Set 06 2011

ribellarsi è giusto 07 09 2011

Published by at 10:43 pm under costume,cronaca cremonese

RIBELLARSI E’ GIUSTO

Vicino a noi, sono di turno gli abitanti di Cappella Cantone, non vogliono la discarica regionale dell’amianto, e sostenuti dalla solita sinistra avevano fatto sapere: a ciascuna provincia la propria discarica. Mi piacerebbe sentirli se, accettata la loro proposta, fossero designati discarica della provincia di Cremona.
Non sono il filosofo dalla pancia piena, Caorso mi darebbe meno preoccupazione se fosse vicino a Palermo, come è naturale, ma ho sempre rilanciato, chi rifiuta abbia la cortesia di indicare il luogo adatto. E perché.
Quello che non accetterò mai, fin che decido di vivere in una società, è l’editto alla moda, sempre a sinistra: ribellarsi è giusto. Così com’è, impersonale, strumento di comunicazione, vale per tutti i cittadini che non siano d’accordo su qualcosa , da Cappella a Caorso, al ponte sullo Stretto: prima di esaltare la rivolta, come per il sito idoneo, spiegatemi che società volete.

Cremona 07 09 2011 www.flaminiocozzaglio.info

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One Response to “ribellarsi è giusto 07 09 2011”

  1. danielaon 07 Set 2011 at 1:50 pm

    Se si tratta di bruciare i rifiuti di un’intera regione nessun luogo è adatto, il discorso cambia se si tratta di bruciare solo i rifiuti della propria provincia e se si parla di vetrificazione (intendo vetrificazione + rifiuti della sola provincia, NON di vetrificazione + rifiuti dell’intera regione).
    Ribellarsi credo sia giusto, ovviamente se si fa civilmente: prendere come esempio gli autonomi dei centri sociali non è proprio il caso.
    Non vorrei sembrare un’ambientalista contraria a qualunque progetto, ma una società dove si cementifica a iosa senza prima aver pensato a delle alternative personalmente non la voglio.
    Tanto per fare degli esempi:
    – l’autostrada Cremona-Mantova: Legambiente aveva dichiarato che i soldi spesi per questa roba avrebbero potuto essere utilizzati per mettere più treni…perché nessuno ha dato loro retta?
    – il raddoppio della Paullese, di altre strade simili, ecc.: la Regione, riguardo al trasporto pubblico, fa capire di avere le mani legate per via dei tagli…allora com’è riuscita, nonostante i tagli, a trovare i soldi per finanziare la Paullese? Come riesce, sempre nonostante i tagli, a trovare i soldi per costruire autostrade varie nel resto della Lombardia? In che caspita di direzione si va se prendono provvedimenti per far viaggiare con comodità gli automobilisti, ma i pendolari si possono considerare fortunati se riescono ad arrivare a destinazione senza essere piantati per strada per guasti vari ai treni?
    – Se proprio si deve sacrificare del verde, perché lo fanno per ampliare autostrade, tangenziali o robe simili e non, se è fattibile, per potenziare il trasporto ferroviario e magari mettere binari in più, così che un treno non debba rimanere fermo per un po’ per farne passare un altro che ha la precedenza?
    – il ponte sullo stretto: non sono mai andata laggiù, non conosco i tempi di attesa per attraversare in battello lo stretto, ma se anche fossero lunghi, perché non lasciare al “traghettatore” il suo lavoro ed evitare così di mettersi a fare lavori che possono devastare l’ambiente?
    – perché invece che far circolare tutti quei camion sulle strade, non si potenziano i treni merci?
    – il 3° ponte sul Po: si rischia di devastare l’ambiente per poi avere comunque ancora traffico sulle strade visto che andare in Emilia con il treno è sempre meno comodo; ora per andare a Piacenza o si prende il pullman o si cambia a Codogno, ormai anche i pendolari che vanno a Fidenza rischiano di vedere il loro treno soppresso e a volte rischiano di non avere nemmeno il pullman sostitutivo…chi ha la macchina che incentivi ha per lasciarla a casa e prendere il treno se rischia di restare a piedi?
    Quando prendo la radiale alla barriera Po la mattina presto vedo tutte le auto che arrivano dal ponte sul Po: sono una marea, ma non ci credo che nessuno di loro potesse prendere mezzi alternativi, tipo il treno (sempre se non lo sopprimono all’ultimo, ovvio); ci sono anche diversi camion e temo un po’ per il nostro ponte: visto che è un po’ vecchio, per me i camion non dovrebbero passare di lì e qui mi riallaccio a quanto scritto prima sul fatto che si dovrebbero potenziare i treni merci.
    – perché non si potenzia il trasporto pubblico (ma in tutta Cremona, non solo in via Giordano)? Non ne sono sicura al 100%, ma magari alcuni cittadini, vedendo che i tempi di attesa non sono più di mezz’ora per prendere la radiale, chissà che non decidano di lasciare a casa l’auto, contribuendo a snellire il traffico anche in via Giordano, così che non sarà più necessario fare la strada sud…
    – a Venezia ci sono i pendolari del traghetto: ovvio che per raggiungere le isole di Murano, ecc. non c’è altro modo, ma chissà se è fattibile una cosa del genere anche a Cremona: oltre ai traghetti per la navigazione sul Po per il tempo libero, chissà se si può avere un traghetto veloce sul Po per i pendolari perché possano raggiungere Castelvetro o altre località sul Po, anche più lontane dove magari i cremonesi lavorano…
    Per il momento mi sono venuti in mente questi esempi, se me ne verranno in mente altri, li scriverò.

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