Dic 29 2013

in attesa di una giustizia più esatta-ottanta 29 12 2013

Published by at 9:14 am under cronaca cremonese,Giudici

IN ATTESA DI UNA GIUSTIZIA PIU’ ESATTA – OTTANTA
Ieri ho conosciuto i due figli maggiori di Maurizio Iori, 11 e 8 anni, al Battistero per vedere il quadro in parte dipinto da lui. Ovviamente non possono avere gli stessi diritti dei figli di Massa&Beluzzi e amici di Giuria, loro il padre in carne e ossa lo vedranno martedì a Pavia, dietro le sbarre. Del resto che possono pretendere, il popolo italiano, attraverso la viva voce dei suoi Giudici, oltre all’ergastolo e a due anni di isolamento, il Procuratore generale ha fatto ricorso: ne ha chiesti tre, gli ha tolto la patria potestà, quindi va ancora bene possano vedersi ogni tanto, in quelle condizioni, e la legge non sia applicata con rigidità, che loro possano sì vedere il padre, ma il padre non loro!
Subito dopo i primi passi delle indagini, il 21 luglio 2011, alcune certezze sono raggiunte: non si riesce a ricostruire il posto in cui i vari intervenuti hanno trovato le bombole, nessuno può dire con esattezza chi le ha portate sul balcone e, in Aula lo si darà invece per certo, nessuno ha toccato i corpi tanto da giustificare un improbabilissimo trasporto del Dna delle vittime sugli oggetti su cui mesi dopo, le perizie con calma , l’arresto di Iori no, verranno trovate! Il lettore antico ricorda: sui blister dello Xanax, sulle bottiglie, sulle bombole, verranno trovate tracce biologiche di Claudia e Livia, che siccome per definizione non possono averle toccate, qualcuno l’avrà fatto al loro posto!
Indagini, perizie, ricostruzioni: ma a che servono, quando la Procura di Crema in conferenza stampa spiega l’arresto di Maurizio Iori, manca il biglietto del suicida, i corpi di madre e figlia sono nella stessa stanza, ma su letti diversi!
Queste sono prove, lo prevede la legge, e se per caso un biglietto c’era ma è sparito nel trambusto, qualche motivo ci sarà stato, anche il non rovinare il quadro d’assieme!
Proprio come la scatola delle bombole: non si trova, dunque la si cerca, Iori avrà fatto sparire quella ma non le bombole, sprovveduto com’è, poi le indagine si fanno più intense, il punto è decisivo, non lo scoprire come diavolo si faccia a propinare 95 pastiglie di Xanax in pochi minuti di nascosto a un adulto, non è compito di Giudici semmai di sfere di cristallo, e arriva, inaspettata, la scoperta dell’America. Le bombole vengono vendute così, senza involucro di sorta. Pentiti? ma no, gli inquirenti hanno tempo, continuano a cercare un oggetto che sanno non esistere, perché non solo l’ordine di ricerca non viene revocato, ma l’argomento riapparirà nelle 124 pagine dell’ordine di arresto: non si è trovata la scatola!
Sembra una serie di barzellette, è triste realtà dell’amministrazione della Giustizia nei Tribunali, spero non troppo frequente, che lor Signori non vogliono rompere, come si è visto ieri con l’opposizione del Csm a una semplice discussione al Governo, nemmeno seguendo lo spirito e la forma della legge: arresto preventivo solo in casi straordinari, carcere alla sentenza definitiva.
Il loro spirito, quello dei Signori della Giustizia italiana, è evidente: il processo è una formuletta, per il carcere, per gli altri, è sufficiente un’accusa da parte di un collega.

Cremona 29 12 2013 www.flaminiocozzaglio.info

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