Ago 23 2011

il pizzetti furioso 23 08 2011

Published by at 7:39 am under Politica cremonese

IL PIZZETTI FURIOSO

Se non fosse l’irredimibile che è, si sarebbe accorto già dal titolo (A me deputato restano 5500 euro al mese) che son cascate le braccia perfino al direttore della Provincia Zanolli : invece non ha fatto altro che rispondere a una schiera di cittadini inviperiti alzando sempre più i toni, al punto da rifilare del “miserabile” a un uomo mite come Angelo Zanibelli, rinfacciare a Deo Fogliazza ipotetiche colpe di suo padre, ribattere al giornalista Enrico Pirondini di far parte di una casta peggiore della sua, e dimenticandosene invece quando si serve di Zanolli, da non essere nemmeno capace di un conteggio elementare: è il politico più contestato degli ultimi sessant’anni della storia di Cremona. Io non sono quello, cari lettori, che abusa del “tutti dicono, tutti sanno”, comoda scappatoia per non voler dimostrare le proprie affermazioni, ma fa impressione leggere una sola zoppicante difesa contro dieci testimonianze di insofferenza, per non parlare di ciò che si sente a voce , in maggior libertà.
Risponde a me che mi sento duca di Oxford, senza nemmeno farsi sfiorare dall’idea che confronto a lui tanti ci sentiamo duchi di Oxford; ultimamente minaccia querele a un cittadino che lo critica mentre lui sostiene il suo buon diritto a dare letteralmente del “cretino” a chi la pensa diverso. E’ chiaro che ha perso la testa, non per il caldo, ma per la certezza che il partito si guarderà bene dal confermarlo nel 2013. Non aveva obbligo alcuno, in tempi come questi, di rispondere rabbiosamente a qualsiasi, velata critica, eppure è schizzato lancia in resta a ribattere colpi non ancora giunti: per dirne una, son tre anni che risponde a ogni riga di un lettore che gli rinfaccia continuamente la guerra 2008 a Caterina Ruggeri, senza rendersi conto della ormai svuotata questione…..
Ma non voglio continuare in schemi astratti, proviamo a ricontare assieme, cari lettori, i numeri che ci vuol propinare.
“Spero davvero – inserisce nella replica – che togliendo di mezzo questa legge elettorale porcata e ripristinando i collegi uninominali si possa concorrere a superare almeno questo handicap.” Beata innocenza, mi dico, se crede davvero che non sappiamo che lui è in Parlamento grazie alla legge che adesso è di moda sparlare, senza la quale, a voto libero, non avrebbe mai prevalso, tanto per fare un nome , su Paolo Bodini.
“Riducendo il numero dei parlamentari nel superamento del bicameralismo”, si impegna: ma quando si arriverà, come primo passo, a dimezzarli, lui da che parte crede di finire? in quelli confermati?
Può elencare fin che vuole, l’aspirante duca di Oxford, gli orari delle sue presenze ai tavoli, nelle aule, a Roma , a Cremona, le funzioni parlamentari che svolge, che, fuori dai denti, sono alzare la mano quando lo ordina il capogruppo o tenerla in tasca. La legiferazione, fine principale delle Camere, egregio aspirante duca di Oxford, non è un lavoro che si possa inventare su due piedi, servono solida cultura professionale, attitudine, frequenza scientifica, qualità che mai traspaiono dai suoi abbondantissimi scritti d’ogni scibile sulla stampa cremonese, scritti ripetitivi e vacui che denotano solo una ferrea volontà di maltrattare la nostra povera lingua. Il duca è solo un uomo di potere, da spostare un assessore o inventare un sindaco come fossero birilli, nell’idea fallita di raccattare qualche voto in più. Ma naturalmente accetto, oltre alle minacciate querele, la prova del nove che mi faccia torto: si metta qualche ora davanti a noi che gli proponiamo un progetto di legge e ce lo scriva.
E per finire, andiamo al cuore, la tesi che più ha fatto inviperire gli elettori di Cremona: l’aspirante duca di Oxford riesce a risparmiare solo 5 500 euro al mese, meno di un bergamino, magari anche meno dei “percettori di reddito da società e imprese che a qualunque titolo godono di una pubblica contribuzione”.
E’ spiacevole fare i conti in tasca a uno che nella politica si è buttato per passione, solo per passione, ma cercherò di dimostrare che a lui è andata molto meglio che a Paolo e Francesca, Eloisa e Abelardo, e anche alla peccatrice Maddalena, che s’è pur beccata qualche parolina da Gesù.
Il Pizzetti a 5 500 al mese fa 66 000 all’anno, per cinque anni sono 330 000. Prima ha fatto dieci anni il deputato regionale a Milano, stesso stipendio ma spese evidentemente minori, per cui 660 000, più le due liquidazioni: oltre un milione di euro per quindici anni di passione, senza calcolare gli interessi maturati, che al minimo portano a 1,5 milioni.
Non male, per uno che, a cinquant’anni suonati, è rimasto solo qualche mese senza stipendio, lo ricorda lui stesso, tra la fine del militare e l’inquadramento nell’allora Partito Comunista, immagino; ma ha una parte di ragione, non va dimenticato l’obbligo di ricompensare il merito, a lui che ”ha descritto la condizione reale in cui lavora un parlamentare, e nessun altro lo ha mai fatto.”

