Nov 29 2013

in attesa di una giustizia più esatta-cinquantuno 29 11 2013

Published by at 11:22 am under cronaca cremonese,Giudici

IN ATTESA DI UNA GIUSTIZIA PIU’ ESATTA – CINQUANTUNO
Ripeto, nel principio che il più delle volte è meglio ripetere che parlare una sola, l’intero procedimento Iori, dalle prime indagini alla sentenza di primo grado, va introdotto anzitutto nelle scuole, poi consegnato ai media maggiormente obiettivi, Tv in particolar modo, data la possibilità di essere spettacolarizzato in moltissimi punti; poi, se davvero si crede all’aiuto che il Mondo civile ed evoluto deve alla parte sfruttata da secoli, caldamente raccomandato ai Paesi emergenti che vogliano crescere, perché imparino come non si fa giustizia.
Quando ieri ho offerto la motivazione, quella della sfera di cristallo che è mancata a Massa per capire come Maurizio Iori abbia ucciso, avevo dei dubbi: per me è chiarissima, ma ho studiato legge, seguito le udienze, letto gli atti; lo sarà anche per gli altri?
E mi è arrivata la prima risposta, che riassumo, di una persona fuori da quel mondo: “non trovo aggettivi per descrivere lo sgomento che ho provato, stento a credere che la giustizia possa permettere grossolanità e supposizioni eccetera”
E questa persona è andata al bersaglio grosso, la ricostruzione dei fatti e la logica che l’ha permessa, ma non è in grado, avendo letto solo quella, di cogliere tutte le altre palesi violazioni commesse da chi deve amministrarla, la legge. In nome e per conto del popolo italiano, la beffa.
Negli ultimi pezzi ho cominciato a mostrare come si interrogarono i testi, in questo maledetto processo, e ripeto ancora, siccome il teste, 194cpp, è interrogato sui fatti che costituiscono oggetto di prova, il maledetto processo doveva essere ridotto a non più di tre/quattro udienze invece delle venti. Perché gli ascoltati lo furono per spiegare quanto Iori fosse, ai loro spiriti di parte e a volte clamorosamente menzogneri, senza che ne derivassero conseguenze, un uomo malvagio, tanto malvagio da render quasi inutile l’esame delle prove vere, ammesso e non concesso ci fossero. Perché un uomo malvagio uccide, specie le donne, come oggi di moda.
Certo, il 194cpp non deve avere la mia interpretazione, lo applica il Giudice; comunque leggiamolo nella parte che ci interessa: “Il testimone è esaminato sui fatti che costituiscono oggetto di prova. Non può deporre sulla moralità dell’imputato, salvo che si tratti di fatti specifici, idonei a qualificarne la personalità in relazione al reato e alla pericolosità sociale. Il testimone è esaminato su fatti determinati. Non può deporre sulle voci correnti nel pubblico, né esprimere apprezzamenti personali salvo che sia impossibile scinderli dalla deposizione sui fatti.”
Il caso Iori è tecnicamente semplice: il malvagio ha/non ha fatto mangiare di nascosto alle vittime una quantità paragonabile a 95 pastiglie di Xanax, anche in gocce, di nascosto e in pochi minuti, per poi finirle col gas?
Che sia San Francesco o Stalin domanda e risposta non cambiano. Che è successo? Siccome l’assunto è impossibile da dimostrare, per un motivo ovvio pure al piantone all’ingresso del Tribunale, è impossibile realizzare un omicidio a quelle condizioni, ma Iori deve essere condannato, la scelta della Corte, del tutto giudice terzo, è stata demolirlo a colpi di testimoni; per la spiegazione “tecnica”, saremo più precisi quando il Ministero, oggi più facile, ci siamo liberati di Berlusconi, fornirà l’indispensabile sfera di cristallo.
Testimone fondamentale, la prima moglie di Maurizio Iori, che visto lo stretto legame con la morte di Claudia e Livia, deve spiegare in pubblico perché si arrivò al divorzio. Domani inizio, anche se sarebbe da pubblicare per intero, a scriverne degli estratti, oggi chiudo con le barzellette che a me piacciono tanto, perché sono vere, cioè la premessa del Pm, pagina 135 del verbale d’udienza del 9 11 2012: “Molto brevemente perché ripeto, non è, l’interesse, quello di investigare sul suo matrimonio. Cronologicamente quand’è che le cose cominciarono ad andare male? Eccetera”
Domani ci divertiremo.

Cremona 29 11 2013 www.flaminiocozzaglio.info

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