Mag 29 2013

giustizia di ferro-centoventotto 29 05 2013

Published by at 8:27 am under cronaca cremonese,Giudici

GIUSTIZIA DI FERRO – CENTOVENTOTTO
Ancora ieri spiego il processo Iori a un amico che ha letto solo i titoli della Provincia, quotidiano eccetera di Cremona eccetera, confezionati dalla Benemerita, la Morandi Francesca, e comincio come sempre dal clou: capisci perché il presidente Massa ha giocato quella manfrina con la Corte di Brescia, ottenendo altri 90 novanta giorni per spiegare la condanna, dura convincere i suoi senz’altro durissimi futuri critici che Iori, in un quarto d’ora al massimo, ha fatto ingoiare di nascosto a Claudia 95 novantacinque pastiglie di Xanax, quasi a digiuno per giunta, come dice l’autopsia. Ciò che non capisco è come Massa speri, allungando i tempi, di trovare la soluzione.
Intanto, a furia di permettere all’Accusa e alla Parte civile di sventolare bandiere che non solo non aiutavano la comprensione del successo, un’evidente suicidio, ma nemmeno rinforzavano la tesi dell’omicidio, tanto cara per motivi di vendetta e di soldi, molti, record processuale italiano credo, otto milioni che a detta della Parte civile, sempre attenta agli aspetti morali, contribuiscono a ristabilire la verità e la giustizia, ha obbligato per tutto il processo la Difesa a rispondere coi fatti alle invenzioni, compito perfettamente riuscito, se non fosse che, la battuta non è mia ma è troppo bella per nasconderla, la Difesa ha vinto alla grande in Aula, sotto gli occhi di tutti, quelli che intendevano usarli, è chiaro, ma ha perso nel segreto della Camera di Consiglio!
E allora riprendiamo la memoria della Difesa, che ha convinto, guarda un po’, la Cassazione, perchè in questo caso ha valutato i fatti, non le opinioni: “a) La tragedia nel contesto della quale è avvenuto il decesso di Ornesi Claudia e della piccola Iori Livia, figlia naturale riconosciuta dall’attuale indagato, è avvenuta nella notte tra il 20 ed il 21 luglio 2011 b) I corpi delle due vittime sono stati scoperti intorno alle 8.30 del mattino di detto secondo giorno c) Il Dr. Iori, informato telefonicamente dell’accaduto mentre si trovava a Milano intento ad eseguire un delicato intervento operatorio (è infatti un oculista famoso ed è primario presso l’Ospedale di Crema), rientrato precipitosamente in detta città, veniva subito interrogato dalla Polizia giudiziaria quale “persona informata” d) Sconvolto dal dolore ed allarmato dal tenore delle domande miranti, secondo la sua percezione del momento, ad ottenere da lui non informazioni sui motivi ispiratori del suicidio della Ornesi, ma notizie sui suoi movimenti nella serata appena trascorsa e, addirittura, nei giorni precedenti nell’evidente intento di trovare una ragione per coinvolgerlo configurando una qualche responsabilità a suo carico quantomeno come possibile istigatore, ha reagito in una situazione di fortissimo stress, prendendo le distanze dalle vittime e negando di aver trascorso la prima parte della serata in casa loro e) Nello stesso giorno del 21/7 è stata iscritta dalla Procura di Crema la notizia di reato, qualificato come istigazione al suicidio, a carico di ignoti; è stata disposta l’autopsia, ma non è stato ordinato alcun altro esame di carattere scientifico f) Come si è appreso a posteriori le indagini sono continuate a carico del Dr. Iori accertando: 1) che egli non aveva trascorso al cinema, come da lui affermato, la serata del 20/7/2011 2) che i quattro fornelletti da campeggio con relative bombole, utilizzati come strumenti di morte nella tragica vicenda, erano stati acquistati da lui.”
Bene, qui ci sono di fronte due bugie, la prima, tanto comprensibile quanto ingenua, di un cittadino, Iori, che la pagherà carissima, la seconda degli Inquisitori che a fatica verrà stralciata dal processo, senza alcun seguito a loro carico.
Quando Iori si rende conto che vogliono incastrarlo, a nessun testimone si chiede: lei dov’era al momento del delitto et similia? reagisce come un bambino, chiede l’avvocato, gli rispondono no perché non è indagato (!), e allora nega l’inverosimile, anche se con un minimo di lucidità, conosce la famiglia Ornesi da quattro anni, sa che si dicono tutto e ci penseranno loro a raccontarlo, e infatti la Polizia l’ha richiamato da Milano perchè l’avevano già raccontato! Se voi leggeste, cari lettori, cos’han montato gli Inquisitori su questa bugia completamente inutile, capireste tutto senza bisogno d’altro; se poi cercaste la buona fede di chi rappresenta lo Stato, prima ingannano il cittadino battezzandolo testimone invece di colpevole, poi, sentite la finezza, iscrivono immediatamente la notizia di reato di istigazione al suicidio contro ignoti, quando sanno benissimo che l’ignoto si chiama Iori Maurizio e in una maniera o nell’altra vogliono fargliela pagare!

Cremona 29 05 2013 www.flaminiocozzaglio.info

One response so far

One Response to “giustizia di ferro-centoventotto 29 05 2013”

  1. danielaon 29 Mag 2013 at 2:18 pm

    In Tunisia le studentesse universitarie potranno indossare il niqab, fino a questo momento vietato per ragioni di sicurezza: la vittoria politica è andata agli integralisti islamici e ora si vedono le conseguenze. Io aspetterei prima di parlare in termini positivi di “primavera araba”…
    In Pakistan è stata uccisa una volontaria anti-polio.
    Ad Ancona 2 minorenni picchiano l’autista di un autobus: dato che siamo in Italia, credo proprio che non pagheranno e che verranno affidati ai servizi sociali.

Trackback URI | Comments RSS

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.