Ago 13 2011

bollettino 13 08 2011

Published by at 5:19 pm under Politica nazionale

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VALEROSSI

“Sto con i ribelli i Londra
Che effetto le fa vedere Londra così?
Sono con i contestatori. La polizia dovrebbe dare una mano e risolvere i problemi, non mettersi a menare la gente e uccidere dei ragazzi. Se c’è questo casino, forse il perché è proprio nel comportamento delle forze dell’ordine.”
Povero Valentino , non ha ancora superato lo shock delle forze dell’ordine che anziché aiutarlo frugavano nei suoi redditi per fargli pagare le tasse fin quasi all’ultimo.
Dal Sole24Ore del 12: una bambina di undici anni, uno studente di giurisprudenza, una ballerina classica, la figlia d’un ricco uomo d’affari, un pensionato, un insegnante di sostegno in una scuola elementare. Una sola cosa accomuna queste persone così diverse: sono state tutte processate per direttissima, sono tutte colpevoli di furto, saccheggio, aggressione a pubblico ufficiale, incendio doloso.

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FACILE INDOVINO

Non mi piace neanche un po’ esserlo in certe previsioni, pure, il nove scorso, nel post “Due conti”, avevo scritto cose tanto semplici da essere, al solito, banale. Cosa succede se in questa tremenda crisi noi italiani siamo obbligati, in mancanza d’altro, a riprendere i lavori che tanto volentieri avevamo permesso ai 5 milioni di immigrati?
Ecco cosa succede, dal Sole 24Ore del 12: troppi disoccupati, la Spagna chiude le porte ai rumeni. I livelli allarmanti della disoccupazione nel Paese iberico hanno convinto la Commissione europea ad approvare lo stop temporaneo chiesto con forza da Madrid. Per chi non fosse addentro alla materia, la Romania fa parte dell’Unione, per cui richiesta spagnola e approvazione europea sono chiaramente contro la legge.
E questo è l’inizio, la Spagna si limita a vietare nuovi ingressi: e quando toglierà il lavoro a chi è già dentro?
Tanto per rimanere ai nostri, ma ci sono in tutta Italia, i vari sindaco Pivetti, don Pezzetti, onorevole Pizzetti, etc etc, che credono di farsi belli coi soldi degli altri, si preparino i discorsi per quando saranno obbligati a dire, ci spiace signori stranieri, non abbiamo lavoro neanche per gli italiani, figuriamoci per voi….

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DIECI EURO AL SENATORE

E’ il titolo di un pezzo della Stampa del 12, tema, il costo del ristorante del Senato, parti equamente divise , loro mangiano, noi paghiamo. M’ha incuriosito che i cibi siano ancora in centesimi: prosciutto e melone, euro 2,33; risotto con rombo e fiori di zucca, 3,34 e via dicendo. Autentico rispetto per il valore del denaro!
E si capisce anche cosa voglia dire, quando per partecipare al taccheggio del cittadino, il signor senatore accetti sacrifici del 10%.

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BANALE

Uno dei miei cavalli di battaglia, occhio alla facile crociata, bandita da tutti i Governi, destrisinistri: stavolta la facciamo pagare agli evasori!
Due tipici del dire comune, l’idraulico e il dentista: in nero, cento. Il Buongoverno li scopre: quaranta di tasse. Il popolo esulta: finalmente!
Il nostro prossimo conto non più cento: centocinquanta.
Da dove si coglie la differenza tra il contabile e l’economista. O, se preferiamo, la vecchia barzelletta: l’operazione è riuscita, ma il paziente è morto.

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SEMPRE PIU’ BANALE

Ho preso coraggio. Spesa pubblica: ridurre, ridurre. Lo Stato diventa davvero padrone, cancella le inutili, comprime le eccessive. Bravissimo. Così l’imprenditore riduce i dipendenti, che spendono di meno, che causano la chiusura di altre imprese…
D’accordo, mandi a casa 700 Pizzetti, tanto per fare un nome, bastano 200 parlamentari: gli Usa ne hanno 300. Questi 700, se il partito non gli procura qualche presidenza, intasano ancor più il mondo del lavoro…
Non mi piace alcuna forma di federalismo, per l’Italia, beninteso, perché un conto sarebbe tra Piemonte e Lombardia, un altro tra Lombardia e Calabria. Vessati da uno Stato inesistente, buttati a fondo da politici di pessimo livello, i meridionali subirebbero la condanna definitiva. Lo stato militarizzi il Sud, stroncando la microcriminalità che impedisce il turismo, autentica miniera che non distrugge l’ambiente. Libero, ricco e di conseguenza autonomo, in un attimo rende possibile un giusto federalismo…
Bossi vuole la Padania e gli intellettuali ribattono: da sola non ce la farebbe.
La Svizzera è lì vicino a dimostrarlo.

