Mag 30 2014

tanto per dire chi è il catto 30 05 2014

Published by at 10:25 am under cronaca cremonese

TANTO PER DIRE CHI E’ IL CATTO
Se a Motta Baluffi, dopo 70 anni ininterrotti di giunte rosse, il 25 maggio i compagni hanno preso 60 sessanta voti sui 540 possibili, ci sarà più di un motivo, non solo che il candidato sindaco fosse inviso a quasi tutto il paese. E gli ultimi dieci anni, sindaco il cattocompagno Vacchelli Giovanni, catto per gli amici, danno innumerevoli prove dei motivi: il paese era cosa loro!
Quest’anno il catto, mentre aspettava la sentenza che poi gli ha dato quattro mesi per il concorso all’ufficio tecnico, faceva scrivere all’amico giornalista sulla Provincia: i giudici devono capire che per amministrare i piccoli paesi mica si possono seguire alla lettera le leggi. L’anno scorso a Mondo Padano, per vantare gli amici della Pro Loco: hanno riaperto l’unico bar nella frazione di Solarolo.
Se le autorità che dovrebbero vanno a controllare “l’unico bar”, a cominciare dagli illeciti edilizi, son mal di pancia.
Ma ne voglio raccontare un’altra bella, tra la molte, immagino, del catto, su cui sono ben informato perché la controparte sono io, e gli abitanti la vedono da anni. La mia famiglia è proprietaria dei muri della Trattoria del Corvo, a Solarolo: nel gennaio 2010 il gestore bello bello presenta una domanda in cui chiede di fare certi lavori, ma in aprile ne esegue ben altri, in totale difformità; non solo, dichiara per iscritto di essere proprietario dei muri!
Il catto sa benissimo chi è il proprietario, e comunque in aprile 2010, subito, lo diffido per iscritto, lui se ne frega e io segnalo il tutto alla Procura e all’Aipo, muti come tombe fino a un minuto fa.
Il 12 maggio 2011, più che un anno dopo, il catto decide finalmente che è giunta l’ora di accorgersi di quanto è successo, e intima al gestore di ripristinare lo stato dei luoghi entro trenta giorni, pena la segnalazione alla Procura. Il gestore se ne infischia, e ancora oggi restano occupati una dozzina di mq di terreno demaniale, nonostante il sindaco abbia il potere, oltre che il dovere vista la sua evidente responsabilità, di far eseguire il lavoro e addebitarne il costo.
Questo era il catto sindaco, tra una lettura e l’altra del Vangelo la domenica, in Chiesa, davanti al parroco e ai fedeli: caro Giovanni Delmiglio, sindaco vero atteso da anni dai tuoi concittadini, a quando il rimedio a questa e altre simili?

Cremona 30 05 2014 www.flaminiocozzaglio.info

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