Mar 21 2013

noi e gli altri 21 03 2013

Published by at 9:54 am under cronaca nazionale,sindacato

NOI E GLI ALTRI
Quando i sindacati proclamano uno sciopero perché il padrone deve ridurre il personale, alla Fiat, ma in qualsiasi altra azienda, immediatamente i grandi commentatori dei grandi giornali li criticano spiegando che non capiscono che eccetera, insomma, ne va del benessere della nazione eccetera. Oggi becchiamoci questa, dal comitato di redazione del Corriere:
“Care lettrici e cari lettori, domani e dopodomani il Corriere della Sera non sarà in edicola, il sito online non sarà aggiornato, e non usciranno tutti gli inserti settimanali. I giornalisti del Corriere con questi scioperi respingono nettamente il piano di ristrutturazione presentato ieri dalla direzione aziendale che prevede una riduzione dell’organico di 110 giornalisti su un totale di 355, il taglio di parti rilevanti delle retribuzioni effettive, la possibile vendita di sedi e riduzioni di pagine. Meno giornalisti, meno risorse significano semplicemente un Corriere meno autorevole e meno autonomo. Il piano dell’azienda di fatto sfigura il primo quotidiano italiano (stando agli ultimi dati di diffusione) e appare addirittura suicida, visto che il Corriere tuttora presenta i conti in attivo e solo qualche giorno fa ha assunto due giornalisti. Il Comitato di redazione ha sempre accettato di discutere con l’azienda su come razionalizzare i costi e, soprattutto, su come aumentare i ricavi. Quello presentato ieri non è un piano di ristrutturazione, ma semplicemente un grossolano e inaccettabile intervento che mira alla distruzione del Corriere della Sera.” Come la peggiore Cgil dei peggiori anni 70: il padrone è un tagliagole ignorante e loro si battono per noi!
Cremona 21 03 2013 www.flaminiocozzaglio.info

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One Response to “noi e gli altri 21 03 2013”

  1. danielaon 21 Mar 2013 at 3:53 pm

    A sentire il personale del parlamento, quello della Boldrini è stato uno sgarbo a livello di relazioni sindacali, dato che non c’è stato ancora un incontro: questa la reazione dopo che la presidente della Camera ha dichiarato di voler intervenire anche sugli stipendi del suddetto personale.

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