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CORAGGIO

Non bisogna aver paura di nulla, come in battaglia.
Il solito fariseo chiede a Gesù: l’uomo può ripudiare la moglie, per qualsiasi motivo, come permetteva Mosè?
L’uomo non divida ciò che Dio ha unito.
Nessuno dei due chiede se la donna può ripudiare il marito.

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3 responses so far

3 Responses to “bollettino 13 08 2011”

  1. danielaon 13 Ago 2011 at 10:21 pm

    Ancora riguardo a Londra: l’età per essere imputabile là parte dai 10 anni: chissà, magari al processo la bambina di 11 anni verrà condannata…da noi verrebbe affidata ai genitori.
    Vorrei far notare al “signor” (termine volutamente ironico) Valentino Rossi che un uomo che aveva chiesto ai teppisti contestatori di fermarsi è stato ucciso proprio da loro; il signor Rossi dovrebbe spiegare se è dalla parte dei contestatori anche quando questi bruciano auto o assaltano negozi…o forse è dalla parte dei contestatori solo se questi attaccano gli Agenti?
    Il Governo inglese non dovrebbe tagliare sulle Forze dell’Ordine, visto che di loro c’è sempre bisogno (non solo là da loro, ma ovunque, anche da noi), soprattutto per la presenza sempre più frequente dei “teppisti-autonomi” (li chiamo così visto che si comportano esattamente come gli autonomi dei centri sociali soprattutto in occasione dei vari G8).
    Riguardo alla Spagna: mi fa piacere che il governo spagnolo (non certo di destra) abbia pensato prima agli spagnoli, quello che mi stupisce è il sì della commissione europea alla richiesta di fermare l’entrata in Spagna dei romeni…e se una richiesta del genere l’avesse fatta l’Italia? Credo che la risposta sarebbe stata diversa, cioè “picche”! E questo anche nel caso che gli Italiani dovessero riprendere a fare i lavori che ora non vogliono più fare. L’Italia è l’Italia e quindi secondo l’unione europea si deve arrangiare.
    Mi pare che tempo fa la Spagna avesse messo il filo spinato sulle coste per non far sbarcare gli immigrati (ma gli iberici si devono comprendere: da loro gli immigrati non devono attraversare un bel pezzo di mare per arrivare, ma solo lo stretto di Gibilterra, quindi è più facile arrivare in Spagna): non so se l’unione europea aveva detto qualcosa, ma se lo facesse l’Italia…l’unione europea interverrebbe subito per criticare.
    Mi pare che lo Stato abbia già tentato di militarizzare il Sud, anche per far pulire le strade ai nostri Soldati; non è che per militarizzarlo ulteriormente però ora si debbano togliere Polizia, Carabinieri, ecc. dal Nord: anche da noi al Nord c’è bisogno di loro.
    Mi pare che la Svizzera stia benone dov’è: non fa nemmeno parte dell’unione europea e già per questo invidio gli svizzeri, poi non mi sembra che economicamente se la passino male; in Svizzera la vita magari è cara, ma magari hanno anche retribuzioni adeguate.
    Ogni tanto mi viene quasi la tentazione di andare a vivere in Svizzera (solo in quella italiana, nella Svizzera tedesca o in quella francese avrei problemi di comprensione della lingua): chiusa nei suoi Cantoni, paesaggi da fiaba, mentalità magari simile a quella tedesca…
    Per Bossi la Padania c’è già, per me la Padania non esiste e non dovrà esistere mai: preciso che sono contenta di essere nata in Lombardia e di viverci, mi considero “padana”, ma SOLO perché sono nata e abito nella Pianura Padana. Non voglio che l’Italia faccia la fine della Jugoslavia, divisa in tanti staterelli, non voglio nemmeno che si divida in 2 o 3 parti, nord, centro e sud; ricordo a Bossi (Umberto, ndr) che il Nord non è formato solo da Piemonte, Lombardia e Veneto, ma anche dal Friuli Venezia Giulia, Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige, Liguria ed Emilia Romagna. Tutto il rispetto per la bandiera con il Sole delle Alpi, ma la mia Bandiera è solo il Tricolore. Adoro il Và Pensiero (canto per me comunque patriottico) e stravedo per Verdi, ma il mio inno è Fratelli d’Italia.
    Riguardo alla manovra fiscale.
