Gen 29 2012

diritto mobile 29 01 2012

Published by at 8:57 am under cronaca nazionale,Giudici

DIRITTO MOBILE

Milano, storicamente, è capitale morale d’Italia, e anche oggi lo dimostra. Uno dei nostri principali difetti, stranissimo, è coniugare la fantasia creativa nel privato con l’elefantiasi burocratica, quando si tratta di bene pubblico. Ecco il politico Pisapia, neosindaco voluto dai cittadini, come risolve in fretta le loro faccende, private: per accedere agli assegni del Comune (soldi nostri), basterà, omissis, essere sposati o coabitanti nello stato di famiglia per sussistenza di vincolo affettivo, comprese le coppie dello stesso sesso. Anticostituzionale, protestano i preti, no, sono loro ad essere retroguardia: come diceva Napoleone, l’armata si metta in marcia, l’intendenza seguirà. E continuava, i trattati sono pezzi di carta, come la Costituzionale, ammoderna il Pisapia, in attesa di riforma dove lo dico io.
Il Pisapia, sindaco giustamente di chi l’ha votato, è un avanguardista, ma anche nel Tempio del rispetto delle regole non scherzano. Giovanni Canzio, presidente della Corte d’Appello di Milano, inaugura l’anno giudiziario, e si può già capire tanto dalla data, la fine di gennaio: “la prescrizione? è un agente patogeno. E giù botte, non in italiano, in sentenziese, come da Corriere on line: induce premialità di fatto, scoraggia le premialità legali e trasparenti di riti alternativi, incentiva strategie dilatorie della difesa, implementa oltre ogni misura il numero delle impugnazioni in vista dell’esito estintivo etc etc.
Sono acido, tanto per cambiare.
Premessa: la prescrizione più breve opera in sette anni, quanto basta cioè a laurearsi in legge, fare uno o più master, preparare il concorso in magistratura. Dante ci ha scritto Inferno e Purgatorio.
Non bastano però sette anni a chiudere un processo con la sentenza. Colpa degli avvocati, non ci stanno a far condannare il loro cliente. Che, malvagio più d’un Berlusconi, pretende d’essere sempre assolto. Dal che risulterebbe l’inutilità del processo.
Nemmeno accettano i riti alternativi: se la Procura dice che sei colpevole, ti presenti in aula e chiedi la pena minima. Oppure: rinuncio a qualsiasi tipo di prescrizione, processatemi, signori giudici, quando vi aggrada.
Ha un merito, il presidente Canzio: rispettando la Costituzione, propone, non dispone come Pisapia.

Cremona 29 01 2012 www.flaminiocozzaglio.info

One response so far

One Response to “diritto mobile 29 01 2012”

  1. danielaon 29 Gen 2012 at 1:35 pm

    Se i giudici dovessero, una volta o l’altra, accogliere l’idea del loro collega che aveva avanzato la proposta di tenere le udienze anche nel pomeriggio e non solo al mattino, magari i tempi della giustizia sarebbero meno lunghi…

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