Set 24 2011

manager e politici 24 09 2011

Published by at 8:38 am under cronaca cremonese

MANAGER E POLITICI

Massimiliano Salini, presidente della Provincia di Cremona, in due parole: “le provincie sono enti che si possono abolire senza problemi, purché le funzioni vengano svolte da altri.”
Il compagno onorevole Pizzetti, qualche parola in più: “il Tribunale di Crema? non è detto che debba sparire. Se l’idea con la quale si va a discutere è quella di mantenere il Tribunale così com’è, nonostante l’efficienza, abbiamo perso in partenza. La legge delega punta a rendere efficienti, e proprio sull’efficienza di Crema si deve puntare per far sì che non venga tolto, in quanto questo non è automatico: potrebbe essere aggregato con Cremona o Lodi ma la sede potrebbe restare a Crema. Certo in casi di aggregazione c’è sempre chi perde e chi ci guadagna etc etc etc etc etc etc etc.”
Dal che si capisce chi è il manager prestato alla politica, per curarla, e chi fin dalla nascita (non risulta abbia mai fatto altri lavori) non poteva far altro che politica, di quel livello, naturalmente.

Cremona 24 09 2011 www.flaminiocozzaglio.info

p.s. conterà qualcosa, anche Carlo Grillo, presidente del Tribunale di Cremona e magistrato di grande esperienza, ha detto sì a un unico Tribunale in provincia.

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One Response to “manager e politici 24 09 2011”

  1. danielaon 24 Set 2011 at 2:09 pm

    Quelli dell’Italia dei Valori stanno raccogliendo le firme per promuovere il referendum per l’abolizione delle Province e per cambiare la legge elettorale; in effetti le motivazioni scritte sul loro volantino che mi è arrivato a casa fanno venir voglia di firmare al loro banchetto, però ho delle perplessità:
    “Cambiare la legge elettorale perché nega il vincolo tra il parlamentare e i cittadini, primi interpreti del territorio: gli eletti non sono scelti dal popolo” : in effetti, vedere in Parlamento persone scelte dai Politici solo per amicizie personali o altro o addirittura brigatisti degli anni 70 non è bello da vedere, ma siamo sicuri che se i cittadini poi riescono a mandare i loro eletti in Parlamento, poi questi li rappresenteranno? O piuttosto si dovranno adattare a fare sempre e solo quello che vuole il Capo, anche se si tratta di qualcosa di impopolare, che magari nemmeno gli elettori di quello stesso partito vogliono?
    In fondo anche in Regione, vedi la Lombardia, possono esserci consiglieri che facevano parte di un listino bloccato, ma che di conseguenza non sono lì perché eletti direttamente dai cittadini…un esempio scelto non troppo a caso: Rossoni e Alloni sono in Regione perché sono stati scelti dagli elettori, la Minetti è in Regione solo perché messa lì, suppongo, dal Grande Capo Nazionale del Pdl.
    Un altro esempio: i brigatisti degli anni 70 che nel 2006 erano in Parlamento sono stati messi lì da una certa parte della sinistra, quella che aveva criticato la nuova legge elettorale, ma poi ne aveva, credo, approfittato: quanti cittadini avrebbero scelto, come parlamentari, individui che decenni prima avevano seminato il terrore?
    – “Cambiare la legge elettorale perché regala un premio di maggioranza anche a chi la maggioranza non ce l’ha: altro che democrazia”: su questo non dico niente di particolare, dato che non ho mai capito bene cosa sia il premio di maggioranza e che cosa cambia rispetto a quando la legge fatta da Calderoli, ma pretesa da Berlusconi, non c’era ancora.
    – “Abolire le Province perché costano tanto: circa 20 miliardi di € all’anno, con 4 000 persone solo tra amministratori ed eletti più uffici, auto blu, spese di rappresentanza…”: che alcune Province sprechino le loro risorse finanziarie non ci sono dubbi, ma magari non sono tutte così, ci saranno anche gli amministratori assennati che non prendono una macchina con i vetri oscurati, ma ne prendono una più modesta, che non cambiano i mobili dell’ufficio non appena si sono insediati, ma lasciano quelli di prima, a meno che questi non stiano cadendo a pezzi, che usano i soldi per i viaggi della memoria in modo attento, in modo che chi viene dopo di loro non decida di non dare più il contributo, ecc.
    Se si vuole guardare, magari ci sono Province virtuose
    e Regioni e Comuni che sprecano soldi: auspico che per questo non si parlerà, un giorno, di cancellare Comuni e Regioni per abolire gli sprechi.
    Io le auto blu le abolirei del tutto, anche per i parlamentari: se per esigenze di tempo un politico si deve spostare in auto lo faccia pure, ci mancherebbe, ma ne può usare una più modesta e che quindi costa meno e magari potrebbe usare l’auto in modo condiviso, del tipo che se si spostano 4 politici che devono andare nello stesso posto, si userà un’auto sola e non 4.
    Idem per chi è in Regione, in Provincia, in Comune.
    Auspico comunque che gli amministratori comunali usino le auto il meno possibile o, nel caso, che utilizzino comunissime macchine, non le auto blu.
    Invece che abolire le Province, si potrebbe diminuire il numero dei consiglieri regionali, provinciali e comunali così magari si risparmierebbe sul gettone di presenza.
    “Abolire le Province perché sono superflue: le loro funzioni si potrebbero assegnare a Comuni e Regioni”: qui mi riallaccio a quanto scritto prima, cioè che anche i Comuni e le Regioni possono sprecare soldi.
    Credo che i Comuni farebbero più fatica ad arrivare alla Regione se non ci fossero le Province (parlo in generale); inoltre come verrebbero suddivise le funzioni tra Regione e Comuni? Un amministratore regionale non ha già un bel po’ di incarichi senza che si debba occupare anche di quelli nuovi che erano della Provincia? A meno che non aumenti il numero degli assessori, ma in Parlamento non si stava parlando di tagliarne il numero?
    Idem per i Comuni: un assessore riuscirà a seguire bene tutto se si ritroverà a doversi occupare anche di cose che prima spettavano all’assessore provinciale con la stessa delega?
    Se in Parlamento si taglierà anche il numero di assessori comunali, come farà un’amministrazione comunale a lavorare bene con meno assessori e più incarichi, visto che magari avrà anche alcune funzioni che prima erano della Provincia?
    A meno che, se si tagliano tutte le Province poi si potrà fare a meno di tagliare il numero degli assessori comunali…in questo caso potrei anche essere d’accordo con l’abolire tutte le Province.
    Però ho un dubbio: se si dovesse abolire la Provincia di Cremona, il Presidente e gli altri assessori provinciali tornerebbero quindi a fare quello che facevano (intendo di lavoro) prima di candidarsi e di vincere le elezioni…non è che, per non perdere l’incarico di amministratori, vorranno andare a occupare il posto degli attuali assessori comunali, continuando a occuparsi così delle stesse deleghe che avevano prima?

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