Mag 30 2014

j’accuse-centotrentuno 30 05 2014

Published by at 10:30 am under cronaca cremonese,Giudici

J’ACCUSE – CENTOTRENTUNO
L’ho promesso: scriverò ogni giorno fin che Maurizio Iori sarà libero, ma so di essere bugiardo, in certe cose sono testone più di un tedesco, continuerò a scrivere non sulla Giustizia, sulla Giurisdizione, la prima sta tra i libri, la seconda è tra noi, peggio della spada di Damocle, sai mai che ti può succedere, se ti afferrano le persone sbagliate!
Dopo aver scritto più di 500 cartelle ogni tanto mi scuoto di soprassalto: perché devo andar dietro a tutte le storie che compongono il “quadro” in cui chi ha il potere vero, mica i politici, quelli li mandi a casa quando voti, ficca chi vuole, e ha ragione perché ha la forza per aver ragione, quando i fatti ti dicono, e l’ha ripetuto la centesima volta non un blogger di provincia come me, un professore vero come Tullio Padovani, che se non provi come sia possibile far ingerire 95 pastiglie a un adulto di nascosto a digiuno in pochi minuti, non il processo, l’indagine si doveva fermare subito?
Con che animo hanno rovinato la vita di una persona e dell’intera famiglia per un giochino di sola natura intellettuale, e nemmeno a nome loro, a nome nostro!
Perlomeno, usando le parole nel significato più esteso, certe sentenze vadano pronunciate non in nome del popolo italiano, ma in nome del Potere Giudiziario!
Fosse possibile un referendum, ma anche dare la più completa libertà ai giudici popolari di com’è realmente andata in Camera di consiglio, ne sentiremmo delle belle sulla facilità di “propinare le 95”, e apprezzeremmo molto più profondamente di quel che si fa di solito la semplicità sulla cultura, che troppo spesso è un cumulo di libri mal digeriti.
Tutte le traduzioni che si vogliano in gocce e bevande, senza però far finta di ignorare l’esito dell’autopsia: intossicazione acuta da Xanax, che certo non può essere data da poche gocce nascoste, e se non son 95 pastiglie son 5/6 flaconcini, cioè se non è Scilla è Cariddi. Se si parla in nome del popolo italiano. Se invece: di chi ha il potere, allora una delle tante prove/movente è la lettera di Claudia distrutta da Iori, dopo averne rivelato per filo e per segno il contenuto alla Polizia.
E Severgnini continua, altro mistero, il gas delle bombolette insufficiente a togliere la vita a un gatto, per i consulenti della Procura, figuriamoci per lui che fa l’avvocato! E infatti è un mistero ancora oggi e, incidentalmente, fosse stato lui, Iori, che fa il medico! l’avrebbe saputo e già che Massa gli affibbia il sacchetto della pattumiera con cui chiudere la testa delle vittime per far entrare più alla svelta il gas, Iori che fa il medico! e non l’avvocato né il giudice, avrebbe facilmente scoperto che bastavano i sacchetti, senza comprare le bombole e farsi individuare.
Le prove contro Iori si accumulano: la sentenza di Cremona non deve essere tacciata di non aver ben valutato le deposizioni degli Ornesi, e bene ha fatto Massa a evidenziare che loro han sempre detto la verità, mentre Iori eccetera, come vedi caro lettore continuano le rivelazioni su come Iori sia riuscito a propinare le 95 eccetera.
Quindi in Aula han detto la verità, sapevano del matrimonio di Iori, smentendo d’aver detto alla Polizia di ignorarlo, anche se verbalizzato e trascritto nell’ordinanza del dottor Gip, e agevolando di conseguenza Massa quando scrive che loro dicon sempre la verità. Claudia comunque era disillusa e non pensava più a sposarlo, pur dichiarandosi innamorata, e quando scrive nell’ultima lettera: ora so che hai scelto l’altra è un’evidente prova di saper anche lei eccetera eccetera.

Cremona 30 05 2014 www.flaminiocozzaglio.info

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