Set 01 2011

cremona città aperta 01 09 2011

Published by at 12:15 am under Politica cremonese

CREMONA CITTA’ APERTA

Noi italiani siamo una razza inventiva, in politica abbiamo praticato le formule più svariate, mai quella in discussione a Cremona, il Centraffari, dove si accettano democraticamente tutti gli uomini di buona volontà, senza fermarsi alle vecchie diffidenze tra partiti opposti.
Il Centraffari ha pure la bandiera, la Provincia, il giornale di proprietà dei lettori, come amabilmente non si stanca di ripetere il direttore, Zanolli Vittoriano: i lettori Piva, Pizzetti, e , se capita, Arvedi. Bella la risposta impartita l’altro giorno al leghista Silver Caira, che si permetteva una critica educata, anche se troppo precisa, al caporale di giornata del Centraffari, Perri Oreste:
“Oreste Perri è sindaco di Cremona a dispetto dei vertici del Pdl e se il centrodestra ha vinto battendo un centrosinistra che storicamente governava la città, è stato soprattutto perché come candidato aveva lui. La Lega poi dovrebbe fare una sana riflessione autocritica e ritoccare la giunta in funzione dei nuovi equilibri in Consiglio mi pare il minimo che Perri possa fare.”
Giocando abilmente sul filo dell’imparzialità, la Provincia da giorni non fa che ospitare le evacuazioni dialettiche dei politici più in vista della città: nani, ballerine, ignoranti, superficiali, falsi etc etc. La Provincia si guarda bene dall’imitare Repubblica, che fin dalla nascita avvertiva: siamo un giornale di sinistra, è invece un foglio cauto, si fa fatica a capirne le simpatie.
Mettiamoci a contare un po’ di numeri. Fin dalla nascita il sindaco Pivetti (Piva/Pizzetti/la cravatta di Perri) dice e soprattutto opera: m’avete fatto sindaco invece di Emiliani? adesso son cazzi vostri. Scelti due o tre consiglieri di fiducia tra quelli che gli hanno imposto, inizia una politica nuova: la gente mi ha votato, io rispondo solo alla gente che, appena scendo al bar, mi stringe la mano. Per chi lo ricorda, come Tartufo: entrato nella casa del suo mal previdente benefattore, ne comanda a bacchetta tutta la famiglia e, se appena uno si permette di aprire bocca, lo zittisce con un imperioso “ io eseguo la volontà di Dio”. La colpa è evidente, non bisognava farlo entrare in casa, non bisognava sin dall’inizio permettergli tutto.
Ma è successo, e Pivetti mostra sempre più la sua maggior dote, raccontare balle incredibili e far l’offeso, sempre affidandosi al giudizio di Dio, la gente: tanti ricordiamo, spero, la faccenda delle indennità dell’amico Pasquali, presidente di Lgh, oggi non posso licenziarlo perché deve approvare il bilancio, ma dopo vedrete. Infatti.
E già da prima nasceva l’affaire Albertoni, che oggi ha portato (finalmente!) alla ribellione e alla guerra aperta. Ma cosa dite, non confermerò Albertoni, non è possibile, lo sa anche lui, è già stato rinnovato troppe volte e il regolamento non lo permette. Ma i regolamenti non sfuggono alla regola principale delle leggi, si possono allargare e restringere a fisarmonica, a scelta del suonatore: quindi, dichiara Pivetti, in attesa che mi cresca qualcuno di destra, confermo lui, ragioniere di partito nonché esperto conduttore di aziende del circuito, tipo Cerealcoop di Ca’ d’Andrea.
Questa volta, meglio tardi che mai, i consiglieri di maggioranza esplodono e fanno la loro Pontida: Sindaco e Consiglio comunale devono rispettare la volontà degli elettori, che sulla scheda hanno segnato destra, non Centraffari. Chi non è d’accordo sul rispetto, fuori dalle palle, per adesso il capogruppo Domenico Maschi, a seguire il sindaco Pivetti.
Figuriamoci il Centraffari, che ha appena finito di smontare la Lega approfittando delle sue sciagurate discordie interne: non avete seguito la legge, che impone la sentenza vada letta in piedi, pena l’invalidità. Tradotto dai termini medioevali: siete la maggioranza, e va bene, ma prima di metterci in minoranza dovete convocarci tutti. Traduzione della bandiera la Provincia, per il popolino: non l’assemblea deve essere convocata, nooo, ma la decisione di sostituire il capogruppo deve essere presa all’unanimità, senza preoccuparsi di spiegare che se così fosse nessun organismo politico riuscirebbe mai a prendere decisioni.
I dirigenti del Centraffari combattono la loro battaglia con tutte le armi: sono disposti a ricorrere al Pdl regionale, ad Alfano, se avesse tempo, Berlusconi, perché sanciscano il loro diritto, per la gioia e il ricordo al prossimo voto degli elettori di destra, a cooptare nel loro ben affiatato gruppo i più utili soggetti della sinistra.
Noi elettori di destra ce ne ricorderemo in massa, spero. Amen.

Cremona 01 09 2011 www.flaminiocozzaglio.info

One response so far

One Response to “cremona città aperta 01 09 2011”

  1. danielaon 01 Set 2011 at 11:10 am

    Vedere tutto ‘sto casino, le divisioni tra consiglieri comunali, assessori con tessera del Pdl che non so se stanno più dalla parte del Sindaco o dei consiglieri che gli hanno scritto la lettera critica (ovviamente non mi riferisco a Nolli), ecc. e tutto questo SOLO per le nomine a presidente in un’azienda pubblica di persone scelte tempo prima dai sinistri…ma che tristezza!
    In fondo Albertoni, Bodini, Galli non sono stati nominati assessori, non sono in Giunta: è successo tutto questo solo per una faccenda di nomine nelle aziende pubbliche; non c’entra più di tanto il fatto che a essere presidenti siano persone messe lì dalla sinistra, credo che sarebbe successa la stessa cosa se a essere presidenti delle aziende fossero stati candidati delle liste civiche che sostengono Perri (al di là delle nomine) o magari candidati dell’Udc.
    Albertoni poteva essere riconfermato perché, da come ho capito, pur non essendo al 1° mandato, era stato nominato da un sindaco diverso da quello attuale, quindi casomai è alla scadenza dell’attuale mandato di Albertoni che poi dovranno sceglierne un altro.
    Gli elettori sulla scheda hanno segnato non Albertoni, ma neanche solo Pdl e Lega: hanno votato anche la lista Perri, la lista di Trentarossi, la lista Ceraso e l’Udc e soprattutto Perri…Pdl e Lega senza Perri per me sarebbero all’opposizione, considerando anche che Cremona è una città tendenzialmente sinistroide.
    Io elettrice di destra nel 2014 mi ricorderò senz’altro di come qualcuno della maggioranza (sia Pdl che Lega), per una volta che hanno sconfitto la sinistra (spero comunque non sia l’ultima), durante questo mandato stavano rovinando tutto solo per la faccenda delle nomine.
    Se Perri si ricandida magari potrà pensare ad allearsi solo con liste civiche: almeno non continuerò a sentir parlare di rimpasti vari solo perché essendoci meno consiglieri di un partito (tipo la Lega) rischiano dei bravi assessori iscritti a quello stesso partito.
    Nell’incontro di pre-giunta Perri ha dimostrato di apprezzare il lavoro svolto dagli assessori: se questo vale per tutti gli assessori, anche per quelli leghisti, Perri, per piacere, non tolga loro l’incarico.

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