Archive for Agosto, 2013

Ago 29 2013

aspettando giustizia pulita-cinquantadue 29 08 2013

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ASPETTANDO GIUSTIZIA PULITA – CINQUANTADUE
Tra le tante verità ve n’è una certa, quella processuale: comunque siano andati i fatti, per la società e lo Stato vale solo quella, una volta definitiva, in giudicato, come si suol dire. Poi e prima, come in tutte le società rispettose delle libere scelte, e anche dell’arbitrio di chi può, ci sono a fianco molte verità ad personam.
Pagina 55, alla ricerca del DNA perduto: “Ad avviso della difesa la traccia in questione proverebbe che Claudia abbia, in esecuzione del suo progetto di suicidio, spontaneamente premuto il blister per far uscire le compresse da ingerire. Tuttavia l’affermazione non è affatto dirimente in quanto anche in questo caso, appare molto probabile che, come nel caso innanzi esaminato, si sia in presenza di tracce biologiche trasportate per contaminazione sul blister. Va infatti rilevato che è assolutamente certo (per dichiarazioni dello stesso interessato e dei soccorritori sentiti) che il dr. Giuseppe Lupi, il medico che dirigeva le operazioni di soccorso, prima effettuò, coadiuvato dalla infermiera Pernatsch, le operazioni sui corpi esanimi, compresa la digitopressione per valutare le macchie ipostatiche, e poi con i medesimi guanti in lattice usati per toccare il corpo di Claudia andò ad esaminare e toccare ciascuno dei 10 blister lasciati sul tavolino del soggiorno. Il dr. Lupi ben può essere stato pertanto l’involontario trasportatore di tracce biologiche della Ornesi su un blister da lei mai adoperato. Questa conclusione si rafforza ancor più se si considera che è stata riscontrata una sola traccia della Ornesi su un blister da lei mai adoperato. Ma se si ipotizza che Claudia Ornesi, sconvolta, decide di suicidarsi e di uccidere la figlioletta iniziando con la ingestione dello Xanax che aveva da qualche parte in casa, l’effettuazione di 95 pressioni digitali per far uscire le compresse dal blister avrebbe dovuto lasciare ripetute tracce biologiche ed impronte digitali su tutti i blister! Eccetera. I blister, compiuto l’omicidio, non avevano su di essi né tracce di DNA né impronte digitali: Iori, attento a non lasciare alcun segno di sé, li svuotò usando ovviamente i guanti e Claudia Orensi non li vide e non li toccò mai da viva. Solo per mero accidente, dopo la sua morte, una traccia biologica raccolta dal dr. Lupi fu da lui trasferita su uno dei blister ch esaminò.”
Questo è uno dei tanti pezzi che spiega alla perfezione il processo, il fatto e il diritto ad personam della Corte, ben guidata da Massa Pio. Qualcosa coglie subito anche il lettore non pratico o distratto: perché il trasporto delle tracce di Claudia via Lupi va a buon fine su uno solo dei dieci blister, il che conferma tutt’altro che normale il trasporto; se invece il trasporto è semplice perché Iori, che se serve è fesso, se serve è un genio, non abbia lui, usando i guanti, premuto le dita di Claudia sui blister; ma come ragiona Massa Pio il lettore che mi segue l’ha capito da un pezzo, e, nel caso non fosse convincente, lamenta gli manchi la sfera di cristallo.
Ma il fatto gravissimo, che fa nascere molti dubbi, a esser gentili, sull’uso del potere che la legge concede ai giudici, è la continua mistificazione dei fatti, altro che travisamento della prova!
Dal verbale dell’udienza in cui depone il dottor Lupi, pagina 135: “PM: è prassi che voi quando fate questi interventi indossate già i guanti? Dr Lupi: sì, sì, per noi è proprio canonico. PM: e sono guanti acrilici che non lasciano impronte di alcun tipo? Dr Lupi: no, no, non lasciano impronte. PM: e quel giorno lei li indossava come sempre? Dr Lupi: sì, sì, è proprio ormai un’abitudine. PM: li indossava anche l’infermiere? Dr Lupi: sì, sì.”
Oggi potrei chiudere con l’invito, lettori cari: giudicate voi giudici di questa specie!
Non solo a carne nuda è difficilissimo trasportare tracce organiche di altri, come ogni esperto degno di questo nome conferma, ma i soccorritori indossavano guanti che, come ovvio per la professione, non passano nulla; il fatto risulta da dichiarazioni in udienza che più chiare non si può, e Massa Pio, per conto di Beluzzi Pier Paolo e giudici popolari al seguito, senza opporre tonitruanti pareri di super esperti al suo esclusivo servizio che smentissero il dottor Lupi, sceglie la via breve: fa in pratica dire al dottor Lupi nella motivazione il contrario di ciò che ha detto in udienza!
Le sentenze si rispettano!
Fate come me, lettori cari, chiedete di leggerle, poi decidete; ve ne ho già citati diversi, e altri risulteranno prima della fine delle 97 pagine: quando al Signor Giudice il fatto, quello già successo, per essere chiaro e pedante, non va bene, lo cambia!
Conseguenza pratica: i ricorsi si fanno sul testo della sentenza, e se i difensori non la rivoltassero come sto facendo io, il dottor Lupi avrebbe detto ciò che scrive Massa Pio, non quello che ha realmente detto!
Io ho sempre lavorato nella Pubblica Amministrazione: mi fossi permesso di verbalizzare come Massa Pio motiva sarei finito sotto processo; avessi avuto lui e Beluzzi come giudici, potete immaginare la legnata!
A lui, male che vada, perché le sentenze si rispettano! il giudice di ricorso farà che s’è sbagliato, ch’era distratto, stava mettendosi le dita nel naso, come preferite, mai ha deliberatamente cambiato le carte in tavola, al massimo ha perso il controllo della sfera di cristallo!

