Giu 27 2013

giustizia di ferro-centocinquantasette 27 06 2013

Published by at 10:03 am under cronaca cremonese,Giudici

GIUSTIZIA DI FERRO – CENTOCINQUANTASETTE
Solito golpe della Provincia, giornale a informazione Libera, con titolo a tutta pagina nella cronaca di Crema, rinforzato in loco a suon di locandina presso le edicole:
L’Ospedale parte civile contro Iori
Maurizio Iori, oltre aver ucciso l’ex amante e la figlia, secondo la Corte d’Assise che in sei mesi ci spiegherà i motivi, e seguente conferma della Morandi, la Benemerita, ha depredato perfino l’Ospedale che gli forniva il cibo, timbrava, e poi andava in studi e cliniche private ad ammucchiare soldi. Nessun cenno invece sulla Provincia, ma l’informazione è Libera, dell’incontro al Filo per far due chiacchiere sul processo principale, quello dell’ergastolo, di cui si aspetta, ormai mancano solo venti giorni, il deposito delle motivazioni. Incontro che c’è stato lo stesso, annunciato da www.cremonaoggi.it, il Vascello online, cioè la stampa libera, e da facebook. Poche persone, una quindicina, in linea con la linea Cremona: se uno Iori si fa l’ergastolo, cazzi suoi, se a me danno una multa, è ingiusto e protesto. Senza far caso alla banale riflessione, che ripeto dai primi degli oltre duecento pezzi che ho scritto sul blog: oggi la multa a te e l’ergastolo a lui, ma è un caso, poteva essere il contrario e comunque c’è tutto il tempo perché succeda ancora.
Pochi ma buoni, molta attenzione e domande; più volte rifacendo il percorso dell’intera storia, dai giornali alle prime indagini, dall’arresto alla sentenza, ho dovuto interrompermi: chiedo scusa se i fatti che presento fanno ridere, innestati come sono sulla morte di due persone, l’ergastolo per una, il dolore infinito e la distruzione di troppe famiglie, ma la colpa è loro, dei fatti, non mia. Partendo dalle lettere tra i due Presidenti, Massa e Campanato, dove ci si accorda che, causa i troppi impegni di Massa dovuti a gestire separazioni e divorzi e simili, nonché a trovare le sedie per i colleghi di Crema, la spiegazione dei motivi di condanna non riesca, ed è più che comprensibile, nei 90 giorni chiesti al momento della sentenza, per cui ne servono altri novanta, per un totale di 180, quando a Stendhal, per fare un nome, ne son bastati 40 per scrivere la Chartreuse, oltre 500 pagine di cui vi lascio immaginare la differenza rispetto a scrivere cosa secondo loro è successo in una sera di luglio; dalla scoperta del Procuratore Borgonovo, per cui non poteva essere suicidio, anche se la madre ha in corpo 90 pastiglie di Xanax, perché non è morta abbracciata alla figlia; dalla sicurezza della Corte che Iori avesse la chiave dell’appartamento: pagava il leasing, dunque l’aveva, e poi lo dicono gli Ornesi, testi degni d’ogni fiducia; per finire alla grottesca ricostruzione, e qui davvero il riso mi spiace perché si tratta di morte, ma ad impossibilia nemo tenetur, che l’Accusa di soppiatto, negli ultimi giorni, scrive e non legge in Aula, dio sa perché, sulle ore finali: Iori ficca nel bicchiere dell’aperitivo di Claudia, che non se ne accorge né prima né dopo, qualche decina di pastiglie di Xanax ben tritate, poi, come sviene, le fa bere il resto, e intanto cerca una lettera e non so cosa altro, ma prima ha staccato la luce, a un quarto alle dieci di sera, per vederci meglio. S’è dimenticata, l’Accusa, l’ordine dei tempi: Iori prima addormenta la figlia, e la madre nemmeno chiede: che gioco strano stai facendo? o prima la madre, e la figlia non emette nemmeno uno strillo che coi muri carta velina d’oggi il vicino udirebbe, proprio come ha sentito le urla di stizza della madre, esattamente come insiste Iori, alla notizia che lui ha sposato l’altra, non lei?
Pensaci bene, caro cittadino di Cremona, oggi alzi la voce per una multa, domani non ti basterebbero le cannonate per far sentire la tua rabbia, ti arrivasse sul groppone un trattamento Iori….

Cremona 27 06 2013 www.flaminiocozzaglio.info

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