Giu 29 2012

a ciascuno il suo 29 06 2012

Published by at 7:30 am under cronaca nazionale,sindacato

A CIASCUNO IL SUO

Marchionne spara diplomaticamente in Cina, ben lontano dall’Italia e dai suoi giornalisti, sulla sentenza che obbliga la Fiat ad assumere 145 operai Cgil a Pomigliano d’Arco: “per quel che ne so, la legge applicata dal Tribunale non esiste in alcuna parte del mondo. L’Italia è un Paese particolare che applica regole particolari che sono folcloristicamente locali.”
In risposta, quasi insulti dalla sinistra colta e imprenditrice.
Magari il quadro ha da essere completato. Con un semplice conteggio, il Tribunale s’è reso conto che la Fiat aveva assunto 200 operai, tutti rigorosamente non Cgil, il che, statistica alla mano, fosse stato casuale, sarebbe un caso su milioni di possibilità.
D’altronde, cito solo l’ultimo esempio, la Cgil ha proclamato, tempestiva, uno sciopero di 4 (quattro) ore in uno stabilimento del gruppo, in Val di Sangro, proprio per permettere ai cigiellini, pendolari compresi, di guardarsi Italia – Germania….
Più che obbligata la scelta del Tribunale, se si ferma ai numeri; più che motivata la scelta della Fiat, se ogni giorno deve trattare il rapporto di lavoro con un sindacato del genere.

Cremona 29 06 2012 www.flaminiocozzaglio.info

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One Response to “a ciascuno il suo 29 06 2012”

  1. danielaon 29 Giu 2012 at 11:43 am

    Pensavo che l’assunzione o meno di un lavoratore, operaio o meno, dovesse avvenire per motivi che non c’entrano nulla con il sindacato.
    E se su 200 operai nemmeno uno è della Cgil qual’è il problema?
    Per me in azienda si potrebbe lavorare pure meglio, senza questi comunisti che bloccano la produzione perché vogliono scioperare, non permettendo ad altri di lavorare, senza questi comunisti che quando si tratta di scioperare (e quindi di non lavorare, anche solo per creare disagio al datore di lavoro) sono sempre pronti (ci sono stati scioperi fatti solo dalla Cgil ma non dagli altri, ma non è mai avvenuto, mi pare, che a scioperare fossero Cisl, Uil e Ugl ma non la Cgil).
    Scioperare per permettere ai propri iscritti di guardare l’Italia che giocava, poi… (cosa già avvenuta, mi pare, ai mondiali 2010).
    E questo alla faccia di tutti i disoccupati che ci sono.
    Non ho mai sentito la necessità di iscrivermi a un sindacato ma so che piuttosto che affidarmi alla Cgil mi affido al datore di lavoro.
    Quei “lavoratori” (si fa per dire, ndr) che avevano voluto bloccare la produzione erano stati giustamente licenziati, ma poi il Tribunale aveva costretto Marchionne a reintegrarli…perché quei giudici non avevano preso quei lavativi a lavorare nei Tribunali?
    Se quei comunisti avessero piantato grane anche lì magari i giudici avrebbero compreso un po’ di più la reazione di Marchionne.

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