Mar 30 2013

giustizia di ferro-sessantotto 30 03 2013

Published by at 9:41 am under cronaca cremonese,Giudici

GIUSTIZIA DI FERRO – SESSANTOTTO
Ieri eravamo rimasti groggy, si dice così del pugile che ne ha prese tante da non accorgersi nemmeno di quelle che prende ancora, alla rivelazione del Tribunale del Riesame di Brescia, tre giudici togati su tre, senza l’inquinamento dei popolari! che alla fine dell’ordinanza conferma l’arresto di Maurizio Iori “il pericolo che il prevenuto commetta nuovi gravi delitti con l’uso di mezzi violenti si coniuga ad un reale pericolo di reiterazione specifica”, pagina 11, e a pagina 10 spiega come ha raggiunto la certezza che sia stato lui, sempre lui! a staccare la corrente, dopo aver ucciso Claudia e la figlia, “per evitare altre vittime o danni”.
Potenza della logica, specie quando parla in nome del popolo italiano! Non so te, caro lettore, a me questa ricorda moltissimo l’antico tema filosofico se Dio è così onnipotente da potere l’impossibile. E l’ordinanza chiude in bellezza le proprie ragionose argomentazioni che obbligano Maurizio Iori, fin che la morte non lo separi dalla Terra, a dimorare in carcere, pagine 10/11: “E’, infine, priva di qualsivoglia riscontro e, comunque, illogica e contraddittoria la tesi difensiva secondo la quale sarebbe stata Ornesi Claudia a togliere la vita a se stessa ed alla propria figlioletta, a tanto essendosi determinata la sera stessa del 20 luglio 2011 per aver appreso con insuperabile sconforto che Iori Maurizio si era sposato da alcuni mesi con un’altra donna.”
Adesso, leggendo la spiegazione del “qualsivoglia riscontro e, comunque, illogica e contraddittoria la tesi difensiva”, tenetevi la pancia per non farla scoppiare dalle risate: “In primo luogo, invero, alcun elemento emerso lascia evincere che la Ornesi fosse venuta a conoscenza di tale circostanza e proprio in tale occasione.”
Beh, se è per questo, l’eccellente Riesame, elemento per elemento per 3,14 nemmeno porta elementi contrari, per cui essendo parola contro parola s’è dimenticato di spiegare perché valga una e non l’altra, ma c’è molto di più che una battuta, perché l’eccellente non ha letto per intera l’ordinanza del dottor Gip che pur conferma, da cui risulta che del matrimonio non sapevano né padre, né madre, né sorella, anche se poi la Corte, nella pienezza dei poteri esercitati in nome del popolo italiano, ha accettato senza batter ciglio la testimonianza contraria di essi!
“In secondo luogo, ancora, lo stesso Fiameni Nicola (occupante il piano superiore a quello abitato da Ornesi Claudia) pur avendo riferito di aver percepito toni di voce alti (propri di una animata discussione) provenire dall’appartamento sottostante al proprio, non ha saputo riferire i contenuti del diverbio e nemmeno ha saputo precisare con certezza chi fossero i protagonisti dell’acceso confronto.”
Premesso l’ovvio: al vostro primo processo d’omicidio procuratevi un vicino di casa pettegolo sì ma anche preciso, qui siamo al lirismo dell’interpretazione di tendenza, è certo che in casa fossero Iori, Ornesi e la bimba, eppure per i tre del Riesame non è certo chi fossero “i protagonisti dell’acceso confronto”!
E men che meno può essere accettata, sempre in nome del popolo italiano ch’è tanto pignolo, la tesi di Iori che lei si fosse incazzata alla notizia del matrimonio con l’altra.
Poteva mancare un terzo luogo?
“In terzo luogo, poi, se davvero la Ornesi si fosse determinata a compiere l’estremo gesto in conseguenza di una impulsiva reazione scatenata da un episodio dello stesso 20 luglio 2011, non trova allora alcuna spiegazione il rinvenimento di ben 10 blister (100 pillole, n.d.r.) del medicinale Xanax, ossia di un quantitativo ben difficilmente detenuto per normali finalità terapeutiche e, quindi, unicamente conciliabile con un agire (omicidiario) premeditato.”
In questo momento io ho in casa 80 pastiglie di cardioaspirin, 100 di rytmonorm e 70 di tareg, senza il placet del Tribunale del Riesame di Brescia: quindi potrei correre il rischio di essere rinchiuso, a tutela della mia salute e in nome del popolo italiano!
Non so te, caro lettore, io quando mi trovo di fronte, assolutamente per caso, a persone del genere, do garbatamente ragione per non lasciare il sospetto di sottovalutarle, e appena possibile mi metto a parlare del tempo…..

Cremona 30 03 2013 www.flaminiocozzaglio.info

One response so far

One Response to “giustizia di ferro-sessantotto 30 03 2013”

  1. danielaon 30 Mar 2013 at 4:07 pm

    Da La Provincia di oggi: “accordo con il Tribunale. La pena diventa aiuto”.
    “Si potranno scontare pene pecuniarie di modeste dimensioni. E piccoli reati che in questo modo verranno “trasformati” in prestazioni professionali a Cremona Solidale”.
    Una domanda: cosa si intende per “piccoli reati”?
    So che non dovrei stupirmi più di nulla, dato che anche chi ha commesso “grandi reati” non sconta la sua pena fino in fondo…

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