Giu 20 2012

obbligo di completare 20 06 2012

Published by at 5:35 am under costume,religioni,terrorismo

OBBLIGO DI COMPLETARE

Quando un lettore amico e colto mi dice che il pezzo sotto, che ho scritto il 18, non è chiaro perché non ricordo che i cristiani han fatto male sì ad uccidere per ritorsione, ma tanti dei loro sono stati massacrati per giorni e giorni come succede spesso in giro per il mondo, altro non posso che dire, poiché non scrivo per me, ma per chi mi legge: ho sbagliato.

“Alla lettera, Gesù disse: a chi ti dà uno schiaffo, porgi l’altra guancia. I cristiani di oggi, invece, in Nigeria, hanno pareggiato i conti coi musulmani.”

Ciò che per me è scontato, può non esserlo per un altro. Avrei dovuto premettere: tutti i Governi hanno l’obbligo di impedire che i terroristi della religione ammazzino i credenti di altre, mentre nel terzo mondo manca poco li premino; avrei dovuto anche ricordare che, senza che ce ne facciamo un vanto, in Occidente pratichiamo la tolleranza più estesa da molto tempo, ma nel “terzo” purtroppo, anche chi pratica la religione più diffusa da noi, risponde più che ad essa, a rapporti sociali selvaggi lunghissimi da sradicare. E che le ritorsioni di quei cristiani sono imputabili agli uomini, non alla religione.
In conclusione, è facile per un cristiano d’Europa, con la pancia piena e uno Stato che lo tutela, far la morale a uomini di Paesi dove la loro vita è considerata quella di un animale.
Tanto detto, cari lettori, ora mi spiego e mi difendo. Sono agnostico convinto ma affascinato dalla figura di Cristo, la maggiore della nostra Storia, altro che Cesare, Napoleone o Shakespeare. Che, a parte qualche parola di troppo, ha usato la violenza, piccola, considerati i tempi, solo verso i commercianti nel Tempio. Più che comprensibile, per chi deve trattare con gli Ascomiti d’oggi.
Per il resto, ha riconosciuto tutte le leggi terrene del più grande e iniquo Impero che si ricordi, senza battere ciglio. Cesare vuole i miei soldi? Che se li prenda, a ben vedere sono un impaccio. I beni materiali, nel tempo in cui ci fu la maggior distanza tra ricchi e poveri? Se li accumuli, lì restano e muoiono, se li dividi rinascono, anche per te. Vuoi picchiarmi? Se ti diverte, fallo di nuovo.
E quando si è trovato di fronte al giudice terreno, che non aveva nessuna voglia di condannarlo, la crocifissione, è bene ricordare, non è la siringa in vena, bastava rispondesse la verità terrena e sarebbe vissuto ancora a lungo: ha preferito la verità della sua fede, sicuro che sarebbe stata di aiuto alle generazioni dei millenni dopo.
Adesso credo d’aver spiegato perché mi infastidisce più un cristiano che uccide un musulmano, che non il musulmano che stermina intere comunità di cristiani.

Cremona 20 06 2012 www.flaminiocozzaglio.info

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