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Ago 29 2013

la guida, il profeta 29 08 2013

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LA GUIDA, IL PROFETA
Chi è causa del suo mal, pianga se stesso, bisogna proprio dire agli agricoltori cremonesi, che oltre alla fatica e la durezza del lavoro, i rischi, e infine i bassi guadagni, se ci sono, rispetto al capitale investito, da cinque anni si fanno guidare e, peggio, rappresentare da Piva Antonio.
Grazie alla sua immagine, quando va bene sono sopportati, a furia di insistere su Zanolli Vittoriano, devono continuamente aprire il portafoglio per sistemare i buchi della Provincia, incapace com’è il gran direttore di una razionalizzazione dei costi, quella che abitualmente rinfaccia agli altri, e adesso ci mancava l’ultima, immortalata addirittura dal Corriere!
Il prezzo del latte. Fanfare alle stelle: in luglio Confagricoltura firma l’accordo con Galbani, che determina gli altri, a 42 centesimi il litro; Piva vicepresidente spiega il successo in lungo e in largo, Zanolli Vittoriano raccoglie e diffonde. Coldiretti invece non firma. Spiega al Corriere Ettore Prandini, presidente Coldiretti Lombardia: “Quando l’accordo è stato siglato il prezzo del mercato era già a 45 centesimi ed era chiaro sarebbe aumentato ancora, oggi è a 51 e ci resterà a lungo.”
Una robettina da niente il 20% in più. Un altro incassa e tace, ma, se vuol rispondere, non lo fa certo come Piva Antonio: “Fiammata momentanea, la Nuova Zelanda è ripartita e Paesi come Stati Uniti e Argentina stanno incrementando la produzione.”
Ragiona bene, la Guida e l’Ambasciatore dei tremila soci della Libera: in un mercato vivo, in fermento, meglio non rischiare e chiedere di vendere al prezzo più basso. E lo va a dire proprio al Corriere, che non perde occasione di farlo sapere a tutti.
Noi cremonesi restiamo in paziente e fiduciosa attesa della versione dell’agiografo, Zanolli Vittoriano……

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Ago 29 2013

domande semplici 29 08 2013

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DOMANDE SEMPLICI
Concessi i domiciliari a Giulia Ligresti, in carcere dal 17 luglio: perché arrestarla allora, perché liberarla oggi?

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Ago 29 2013

quasi un derby 29 08 2013

QUASI UN DERBY
La generosità di Piva Antonio: ormai sulla Provincia foto e citazioni di Gianni Fava, assessore regionale dell’Agricoltura, superano le sue. Attesa da un momento all’altro la Redenzione: anche i leghisti di Cremona sono simpatici e intelligenti!