    Mi sta benissimo la maggior severità nei confronti degli evasori, essere rigorosi verso chi non fa gli scontrini, ecc., l’importante è essere altrettanto severi e rigorosi nei confronti di quelli che hanno portato il loro denaro all’estero (i cosiddetti “paradisi fiscali”), verso chi fa il furbo e mente sulla residenza per pagare meno tasse, ecc….non voglio più sentir parlare di condoni fiscali; perché il contributo di solidarietà non lo chiedono anche a quelli che appunto, riportando il loro denaro in Italia, invece che pagare fino all’ultimo centesimo, hanno avuto lo sconto, risparmiando così dei soldi?
    Idem per i condoni edilizi: chi deve pagare la multa, la paghi fino all’ultimo centesimo oppure si chieda anche ai costruttori abusivi il contributo di solidarietà.
    La “pensata” di Berlusconi di non far pagare il canone tv o i rifiuti ai napoletani spero che non sia più valida, in caso contrario sarebbe il colmo.
    Tagli ai Parlamentari: comincino da loro stessi, prima ancora di tagliare alle Regioni anche virtuose, alle Province e ai Comuni!
    Festività: ho già lasciato il mio messaggio come risposta al tuo bollettino del 12 agosto, ma sulla Provincia di oggi leggo “quelle infrasettimanali non concordatarie verranno spostate a lunedì”: se quelle laiche saranno spostate alla domenica, quali vengono spostate al lunedì? E soprattutto cosa vuol dire “non concordatarie”?
    Riguardo al taglio delle Province: innanzitutto sono contenta che Cremona sia salva e non capisco perché debba, secondo l’idea di Salini, essere unita a Mantova, anche questa importante e non certo minuscola.
    Per alcune Province mi dispiace, esempio per Piacenza o per Ascoli Piceno: i piacentini con chi andranno? Parma? Si sta pensando di farli andare con Cremona? Non ho niente contro i piacentini, anzi! Ma loro sono appunto in Emilia Romagna…per me non ha senso farli andare con una provincia che si trova in Lombardia, almeno Parma è nella stessa regione.
    Lodi è solo da 15 anni che fa provincia, non so perché l’avessero fatta diventare tale, ma comunque i lodigiani potrebbero tornare con la provincia di Milano, dov’erano prima (anche i lodigiani potrebbe venire con Cremona, ma per me ha più senso vadano con i milanesi, visto che questi sono meno distanti rispetto a noi).
    Sono stupita anche per Trieste, per Siena, per Sondrio.
    Anche Aosta rientra nelle province da cancellare, ma qui è un po’ ridicolo: passi per la Sardegna, che da 4 province è passata a 8 (e ora però rischia di rimanere con 2 soltanto), passi per province come Vibo Valentia o i nomi tripli come Verbanio-Cusio-Ossola o altre nate da molto poco per non so quali motivi, ma Aosta è l’unica provincia della Valle d’Aosta, se levano quella, i valdostani come fanno?
    Anche il Molise, 2 sole province, rischia di rimanere senza.
    La Liguria da 4 passerebbe alla sola provincia di Genova.
    Breve accenno a una dichiarazione dell’assessore provinciale Soccini: lui farebbe andare Crema insieme a Bergamo (secondo lui amministrata bene; vorrei chiedergli, se parla di Province, se secondo lui Cremona è amministrata male)…trovo un po’ strano che una località da sempre in provincia di Cremona ora possa andare in provincia di Bergamo (non ho nulla contro i bergamaschi, tutt’altro).
    Non per fare la campanilista a tutti i costi, ma perché tutti questi spostamenti? Crema rimanga con Cremona, Lodi torni con Milano e Cremona rimanga provincia senza unirsi ad altre.
    Inoltre: non conosco la procedura da seguire nel caso qualcuno voglia far nascere nuove province; si dovrà far domanda al Governo o basta deciderlo per conto proprio, con i propri amministratori?
    Del tipo: ad un certo punto Lodi è diventata provincia…come si è arrivati a quello? Idem per tutte le altre province nate negli ultimi anni. Nel caso sia il Governo che dà il permesso per la nascita di nuove province, allora perché a suo tempo l’aveva dato? La motivazione per la nascita di una nuova provincia, anche piccola, consiste solo nel distribuire qualche poltrona o ci sono motivi più validi?

