convincere, come sia possibile far mangiare di nascosto a un adulto in pochi minuti quasi a digiuno le famosissime 95 novantacinque pastiglie di Xanax: i dottoroni giurisperiti in giurisprudenza, a cominciare dal dottor Gip per finire ai colleghi di Appello, come Iori, chirurgo, abbia cercato lo Xanax su internet, perché il “resto” non conta!
C’è poco da fare, i nostri mondi sono inconciliabili, l’unica difesa, se si può, evitare che interferiscano!
Ecco il finale della prima canzonetta:
“Tali circostanze ingenerano il concreto pericolo che l’indagato, qualora resti libero, possa continuare ad avere contatti col proprio ambiente familiare e di lavoro volti a inquinare le fonti di prova ed a tenere altre condotte miranti ad occultare elementi di prova rilevanti non ancora acquisiti, ad esempio documenti e/o oggetti riconducibili all’azione criminosa, magari ancora in suo possesso.”

Cremona 29 08 2014 www.flaminiocozzaglio.info

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