Mag 29 2012

piccoli passi 29 05 2012

Published by at 8:33 am under cronaca cremonese

PICCOLI PASSI

Il Vascello e www.cremonaoggi.it danno sostanzialmente la medesima versione della segreteria allargata del Pd: richiesta di un Consiglio comunale solo su Tamoil, se cioè il Comune debba costituirsi parte civile; Pizzetti isolato a difendere la scelta della destra al potere, che ha deciso no.
Ma, mentre www.cremonaoggi.it si ferma alla cronaca, il Vascello si scaglia contro il Pd che, responsabile di aver taciuto in passato, quando era al potere, oggi non ha espresso una posizione decisa a favore della costituzione.
Per una volta mi tocca prendere le difese dei compagni. Quand’anche avessero espresso il solito documento di condanna, tipo “giù le mani dal Vietnam” di quarant’anni or sono, cosa sarebbe cambiato rispetto a ciò che hanno chiesto? O dovevano per forza sottoporsi a un mea culpa che nessuno fa, nemmeno nei rapporti privati, per aver taciuto troppi anni, in buona compagnia di tutti quelli che in città contano per qualcosa?
Lo sappiamo, nel 2001 ci fu la confessione ufficiale di Tamoil, e questo è il di più che si può addossare al Pd, aver insabbiato, e dio sa quante volte glielo abbiamo sbattuto sul muso, io fra i tanti: ma oggi è il momento di “fare”, entro il 7 giugno, ultimo giorno utile per la costituzione. Non scagliarsi parole.
Che poteva fare il Pd, minoranza in Consiglio? Chiedere una decisione collettiva alla luce del sole, non all’ombra del Quarto Lato di piazza Duomo, e l’ha fatto.
S’è “limitato” a isolare Pizzetti? ma se noi di destra non siamo nemmeno capaci di chiedere con garbo, sottovoce, a un sindaco ch’è lì, attaccato alla poltrona con lo sputo, il nostro, che potremmo e dovremmo togliergli in un attimo, come ti permetti di prendere una decisione del genere senza ascoltarci?

Cremona 29 05 2012 www.flaminiocozzaglio.info

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One Response to “piccoli passi 29 05 2012”

  1. danielaon 29 Mag 2012 at 1:46 pm

    Credo che sia già passato il momento del “fare”: non hanno già deciso di non costituirsi parte civile? La decisione non è quella definitiva?
    C’è una remota speranza che ad andare al 7 giugno cambino idea?
    Stando a quanto leggo sulla stampa locale, pare che anche il consigliere provinciale Virgilio non critichi a prescindere la Giunta per questa scelta; da un suo documento: “una forza di opposizione, nell’incalzare il governo locale, dovrebbe prima di tutto chiedersi come agirebbe di fronte a problemi complessi e delicati come ad esempio la vicenda Tamoil. Non si tratta di un esercizio scontato, perché spesso le minoranze si limitano alla polemica e ad avanzare mere richieste legittime di trasparenza ed informazione. Sulla questione Tamoil, al contrario, il Pd ha scelto di stare dentro all’accordo, delegando i suoi parlamentari nell’interlocuzione con i molteplici soggetti in campo. Ora, la scelta relativa alla costituzione di parte civile da parte del Comune di Cremona deve essere valutata non tanto per la sua portata di tutela simbolica ma per i possibili effetti. La costituzione non è, a mio avviso, un atto dovuto, bensì rappresenta a tutti gli effetti una scelta politica, perché è necessario prevedere con concretezza e responsabilità le possibili ricadute, anche in relazione ai rapporti con Tamoil e soprattutto all’attuazione dell’accordo. Tenuto conto del preminente interesse dei cittadini al rispetto dell’accordo e degli impegni relativi alla tutela ambientale assunti da Tamoil, l’ingresso dell’amministrazione in una fase contenziosa-indeterminabile nella tempistica e complessa come si preannuncia-potrebbe non garantire alcun vantaggio per la comunità. Personalmente comprendo la posizione dell’amministrazione comunale, ma la sua delicatezza impone un percorso di maggiore trasparenza verso i cittadini, per evitare strumentalizzazioni e false letture”.
    Quanto dichiarato da Virgilio si può condividere o meno, mi sembra comunque un punto di vista rispettabilissimo per il tono che ha usato: dopo aver letto il suo comunicato, dopo aver letto il punto di vista della Giunta, di Rossoni e di Pizzetti sulla scelta di non costituirsi parte civile, rimango comunque dell’idea che avrebbe potuto farlo: ho capito benissimo cosa si rischia (del tipo la ditta che non rispetta gli accordi), ma per come la vedo io, è sotto ricatto: non ci si costituisce parte civile perché la Tamoil, per ripicca, potrebbe non pagare più la bonifica e/o potrebbe non dare più lo stipendio garantito per 5 anni ai dipendenti. Ipotizzo: in questa situazione in futuro (almeno fino a quando non si conclude la bonifica e finché i dipendenti hanno lo stipendio garantito) la Tamoil può fare ciò che vuole e può domandare ciò che vuole con la consapevolezza che potrebbe anche ottenerlo perché, in caso contrario, la Giunta teme che la ditta non rispetterebbe gli accordi.
    Per come la vedo io, la Giunta avrebbe fatto meglio a costituirsi e in caso di non rispetto degli accordi (per ripicca) da parte della Tamoil, avrebbero dovuto portarla in Tribunale anche per quello.
    Con tutto questo, le interrogazioni del Pd a riguardo e la richiesta di “trasparenza” per me sono più o meno carta straccia: se loro sinistri, a suo tempo, avevano “insabbiato” perché ora parlano di “trasparenza”?

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