Apr 26 2013

giustizia di ferro-novantacinque 26 04 2013

Published by at 7:43 am under cronaca cremonese,Giudici

GIUSTIZIA DI FERRO – NOVANTACINQUE
Ho scherzato ma non troppo ieri, quando ho proposto ai Signori della Corte, incapaci per impossibilità oggettiva a spiegare entro 90 novanta giorni perchè in quattro ore avevan deciso l’ergastolo per Maurizio Iori, d’esser rivoluzionari e ammettere lo sbaglio, e limitare almeno i danni, già oggi enormi, all’imputato e alla sua famiglia, oltre che alla Giustizia. Le rivoluzioni è più facile leggerle che farle, anche se ci costano niente, solo un po’ di faccia; molto più comodo siano gli altri a patirne il mancato beneficio.
E allora proseguiamo con la lectio magistralis offerta da Giusto&Gualazzini, difensori, che ha il consueto limite culturale, bisogna accorgersi che è una lectio e capire qual è la propria sedia.
La lectio, non per scelta propria, deve comprendere momenti ridicoli, obbligata com’è a inseguire gli argomenti dell’Accusa, che non avendone di strutturali, ha spaziato nelle praterie delle possibilità, rendendo oggi molto difficile, se non proibitivo, il compito della Corte che li ha accettati per riuscire nella condanna, a spiegarli.
Quindi eccoci alla preparazione dell’omicidio, voluto da Iori che si sentiva troppo costretto nella notorietà professionale, e desiderava, anche questo ha accertato l’Accusa, entrare di forza nei grandi media, riuscendoci. Siccome su internet c’è tutto, il nostro, di professione microchirurgo, cerca la medicina adatta per addormentare le vittime. Pagina 31 e seguenti della lectio: “Le presunte prove del fatto che l’imputato avesse progettato il crimine attingendo dalla rete informatica le notizie necessarie alla sua consumazione. Anche su questo argomento le forzature interpretative sistematicamente operate dall’accusa, per l’ennesima volta dimostrano di essere tali. Nella letteratura medico legale e/o tossicologica non era mai stato descritto, prima di questa specifica tragedia, alcun caso in cui la morte fosse stata provocata dall’effetto combinato della assunzione di Xanax e dalla contemporanea inalazione di gas (miscela butano-propano). Udienza del 05 12, avv. Gualazzini: in letteratura prima di questo caso sono stati indicati degli eventi omicidiari o suicidiari che si sono realizzati attraverso la combinazione degli effetti di Xanax e di butano-propano? Consulente tecnico Verzelletti: che sappia io, no. Combinazione benzodiapezine ed idrocarburi come questo caso, no. Consulente tecnico Bernini: in caso di decesso per gas sono state incidentalmente trovate forse altre sostanze ma nell’ambito delle tossicodipendenze che io sappia non di farmaci di tipo benzodiazepinico. Gualazzini: quindi, anche uno che avesse fatto ricerche su internet o con altri mezzi non avrebbe trovato praticamente nulla di specifico? Bernini: internet è una fonte un po’ vaga, in effetti bisognerebbe riferirsi a pubblicazioni specifiche per questo.
Da ciò discende una serie di inoppugnabili considerazioni. Non solo il Dr. Iori non ha nemmeno tentato di fare ricerche sul modo di provocare la morte con Xanax e Gpl, ma se le avesse mai fatte non avrebbe trovato nulla che lo istruisse o comunque lo confortasse nella concreta prospettiva di successo di un omicidio realizzato con quei mezzi. Infatti le probabilità di riuscita erano a dir poco aleatorie.”
Perchè ho trascritto il pezzo tutto sommato noioso e di cui il lettore casuale non capisce l’utilità? Perchè la divisione corazzata contro Iori ha solo queste armi. Non una parola sul momento decisivo, come è riuscito ad esempio Iori far ingoiare 95 pillole a Claudia, troppo complicato, meglio perdersi nelle nebbie e tentar di far credere che Iori quasi non sapesse dell’esistenza dello Xanax, che ha comprato le bombole, ma non per il fine dichiarato eccetera, insomma come prendere l’ascoltatore per asfissia da noia, non con la forza della ragione….

Cremona 26 04 2013 www.flaminiocozzaglio.info

One response so far

One Response to “giustizia di ferro-novantacinque 26 04 2013”

  1. danielaon 26 Apr 2013 at 2:30 pm

    A proposito di ipotetici suicidi, riguardo a quell’uomo che è stato investito, parzialmente, dal treno, il cronista scrive “è probabile che il cremonese, prima deciso a farla finita, abbia ripensato al suo gesto proprio in extremis, in un attimo di lucidità”…ma perché caspita uno che si suicida (o che tenta di farlo) deve essere per forza considerato “non lucido”??
    Uno che decide di togliersi la vita per me può essere lucido al 100%.

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