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Ago 29 2013

uomo avvisato 29 08 2013

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UOMO AVVISATO
Era un po’ che Zanolli Vittoriano, direttore eccetera della Provincia, non interveniva sui controlli delle strade. Eccolo rispondere a un lettore: “Se ben segnalati, funzionano da dissuasori di velocità.”
Sospiro di sollievo, accennava ai cartelli che avvertono i guidatori veloci: qui ti controllo, più avanti corri come vuoi. Temevo avesse la pretesa fossero preannunciati anche i palloncini: da Cremona a Cicognolo puoi bere, da Cicognolo a Torre attento!

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Ago 29 2013

il raspellino-tre 29 08 2013

IL RASPELLINO – TRE
Pagina 51 della Guida 2005 dei ristoranti del cremonese, inventor curatore Zanolli Vittoriano: “In prossimità della via Mantova, lontano dai rumori e dall’inquinamento cittadino (siamo a Cremona, non a Milano, n.d.r.), sorge l’agriturismo. Un piccolo paradiso per chi ama la natura e soprattutto i cavalli (in grigliata? n.d.r.). L’azienda offre ai clienti alloggio in camere dallo stile rustico, corsi di equitazione western per bambini e adulti, pensione per i cavalli e naturalmente la ristorazione.”
Dall’agriturismo a un ristorante super, pagina 53: “Trenta coperti ai quali d’estate si aggiungono i tavoli all’aperto danno ospitalità a una clientela selezionata o, per meglio dire, coccolata. L’atmosfera è quella calda del salotto di casa. E che salotto: mobili d’epoca, tovaglie ricamate, tappeti pregiati. Tutto questo ha un prezzo.

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Ago 29 2013

dell’impegno 29 08 2013

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DELL’IMPEGNO
Volli, sempre volli, fortissimamente volli: ci hanno messo dei mesi, ma ce l’hanno fatta. L’Imu ha cambiato nome.

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Ago 29 2013

maurizio iori 29 08 2013

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MAURIZIO IORI Se credete a quanto scrivo sul suo processo e se giocate come me su facebook, dategli un grande aiuto: l’amicizia. E’ un modo per farlo sentire meno solo.

