Mag 27 2012

l’umbreleèr 27 05 2012

Published by at 7:37 am under golosità

L’UMBRELEER DI CICOGNOLO

Dopo un’assenza di qualche anno eccoci qui, accolti da Diego come gli amici che si frequentano ogni giorno, in un sala piena di gente che non gli impedisce di fermarsi a far due chiacchiere, mentre i camerieri svolazzano a servire piatti e bottiglie. E a fine cena si spiega il successo: tre portate, tre bottiglie di vino in cinque, acqua caffè, 40 euro a testa, cifra spartiacque. Se mangi mediocre, enorme; se ti vedi arrivare gran culatello e sformati di verdura da artista, la carne importante è di Giancarlo Ruggeri, patron di una macelleria di famiglia con storia di cent’anni, le bottiglie in una carta dove assieme alle famose convivono gemme di valore a basso prezzo, e scopri che se ti fermi a pranzo per uno spuntino di lavoro ce la fai con molto meno, ti dici, ecco perché devo prenotare!
C’è un no? Certo, come in ogni buona famiglia, cento e passa per discreti che siamo, per distanti che siano i tavoli, alla fine “produciamo” rumore, ma, se glielo chiedessi, avrei sicuramente da Diego la risposta: posso dividere la sala, sfoltire ancor più i tavoli, meno commensali, meno rumore, ma non ci sto dentro a chiederti 40 euro, dovrei almeno 60. E la mia osteria non sarebbe più quella della gente.
Ogni ristorante di classe ha il suo dna, che impedisce classifiche vere, non esiste quello di tutti i pregi, perché non è solo un’ammucchiata di parcelle, il cuoco anzitutto, i fornitori etc etc, se vogliamo essere pignoli a un certo livello una lista vini vale qualsiasi altra, ma è l’anima con cui lo si vive e all’Umbreleèr di anima ce n’è tanta.

Cremona 27 05 2012 www.flaminiocozzaglio.info

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