  2. danielaon 14 Ago 2011 at 11:54 am

    Come non vorrei che Cremona diventasse un’unica provincia con Mantova, così non voglio che diventi un’unica provincia con Lodi.
    Non ho niente contro mantovani e lodigiani, ma ripeto: Cremona e Mantova, visto che si sono salvate dai tagli, rimangano 2 provincie distinte e Lodi torni con Milano, che è certo più vicina rispetto a Cremona.
    Non so quanto distano Crema e Lodi, ma se l’idea è di unire non Cremona e Lodi, ma Crema e Lodi non sono comunque d’accordo: se Cremona perde Crema non è che rischia di andare sotto la soglia stabilita e rischia quindi di essere cancellata?
    Perché Piacenza dovrebbe perdere la provincia, visto che comunque la città di Piacenza conta più di 100.000 abitanti, quindi per me ha una certa importanza?
    Perché cittadine piccole come Lodi, Fermo o altre dovevano diventare delle province?
    Tornando a Cremona e Mantova: un’unica provincia di Cremona e Mantova non porterebbe ad avere una sola giunta provinciale?
    Di solito una giunta provinciale fa (o dovrebbe fare) gli interessi del proprio territorio…qui ci sono 2 territori che avranno entrambi i propri interessi, tipo le fermate del treno lungo la linea Mantova-Milano: come si possono mettere d’accordo gli amministratori della nuova provincia?
    E inoltre: il Presidente della nuova provincia dovrà essere un cremonese o un mantovano? E gli assessori? Se sono pari fanno a metà, ma se sono dispari?
    No, per me non funzionerebbe, ma io sono molto campanilista e non faccio testo.
    Idem per qualunque altra fusione di province, anche se non riguardano il cremonese: penso a Pesaro-Urbino (una volta distinte, ora sulle targhe si trova non più PS, ma PU), Forlì-Cesena (Forlì faceva provincia, Cesena no), ecc.
    Non saprei dire se sono d’accordo con l’accorpamento dei piccoli comuni: da fuori (perché non ci vivo) direi che si potrebbe fare, visto che tanto sono dello stesso territorio (cremonese, casalasco o cremasco), ma non so se gli abitanti di quei paesini sono d’accordo (e se ci abitassi penso non sarei d’accordo).
    Ripeto per l’ennesima volta: comincino i Parlamentari a tagliarsi i loro privilegi, a non avere più di un Agente di Scorta (non 3 o 4), a dimezzare il numero di parlamentari, a calarsi e di molto la retribuzione…non che debbano rimetterci sempre i Comuni, le Regioni (che potrebbero tagliare qualche consulente), le Province (qualche amministratore provinciale poteva anche non cambiare i mobili dell’ufficio non appena insediatosi e poteva prendere una macchina più modesta e non una con i vetri oscurati…ma per la macchina è ancora in tempo: venda quella con i vetri oscurati e se ne prenda una meno costosa).

  3. danielaon 15 Ago 2011 at 7:54 pm

    Ho cercato in internet il sito della provincia di Mantova: la Giunta provinciale mantovana è di sinistra!
    Come fa Cremona, con una giunta provinciale di destra a unirsi a Mantova che ha una giunta provinciale di sinistra?
    Il Presidente mantovano è stato eletto nel 2011, non nel 2009 come Salini, per cui non possono nemmeno, allo scadere dei rispettivi mandati, unirsi e far votare a cremonesi e mantovani un’unica Giunta, visto che gli stessi scadono in anni diversi, il nostro nel 2014 e il loro nel 2016.
    Comunque spero che il fatto di unire le 2 province NON sia un primo passo per arrivare a unire anche i Comuni; Cremona è Cremona e non voglio che venga unita a nessun’altra città!

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