Archive for Novembre, 2013

Nov 28 2013

povero alfano 29 11 2013

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POVERO ALFANO
Appena lo lasciano solo dimostra all’Italia intera di non essere che un Alfano. Oggi fa lo spavaldo e alza la voce: la vita del Governo dipende da noi. Già. E perché non l’ha detto ieri, al momento di far cadere Berlusconi?

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Nov 28 2013

in attesa di una giustizia più esatta-cinquanta 28 11 2013

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IN ATTESA DI UNA GIUSTIZIA PIU’ ESATTA – CINQUANTA
I tifosi delle sentenze sulla pelle degli altri, ogni tanto, vadano a vedere come possono esser costruite, e non mi riferisco al naturale percorso intellettuale che può ben divergere da uomo e uomo; se è più comodo, partano dalla disposizione generale della legge, 533cpp: giudice, condanni solo quando sei certo della colpa dell’imputato, vietate le scommesse, questo in gergo ordina la legge quando a fianco mette il 530/2, che ancora in gergo dà il contentino al giudice: ti consento di schiaffeggiarlo, il cattivone, e di far capire di non aver potuto condannarlo solo perché l’Accusa non ti ha presentato prove sufficienti.
E di tante sentenze che han raggiunto fama nazionale è sufficiente leggere i media per esser certi di come sian raggiunte: un vero e proprio calcolo delle probabilità.
Perché scrivo tanto, fin dai primi momenti, del processo a Maurizio Iori? Qui Massa&Beluzzi e popolari han fatto il colpo grosso, e la vera autentica prova dell’intero procedimento è la motivazione: sfortuna, o imperizia, vuole che sia una prova a loro carico, e sarebbe già sufficiente per decidere, ma non bastasse, ecco giungere in soccorso i verbali d’udienza che tolgono ogni dubbio su come fosse chiara fin dall’inizio la conclusione.
Udienze che ho seguito passo su passo, rendendomi subito conto di che succedeva, ma la freddezza della trascrizione integrale sulla pagina, io non sono esperto di processi, è il primo che ho seguito in Corte d’Assise, mi dà un senso che prima, causa l’inesperienza, non avevo colto appieno: tutto quanto viene detto, ci potrebbe anche stare, in senso letterario: estorto, dai testimoni, specie quelli professionalmente più fragili, è indirizzato; come Massa si accorge che il teste potrebbe essere messo spalle al muro dalla Difesa, impedisce la domanda o risponde al suo posto al punto che si distinguono solo perché stanno su sedie diverse!
All’Accusa invece è permesso fare domande suggestive con risposta obbligatoria; insomma, basta scorrere le trascrizioni e contare quante volte Massa interrompe il Pm, mai, quante volte la Difesa: ogni volta che serva a non scombinare l’esito della sentenza!
Di gravità enorme quel che ho ricordato ieri: la madre di Claudia, Facchi Pasqua, deve spiegare una telefonata e non c’è santo che tenga, rende chiara una sua falsa testimonianza su uno dei tanti punti cruciali del processo, gli Ornesi non erano al corrente del nuovo matrimonio di Iori, e veloce come un fulmine Massa Pio risponde al suo posto e si sa, data dal presidente la risposta s’ha da tenere interpretazione autentica, e definitiva. Al punto da chiedersi: che chiamate a fare i testimoni? Non ascoltateli e risparmiate tempo.
Che gli Ornesi ignorassero il matrimonio è chiaro da tante fonti, anche l’ultima lettera di Claudia. Il difensore Marco Giusto non molla la presa, e godiamoci il siparietto, pagina 94:
in questa lettera io ho notato, ma l’avevo già fatto anche prima di questa udienza, che sua figlia chiama l’attuale moglie del dottor Iori “l’altra” per ben quattro volte e “compagna” nel PS successivo che fanno cinque. Come mai la definisce in questo modo?
Pubblico ministero: si chiede un’opinione al teste.
Presidente: opposizione accolta.
Facchi Pasqua: posso rispondere?
Presidente: risponda allora, risponda.
Facchi Pasqua: perché proprio abitualmente Claudia chiamava ex moglie la prima, l’altra la chiamava l’altra, c’era proprio questa distinzione e restava l’altra, le dava fastidio dire Laura, fra la prima moglie e l’altra la chiamava sempre l’altra.
Presidente: perfetto, così ci ha risolto i problemi. Ha finito Giusto?
E finisce qui, naturalmente risolti sono i problemi di Massa, in vista della sentenza, non certo se gli Ornesi sapessero o meno del matrimonio.
Un rimprovero che alcuni muovono alla Difesa è aver consigliato a Iori, la legge lo prevede, di non assoggettarsi all’interrogatorio in Aula. E il motivo è chiaro, Iori è un uomo fragilissimo, checché ne abbiano riferito i testi ostili, e sottoposto a un fuoco del genere avrebbe anche confessato d’aver ucciso il presidente Kennedy….