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Ago 28 2013

aspettando giustizia pulita-cinquantuno 28 08 2013

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ASPETTANDO GIUSTIZIA PULITA – CINQUANTUNO
Comodo condurre l’analisi quando si dà per certa, per il mondo, la tesi che si vuol far credere da dimostrare, come in un celeberrimo passo di Galileo, dove se Aristotile non dicesse il contrario dell’evidenza, essa sarebbe evidente anche all’inesperto, e Massa Pio relatore, per conto del suo vice Beluzzi Pier Paolo e dei sei un gradino sotto, si avvia a dimostrare che se le impronte mancano, sia chiaro, mancano solo dove han voluto cercarle, perché la casa, come ha osservato in Aula il professor Capra, della Difesa, uno dei tecnici più noti in Italia, ne è piena, è perché l’assassino Iori ha provveduto a cancellarle. Pagina 51: “Con la relazione in data 10 10 2012 a firma del dr. Gugliandolo si è dato risposta (nota bene l’impersonale: si è dato risposta, che cioè deve valere per tutti, non per il solo Gugliandolo e chi lo ha incaricato! n.d.r.) al quesito del PM inteso a verificare se la superficie di una bombola a gas identica a quelle in sequestro possa essere substrato più o meno idoneo a trattenere impronte dattiloscopiche. A tal fine la Polizia Scientifica ha acquisito due bombolette uguali a quelle in sequestro e le ha maneggiate senza guanti provvedendo poi al rilascio del gas (durata di 4 ore per lo svuotamento). I tecnici della Polizia hanno così constatato l’effetto Joule-Thompson (rilascio di ampia condensa acquosa) di cui è stato detto supra e verificato sperimentalmente che la ricerca di impronte papillari latenti ha sempre dato esito positivo, anche dopo l’effetto Joule-Thompson. Su una bomboletta maneggiata senza guanti è stata inoltre delimitata un’area ove si è agito meccanicamente con l’ausilio di una spugna bagnata per la pulizia della superficie. In questa porzione non sono state notate, dopo il trattamento, linee papillari latenti.”
Sembra, è! noioso questo passo, lettori cari, ma è uno dei tanti in cui si prepara quello che nel pudibondo linguaggio forense si chiama: travisamento della prova. Io tra lo scrivere con la toga o farmi capire, preferisco sempre essere rude, pur di farmi capire. Poi chi lo desideri mi affibbi tutti i titoli che crede. Per travisamento si intende quel vedere in modo particolare, autosuggestivo, ma non proprio in malafede, che però conduce allo stesso punto di chi falsifica tutto il possibile; ma a chi travisa si può al massimo imputare l’incapacità, caratteristica più o meno grave secondo le condizioni. Se io faccio l’operatore ecologico e traviso una foglia, il danno è relativo; se faccio il giudice e non vedo ciò che vedrebbe a occhi chiusi il portinaio del Tribunale, le cose cambiano. Se poi fin dall’inizio mi metto, io, senza l’intervento di alcuno, nella condizione di travisare, notte buia e tempestosa.
Massa Pio, con l’aiuto di Beluzzi Pier Paolo e i sei popolari, si avvia a districare, non dei più importanti come lo Xanax e il gas, ma è lì vicino, uno degli architravi del processo, letto in chiave: Iori comunque deve finire all’ergastolo, e cioè le impronte di chi è passato per quella casa. E sa già che le impronte, anch’esse malvagie contro i giudici! son a favore della Difesa di Iori. Non c’è molta scelta: ti fai travisare, ed ecco l’esperimento sopra!
Ne vedremo l’applicazione i prossimi giorni, per intanto: le impronte, così dice la scienza, almeno come l’hanno spiegata tutti i periti in Aula, non sono un che di oggettivo, ma più o meno labili, sudore o sangue per andare agli estremi, pressione, persona, temperatura, insomma, credo che smanettando su internet si trovino un sacco di spiegazioni. Secondo, cancellare non è semplice come passare una spugna bagnata, caro dottor presidente Massa Pio; come l’ho sentito io in Aula l’avrà sentito anche lei, soprattutto restano le tracce della cancellazione e guarda caso nell’appartamento non ne è stata trovata una, di cancellazione intendo, e questo lei, che è già abbondantemente sulla strada dell’esser travisato, dimentica di scriverlo nella motivazione. Terzo, è impossibile la cancellazione selettiva sullo stesso oggetto, così almeno dice la scienza: se riesco nel proposito, cancello tutte le impronte, non solo quelle che vorrei.
Da domani l’applicazione pratica del travisamento.

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Ago 28 2013

gli interessi di cascina 28 08 2013

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GLI INTERESSI DI CASCINA
Ancora sui bilanci Sec e PubliA, che poggiano, la jella! sulle vendite della Provincia, quotidiano eccetera diretto da Zanolli eccetera Vittoriano; una riflessione vien fuori spontanea sui costi di produzione dell’editore: 13 milioni, di cui 5 per il personale, di cui Zanolli eccetera, pronto a quello degli altri, e che taglino, se l’attività è in perdita! mai pubblica una riga sugli stipendi, a cominciare dal suo!
E nessuno avanzi con la bufala che gli stipendi pubblici eccetera, nel privato ancora eccetera: un qualsiasi giurista di quart’ordine recita la cantilena che divide i due settori, poi la realtà è molto più complessa, perché nessun privato è realmente tutto privato. Il dato più significativo dei quotidiani è il prezzo identico, come se il prodotto offerto al consumatore, Corriere o Provincia, fosse di eguale qualità! E non mi riferisco solo alla differenza professionale enorme tra De Bortoli e Zanolli eccetera, anche la Provincia ha avuto grandi direttori, Pirondini, Gelmini, Tartara, ma il prodotto finale è comunque inevitabilmente diverso; Corriere, Stampa, Repubblica sono ben altro che la Provincia, per ottimo che sia il direttore del tempo.
Non pubblico i numeri che i miei ormai moltissimi informatori mi danno per certi, se non li vedo io con i miei occhi: se pubblico ne devo garantire io, ma se Zanolli eccetera costa all’editore la cifrona che mi dicono, la certezza è, quasi nessun agricoltore socio proprietario della Libera guadagna tanto!
E il lavoro della terra, che chiede molto e restituisce poco, è ben altro che riscrivere le stesse cose da anni cambiando qualche virgola, concorsi, puma a spasso come gattoni, una parola dura e cattiva per quasi tutti si trovino nei pressi…….

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