Feb 27 2014

j’accuse-trentanove 27 02 2014

Published by at 10:45 am under cronaca cremonese,Giudici

J’ACCUSE – TRENTANOVE
E torniamo a pagina 61, la regina di tutte le prove, in assenza della quale non è possibile nemmeno ipotizzare un delitto, altro che responsabilità di Iori: come sia impossibile propinare a un adulto una quantità industriale di Xanax senza che se ne accorga. Per completezza della trattazione, Massa Pio risolve prima di tutto “l’incidente” Valium: “Claudia assunse due sole volte il Valium, sicuramente una dose la sera del 20 luglio e l’altra dose 3/4 giorni prima, probabilmente il 16 luglio.”
Cominciamo subito: pur non essendo certo fosse una consumatrice abituale, i consulenti non hanno assolutamente detto che abbia preso il Valium solo due volte.
“Sta di fatto che in casa di Claudia non è stata trovata alcuna scatola (o boccetta) di Valium e che il mistero su come Claudia abbia fatto ad ingerire la sera del 20 luglio il Valium può risolversi solo ipotizzando un intervento esterno, ad opera di Iori, come narrato a pagina 35 della presente sentenza.”
E rileggiamola questa narrazione: “se Claudia assumeva saltuariamente il Valium (ma come? a pagina 61 lo”assunse” solo due volte! n.d.r.) e l’ha assunto anche il 20 luglio perché non si trova in casa il medicinale, in gocce o compresse che fosse? e al mistero si aggiunge un altro mistero perché sorge spontaneo porsi anche un altro interrogativo: se Claudia ha deciso di uccidersi ed ingoia e fa ingoiare alla piccola complessive 95 pastiglie di Xanax, perché mai si preoccupa di prendere anche una o due compresse di Valium, o una piccola dose di Valium in gocce, quando lo Xanax non è ancora finito, residuando altre 5 pastiglie?”
Ben scritto, presidente Massa, ma bisogna completare: perché se ne sarebbe dovuto preoccupare l’assassino Iori?
Per il solito evidente filo conduttore dell’intero procedimento, perché qualsiasi cosa sia successa è una prova a carico di Maurizio Iori, a cominciare dalla boccetta di Valium, che se manca l’ha fatta sparire lui, con la furbizia aggiunta: perché le gocce Claudia le ha prese la sera, mentre i periti, anche quelli dell’Accusa, si son limitati a deporre che nel corpo c’erano tracce di Valium, ma poteva anche averlo preso il mattino; del resto abbiamo già visto che se Iori dimentica a casa il cellulare è per costituirsi la prova che non si era mosso…………..
In questi giorni, sempre a Cremona, si fa il processo a due medici che non si sono accorti di una meningite: a giudici che non si accorgono di ben peggio non se ne parla nemmeno, in rispetto al solito articolo tre della Costituzione, quello del siamo tutti eguali eccetera. Ancor più romanzesca la rilettura dello Xanax, da pagina 61 in avanti:
“Ancora più misteriosa è al questione delle 95 pastiglie di Xanax che nell’ipotesi suicidaria Claudia Ornesi deteneva da tempo e decise di usare la sera del 2o luglio. Le compresse erano in 10 blister ed ogni confezione di Xanax contiene due blister. Ci si aspettava quindi di vedere sul tavolo o da qualche altre parte le cinque scatole che contenevano lo Xanax, ma in casa non ce n’è neanche una.”
Notiamo subito la tecnica sopraffina del “ci si aspettava”, identica ai vari “tutti sanno, è noto che, eccetera”, che potete subito immaginare dove porta: è stato Iori perché è l’assassino. La conferma a domani.

Cremona 27 02 2014 www.flaminiocozzaglio.info

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