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Nov 28 2013

finalmente oreste! 28 11 2013

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FINALMENTE ORESTE!
Graffiante come spesso, due giorni fa Antonio Leoni ha inquadrato nel suo Vascello on line i dubbi di Perri, il che è un notevole passo avanti, aver dubbi intendo: Oreste si sarebbe accorto che non basta candidarsi, bisogna raccogliere un numero di voti almeno decente. In sintesi, se si tratta di pacche sulla spalla con le anime semplici, che non vedono l’ora di vantarsi: ho parlato col sindaco, qualche migliaio di voti arriva; ma bisogna toccare i 20mila per una piccola speranza di successo e, continua Leoni, aver ceduto a tutti quelli che esprimessero anche solo una parcella di potere, i cosiddetti forti, ma a turno anche a spezzoni della maggioranza e, aggiungo io, alle Bini Mario e c. s.n.c. e di averne invece distrutto una parte, la Lega anzitutto e la Lista Perri, non depone certo a favore della sua capacità di distinguere e agire di conseguenza.
Un Bini Mario lo si tratta alla stregua dei rom della Fiera, si manda la Forza pubblica; un Pivantonio lo si lascia parlare fin che vuole col suo Pennadoro, e mettergli sullo stesso piano Arvedi e la sua generosità, nemmeno depone a favore; soprattutto, Oreste, i cremonesi che pur a fatica, col ballottaggio, ti hanno voluto, secondo te speravano un’edizione riveduta e corretta dei vent’anni prima?

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Nov 28 2013

la verità mi fa male, lo so 28 11 2013

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LA VERITA’ MI FA MALE, LO SO
Il fastidioso, per gli Alfano e per gli alfanidi, è che adesso, usciti di tutela, gli tocca far vedere quanto valgano!

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Nov 28 2013

fatti e ombre 28 11 2013

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FATTI E OMBRE
Solo un caso, la decadenza di Berlusconi è stata proclamata dall’ex Procuratore Piero Grasso…

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Nov 28 2013

anche i migliori fanno cilecca 28 11 2013

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ANCHE I MIGLIORI FANNO CILECCA
Prima o poi doveva capitare, www.cremonaoggi.it ha scritto una zanollata:
Perri e Tosi a colloquio Più vicina l’alleanza Lgh-Agsm?
E giù una cronachetta di rito sui punti comuni delle due municipalizzate; per non aver voluto intuire una verità evidente, Flavio Tosi, della Lega, ottimo sindaco di Verona, che da mesi tiene a Pivetti un corso di buona amministrazione per corrispondenza, è venuto a controllare l’esito, e sembra sia tornato in fretta e furia, sconvolto, nella sua Verona……

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Nov 28 2013

dio li fa, poi li butta assieme 28 11 2013

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DIO LI FA, POI LI BUTTA ASSIEME
Il Fatto Quotidiano on line ben rappresenta la sinistra unita d’Italia:
ESPULSO IL PREGIUDICATO

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Nov 28 2013

distinguere bene 28 11 2013

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DISTINGUERE BENE
A chiunque lo desideri spedisco email le 97 paginette di motivazione, si leggono facilmente in un paio d’ore, con cui Massa Pio, presidente della Corte d’Assise di Cremona, spiega perché lui, Beluzzi Pier Paolo, e i sei giudici popolari, hanno condannato all’ergastolo Maurizio Iori.
Tanto per capire che una sentenza si esegue, ma il rispetto è altra cosa…..