Cremona 23 08 2011 www.flaminiocozzaglio.info

One response so far

One Response to “il pizzetti furioso 23 08 2011”

  1. danielaon 23 Ago 2011 at 12:59 pm

    Io non mi sento affatto duchessa di Oxford in confronto a Pizzetti: non lo conosco personalmente, ma penso proprio che sulla politica ne sappia più di me e usa un linguaggio più diplomatico di quello che utilizzerei io.
    Chi è che decide quali politici riconfermare? I vertici del Parlamento o i militanti locali?
    Se la risposta è la 1°, magari Bersani, la Bindi e gli altri decidono che vogliono tenersi Pizzetti.
    Perché il suddetto lettore, dopo 3 anni, deve ancora rinfacciare in continuazione a Pizzetti la “guerra” alla Caterina Ruggeri?
    Sarà questione di opinioni personali, ma il fatto che la stessa si fosse dimessa da assessore alla sicurezza mi aveva solo fatto piacere e se era stato Pizzetti che aveva portato a questo, lo ringrazio.
    Se cambieranno la legge elettorale, magari i cittadini di sinistra che potranno esprimere preferenze voteranno per Pizzetti; d’altronde perché un cittadino di sinistra non dovrebbe votare per lui?
    Stanno raccogliendo le firme per un referendum per abolire questa legge elettorale…ma non l’avevano già fatto un referendum per togliere questa legge?
    C’è stato nel giugno 2009, il 21 e 22: me lo ricordo bene, perché in quell’occasione c’è stato il ballottaggio per il Comune di Cremona.
    Il 22 avevano scrutinato per prime le schede del referendum, ci avevano messo credo poco, visto che in pochi avevano votato, infatti il quorum non era stato raggiunto.
    I cittadini italiani hanno già avuto la possibilità di abolire questa legge elettorale e la risposta si è vista qual’è stata; poi per carità, se l’argomento del referendum non interessa minimamente, uno può anche non votare (infatti io non avevo votato, nel giugno 2005, per il referendum sulla legge 40 o robe del genere), ma se l’argomento è considerato importante, perché non votare?
    Ricordo che 2 anni fa, al referendum per togliere questa legge elettorale avevo votato “no”, perché per come erano messe le domande secondo me i partitini più piccoli avrebbero rischiato di sparire…dovevo pur fare i miei interessi!
    Se si riduce il numero dei parlamentari perché Pizzetti non dovrebbe essere riconfermato? Meglio che tengano lui, anche se “politicamente” siamo avversari, piuttosto che la Santanché (non ho ancora capito perché ora sia diventata sottosegretaria di qualcosa), anche se io e lei potremmo avere, più o meno, le stesse idee politiche.
    Anche le Regioni dovrebbero cominciare a ridurre il numero dei loro consiglieri, così magari la Lombardia potrebbe non confermare la Nicole Minetti (l’importante è che questa non faccia più parte di listini bloccati).
    Sul fatto di spostare un assessore o inventare un sindaco: Pizzetti aveva fatto dimettere la Caterina Ruggeri perché aveva notato un malcontento generale nei cittadini (magari dopo la campagna “a Cremona vivo bene perché…”) verso la stessa Ruggeri o c’erano altri motivi?
    Pizzetti e Fanti avevano proposto un nome nuovo come candidato sindaco per la sinistra perché secondo me avevano capito il desiderio di cambiamento nei cittadini anche di sinistra; non so perché scrivi che è stata un’idea fallita per raccattare dei voti in più: Pizzetti non si è candidato per le amministrative e non so da chi avrebbe potuto avere i voti in più, visto che per il Parlamento non è possibile esprimere preferenze.

Trackback URI | Comments RSS

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.