Apr 30 2013

giustizia di ferro-novantanove 30 04 2013

Published by at 9:16 am under cronaca cremonese,Giudici

GIUSTIZIA DI FERRO – NOVANTANOVE
Ieri chiudevo il pezzo con la tremenda, per gli Accusatori e la Corte che ha loro creduto, riflessione Giusto/Gualazzini: e se le vittime designate fossero sopravvissute a seguito della inidoneità dei mezzi impiegati per sopprimerle, che sarebbe accaduto?
L’importanza della comunicazione. E’ passato tra la gente il messaggio: addormenta le vittime, poi le gasa. Passa se non metti tra “addormenta” e “le”: con 95 pastiglie! Passa se non spieghi che, non importa chi come dove quando, fino a quel giorno per la letteratura scientifica anche con 95 pastiglie e quattro bombolette la morte era tutt’altro che certa, per cui l’assassino Iori, medico e chirurgo, quindi esperto di sonniferi, avrebbe pur dovuto riflettere: e se invece si svegliano? E se muore solo la bambina? Per decidersi all’uso di strumenti di morte veri. Per rendere sempre più credibile la tesi di fondo Giusto /Gualazzini: nemmeno Claudia intendeva uccidersi, convinta di fare una sceneggiata per punire il matrimonio con l’altra!
Non basta che la condanna sia giunta senza uno straccio di prova materiale che sia, nemmeno i ragionamenti tengono, a partire dal folle motivo che avrebbe spinto Iori a uccidere: perchè Claudia voleva che Livia giocasse con gli altri suoi figli!
E non stiano a inventare, Massa, Beluzzi e l’amica Campanato, motivi di lavoro che impediscano di stendere sulla carta la spiegazione di una condanna che han tenuto per doverosa, tanto non la fanno bere a chi ha seguito il processo, usando occhi e testa, naturalmente, non alla giornalista “mi spieghi per favore signor giudice”: non sanno come venirne fuori, come se raddoppiando i termini potesse giungere in soccorso l’illuminazione!
A proposito di termini, ricordati lettore caro se capitasse a te aver a che fare con certi giudici: con il deposito normale entro il 18 aprile Iori avrebbe potuto sperare in un Appello entro la fine dell’anno. Adesso si va al 17 luglio, sospensione feriale 1 agosto 15 settembre, i 45 giorni per l’appello degli avvocati, per loro son sempre 45, finiscono al 14 ottobre. Processo di appello, se va bene, entro la metà dell’anno prossimo, cioè a Iori, poco che sia, sei mesi di carcere in più, e Berlusconi, credimi caro lettore, non ha assolutamente intralciato il lavoro di questi giudici. Sei mesi di vita rubati a Iori, perchè per quanto si impegni a scrivere il relatore, questa sentenza non arriva neanche in Cassazione, se i giudici d’appello seguono i principi di legge: interpreta secondo il tuo parere, e se condanni il 533cpp ti impone la certezza al di là di ogni ragionevole dubbio, ma i fatti, non i tuoi apriorismi.
Questa lunghissima introduzione per l’ultima, agghiacciante novità sul caso Iori, dove i parenti invece di andare a caccia di studi famosi dovrebbero programmare solidi viaggi a Lourdes: ricordate le parole con cui il presidente Massa chiedeva e otteneva dal presidente della Corte di Brescia Campanato lo spostamento del deposito dei motivi dal 18 aprile al 17 luglio? Ve le ripeto: “Il sottoscritto aveva assunto su di sè anche l’onere di provvedere alla motivazione della sentenza, ma non ha potuto dedicarsi in modo continuativo ed esaustivo alla stesura eccetera…..In una tale situazione, che Lei ben conosce, di grave scopertura degli organici del Tribunale di Cremona e con la necessità di ciò nonostante supportare , con giudici cremonesi, parte dell’attività giudiziaria del sopprimendo Tribunale di Crema, ho ritenuto di non poter ulteriormente gravare i colleghi di Cremona assommando su di me eccetera.”
Avevo scritto: parole che ho letto volte millanta nelle giustificazioni del peggior sindacalese della pubblica amministrazione, e che almeno ai livelli più elevati, qui stiamo parlando di Giudici, della prima funzione dello Stato, per tanti motivi superiore anche a quella politica, non di impiegati com’ero io, che dovrebbero essere controllate, invece di un sì di cortesia come d’obbligo tra colleghi…..
Il controllo, puntuale, è arrivato ben al di fuori dalla magistratura: il giudice Beluzzi Pier Paolo, che avrebbe potuto scrivere i motivi al posto di Massa, ma che Massa ha ritenuto di non poter/dover gravare anche di quest’impegno, appare bello bello ieri nei servizi degli on line di Cremona. Ripasso. Oltre al digitale Beluzzi è uomo dal multiforme ingegno: tanti ricorderanno come nel 2008, nel pieno dell’esercizio delle sue funzioni di giudice, trattava in gran segreto con Pizzetti la sua candidatura a sindaco nel 2009; scoperti a fine agosto, si accendeva una lotta furiosa con Corada, che non intendeva ritirarsi per fargli spazio; incontri, proposte, dichiarazioni d’ogni tipo, come: se si ritira Corada mi ritiro anch’io, eccetera, il meglio insomma; e alle osservazioni, perché non ti metti in aspettativa, lui, esperto di leggi: ma io non ho firmato la candidatura!
Tanto premesso, ieri, dicevo, apro gli on line e te lo vedo fotografato in conferenza a Palazzo Comunale: è tra gli organizzatori della partita tra la Nazionale di basket dei Magistrati e una selezione mista di personaggi cremonesi, partita, come è evidente, indispensabile e che senza il suo apporto non sarebbe mai venuta alla luce.
Di fronte a simili impegni, ben valutati e compresi da Massa, Campanato e dalle Procure di Brescia, Milano e Venezia che mi leggono in copia, lo Iori di turno si faccia pure i suoi sei mesi di carcere in più!

Cremona 30 04 2013 www.flaminiocozzaglio.info

One response so far

One Response to “giustizia di ferro-novantanove 30 04 2013”

  1. danielaon 30 Apr 2013 at 2:05 pm

    Lo scrivo qui, ma non c’entra nulla.
    Il macchinario comprato per l’Ospedale tempo fa, l’acceleratore, è ancora fermo.
    Da La Provincia di ieri riporto un paio di domande scritte dal cronista:
    1) “è funzionale dotare un ospedale come quello di Cremona di un macchinario così particolare?”: direi di sì, se si considera che è un macchinario, sembra molto preciso, per la cura dei tumori.
    Il fatto che si trovi in una cittadina di provincia come la nostra dovrebbe rendere contenti.
    Il cronista comunque provi a fare questa domanda ai malati di tumore e ai loro familiari…
    2) “non sarebbe stato più logico destinare quei fondi alla ristrutturazione, per esempio, di alcuni reparti che avrebbero bisogno di un significativo intervento”?: anche questa domanda il cronista provi a farla ai malati di tumore e ai loro familiari…
    Avessero usato quei fondi per cose non necessarie e inutili, del tipo mettere delle poltrone di velluto (faccio un esempio a caso) nell’ingresso dell’ospedale al posto delle sedie che ci sono ora, questa domanda la potrei capire ma, ripeto, sono stati usati dei soldi per prendere macchinari all’avanguardia per curare i tumori: questo non potrebbe essere considerato un caso di “buona sanità”?

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