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Nov 27 2013

in attesa di una giustizia più esatta-quarantanove 27 11 2013

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IN ATTESA DI UNA GIUSTIZIA PIU’ ESATTA – QUARANTANOVE
Quando parlo dell’Appello Iori e mi chiedono pronostici mi sento abbastanza sicuro, possibile e probabile sono parenti, a volte molto stretti, ma la miglior garanzia per l’assoluzione sta proprio nelle 97 pagine in cui Massa Pio ha spiegato come la Corte si sia convinta alla condanna: è già straordinario che abbiano creduto ai contenuti lì racchiusi otto adulti, e vaccinati, di cui due in toga e sei portatori della saggezza popolare, ma che il miracolo si ripeta con altri otto, tutto a questo mondo è possibile, ma il probabile è tanto invadente, che per quanto mi impegni, ebbene, non ci credo.
Si tratta anche di passaggi diversi: i primi otto si son trovati a misurarsi coi fatti, scelti e interpretati a loro modo, i secondi sono una specie di correttori che sì, non possono ignorare i fatti alla base, ma devono decidere sulla scelta che i primi ne han tratto. Faccio fatica a pensare che riescano a restare seri leggendo certi passi, con cui ormai di frequente diverto i miei amici in alternativa ai prodigi di valore di Zanolli. Proprio ieri sera abbiamo riso un quarto d’ora sui due sacchetti di plastica, ricordate, nuovi, che appoggiati nella stanza da letto di Claudia e Livia mandano, è una loro caratteristica, una puzza similgas tale da essere intesa al piano di sopra, nel bagno. Due soli! Le fatiche che devono essere costate al produttore per farli approvare dall’Asl, e siccome gli esami non finiscono mai, a convincere noi utenti a tenerli in casa. Pensate, i due terribili sacchetti citati da Massa Pio erano per la pattumiera, ma immagino di composizione simile a quelli della spesa, degli abiti, biodegradabili e meno, insomma, un abile venditore, alla Berlusconi, potrebbe trovare lo spunto per fabbricare e vendere un puzzometro, che già dall’ingresso escluda dalle nostre case le plastiche letali.
Eppure non solo questo: Massa Pio non ha avuto cuore di lasciarlo solo, ha disseminato le 97 pagine di tanti colleghi!
A mente fredda già nelle udienze il pubblico avrebbe dovuto capire le sue doti di creatore; mi ricorda un giudizio di Fischer, il grandissimo campione di scacchi, su uno storico rivale, Petrosian: ha la capacità di togliervi dalla testa un’idea venti mosse prima che vi venga!
Se i fatti non si indirizzano da soli nella direzione giusta, ci pensa lui. Le testimonianze degli Ornesi, a esser gentili, zoppicano, di conseguenza non bisogna lasciarli soli e, siccome il Presidente è il dominus, la cosa più certa è sostituirsi ad essi. L’avvocato Giusto ha il pugno da ko, quindi è prudente impedirgli di stendere il braccio; appena contesta alla madre Pasqua Facchi la solenne bugia, che gli Ornesi fossero al corrente del secondo matrimonio di Iori ben prima della morte di Claudia, leggendole il brano di un’intercettazione, del mese dopo, regolarmente unita agli atti: “si tratta di una cosa pazzesca ed incredibile e nessuno era al corrente della cosa”, a evitare, come si dice in gergo pugilistico, che la sincera testimone “resti sul colpo”, ecco la fulminea deposizione, in sua vece, di Massa Pio: “al momento, io la interpreto al momento del matrimonio che nessuno era al corrente”.
Al momento, certo, non al tempo dell’intercettazione: Iori fu tanto scortese che dimenticò di spedire agli Ornesi la partecipazioni del suo nuovo matrimonio con l’altra.
La solita conclusione: tu che oggi sei un lettore distratto, pensa ti capitasse doverti difendere da un Giudice simile!

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Nov 27 2013

il nuovo giustiniano 27 11 2013

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IL NUOVO GIUSTINIANO
Ho sempre pensato e scritto che Berlusconi non fosse un grande comunicatore, se per esserlo si intende uno capace di trasmettere oltre a idee e sentimenti, la forza della comunicazione stessa: molto più abili i sinistri in genere e tra noi Fini e pure Bossi, rozzo che sembri; Berlusconi è bravissimo a vender senza perder tempo il Dixan e a farsi prendere in giro subito dopo.
Col Dixan vinci oggi, ma se riesci a convincere l’ascoltatore che le tue idee siano invece le sue, anche domani e dopodomani ancora.
Anni fa l’Italia rise quando annunciò di voler fondare un nuovo ordinamento giuridico sulle tracce di Giustiniano e Napoleone, e col senno del poi a ragione, perché se non creato di sana pianta, son stati gli “altri” a modificare l’attuale a sua misura: dopo i cinquanta procedimenti a suo carico, ecco spiegato dalla Stampa on line perché il voto al Senato sulla decadenza sarà palese.
“La Giunta per il Regolamento con la sua interpretazione a favore del voto palese, che è stata presa malissimo dai berlusconiani, non ha cambiato il regolamento del Senato come vuole la vulgata, ma ha stabilito che nel caso di decadenze ai sensi della legge Severino non si vota sulla persona (voto segreto) ma sulla dignità dell’assemblea (voto palese). Questa sottile distinzione salterà fuori di nuovo nel dibattito di stasera, quando alcuni chiederanno di votare con voto segreto e non palese quegli ordini del giorno che volutamente non faranno riferimento alla Severino. Una sottigliezza procedural-giuridica per cercare di far rientrare il voto segreto dalla finestra dopo che è stato cacciato dalla porta. Saranno sufficienti 20 senatori per appoggiare la proposta di voto segreto. E ogni volta il Senato dovrà votare su quale sistema di voto intende usare.”
Capito, Berlusca, come si diventa Giustiniani o Napoleoni d’accatto, ma di successo?

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