Apr 25 2013

giustizia di ferro-novantaquattro 25 04 2013

Published by at 9:20 am under cronaca cremonese,Giudici

GIUSTIZIA DI FERRO – NOVANTAQUATTRO
Diciamo le cose come stanno, così almeno a me piace e spero anche a voi lettori cari: tante, troppe volte si ha l’obbligo di lodare quel che poi nella pratica, se tocca a noi, dà tremendamente fastidio. Come sarebbe stato comodo, succede in altri Paesi civili, né più né meno che il nostro, per il Presidente Massa Pio tornare in Aula e limitarsi a dire: ai sensi del 533 cpp condanno Iori Maurizio eccetera. Macchè, tutto il tempo che serve anche al più lento degli estensori, ma prima o poi, lo impone il 111 della Costituzione più bella del mondo: “Tutti i provvedimenti giurisdizionali devono essere motivati”, devi spiegare perché. E in certi casi se hai preso la decisione, sarò buono, affrettatamente, diventa dura spiegare agli altri ciò che non è chiaro nemmeno a te stesso. E qui Berlusconi, per quanto affligga la categoria coi suoi insulti, proprio non c’entra, anzi, corri il rischio di far diventare idee quelli che erano solo: insulti!
Non riesco a togliermi dalla testa il duetto goldoniano tra i due presidenti, Massa chiede: dammi altri 90 giorni per indovinare la motivazione, Campanato risponde, come fosse una pratica banale invece di un ergastolo: fa pure, collega.
Ma signori presidenti, ve l’ho scritto e riscritto, se gli argomenti non ci sono potete regalarvi tutto il tempo che la legge vi concede, dar l’incarico a Beluzzi, ma tra novanta giorni siamo daccapo, dovrete scrivere delle pagine che faranno Storia, ma nella parte sbagliata. A meno che decidiate di essere, per voi sarebbe: rivoluzionari; nel resto del mondo: normali.
L’errore capita a tutti, e, se per giustificarci diciamo troppo spesso: ero distratto, sappiamo bene non essere vero, è questione di percentuali, ma ogni tanto salta la scintilla creativa, la concentrazione eccetera e combiniamo guai. Inimmaginabili. Una mia battuta: anche Leonardo era stupido un quarto d’ora al giorno, uno stupido ogni tanto ha un’idea buona.
Decidete di fronte all’evidenza. In novanta giorni non siete stati in grado di spiegare una scelta presa dopo 17 udienze: la prova del nove di una scelta sbagliata!
Nel privato, ormai pietra di paragone anche dove non è, l’errore vien corretto come lo si vede, senza aspettare timbri e protocolli; qualche post fa ho ricordato il classico e immediato ritiro dei modelli d’auto quando il costruttore riconosce il difetto. Non aspetta che qualche sfortunato ci lasci le penne.
E allora, anche se so bene ch’è difficile resistere alla tentazione di buttar giù qualcosa, tanto il rischio è solo che il collega di ricorso corregga (per inciso: quando giudicate un professionista che ha procurato dei danni mica lo assolvete se dimostra di aver seguito un suo percorso logico), prendete il coraggio a due mani, siate umili e rivoluzionari e scrivete, dopo aver messo Iori in libertà provvisoria: non sappiamo spiegare il perchè, adesso che dobbiamo scrivere ci siamo accorti di aver preso un abbaglio clamoroso, con queste “prove” altro che condanna, nessun cittadino deve essere processato. Ricordatevi anche, se può darvi conforto, che Iori fu messo in carcere senza aspettare gli esiti dell’autopsia né i dati scientifici della stanza, solo sulle parole degli Ornesi e dei pochi nemici.
Rivoluzionari, e i primi, tra i Giudici, a riconoscere l’erroraccio in corso d’opera.
O preferite insistere, ad esempio, sul tema della chiave che se Iori fosse assassino “deve” avere, ma non c’è prova né logica che l’abbia, sui vecchi temi del fatto notorio e massime d’esperienza, per cui se la casa l’ha pagata, dunque deve averla?
A voi scegliere, signori Giudici, come preferite essere giudicati.

Cremona 25 04 2013 www.flaminiocozzaglio.info

No responses yet

Trackback URI | Comments RSS

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.