Ago 07 2011

bruno del grande 08 08 2011

Published by at 11:17 pm under Striscia La Provincia

RICEVO DA BRUNO E MOLTO VOLENTIERI PUBBLICO

Caro Flaminio, avendo letto l’ennesimo editoriale di Zanolli sul quotidiano “la
Provincia”, intendo qui dare, sul tuo blog, una mia risposta personale a quanto
da egli scritto in data odierna.
Io mi domando se e’ cosi’ difficile ragionare in maniera diversa dalla Ceraso
o dal sindaco Perri. Insomma, c’e’ una grave crisi economica in corso, gli
stipendi e pensioni sono dimezzati nel loro valore a causa della svalutazione
del reale potere d’acquisto dell’euro, sui cremonesi si abbattono tasse e
balzelli vari, sia dal governo centrale che da questa amministrazione comunale,
(e’ bene ricordarlo), eppure e’ cosi difficile capire che, in questo contesto,
organizzare “sonate” di violino o visite a musei e alla citta’ per “profughi”
provoca sconcerto nella gente? Ad un accorto amministratore ciò sarebbe stato
chiaro ed avrebbe sicuramente attuato in altra maniera i suoi programmi di
“accoglienza”. Mi pare evidente che questo appellarsi alla carità cristiana o
alla tradizione solidaristica di Cremona, in realtà, nasconde un modo
maldestro e poco accorto di gestire la “cosa pubblica” che non tiene presente
il particolare momento che viviamo e gli umori dei Cremonesi. Le “visite ai
musei” e alla città o le esecuzioni di musica classica possono trovare delle
giustificate motivazioni su “immigrati” che risiedono stabilmente a Cremona ed
interessati ad un programma di “integrazione” e di conoscenza della storia e
della cultura cremonese. Ma fatte cosi’ con gruppi di cui non si sa se
resteranno a Cremona, risultano essere solo un dispendio di energie senza
garanzia di vantaggi per la comunità cremonese. Io ritengo che queste
iniziative trovano riscontro solo in una ottica di “autoreferenzialità ” per
dimostrare in modo plateale il proprio impegno per i profughi e gli immigrati
ma di cui non ne’ e’ stata valutata a fondo la concreta efficacia ed effettiva
utilità. Purtroppo il “coro” dei “quartieri alta” della politica canta con gli
“accordi” del “solidarismo ideologico” ed un giornalista, a mio parere, in un
editoriale, poteva inserire qualche elemento di riflessione in più per dire
cio’ che il “conformismo” invece mette in ombra. Ecco perché all’editoriale di
Zanolli, intitolato “Non basta chiamarsi Bossi per fare politica”, io gli
rispondo: “Non basta chiamarsi Zanolli per fare del buon giornalismo”.
distinti saluti.
Bruno Del Grande

One response so far

One Response to “bruno del grande 08 08 2011”

  1. danielaon 08 Ago 2011 at 5:35 pm

    Certo, per me ora gli immigrati che hanno ricevuto il benvenuto dai nostri amministratori devono dimostrare con i fatti che la fiducia è ben riposta.
    E anche ammettendo che gli immigrati arrivati a Cremona abbiano diritto all’asilo politico, nel caso non lo ottengano in tempi brevi, vedano di non comportarsi come gli immigrati di Bari.
    Vedano di comportarsi bene, di non fare i furbi vendendo merce abusiva e allontanandosi se vedono arrivare i Vigili e tornando alla postazione quando chi controlla si allontana.
    Non chiedano spazi più estesi per la fine del Ramadan e soprattutto NON progettino attentati terroristici a Cremona o altrove.
    Eccetera eccetera…
    Ripeto: di delinquenti italiani ne abbiamo già abbastanza (e ci avanzano): non abbiamo certo bisogno anche dei delinquenti stranieri.
    Comunque dovrebbero intuirlo da soli che sarebbe giusto essere grati (con il modo di comportarsi) nei confronti del paese che li ospita.
    Provo a immaginare la situazione se io fossi emigrata per esempio in America: non avrei mai dato per scontato (allora, ma nemmeno oggi) di essere accolta solo perché venivo da un paese più povero; una volta accolta là, oltre al fatto di comportarmi bene per ovvi motivi (etici), l’avrei fatto anche in segno di gratitudine per un Paese che mi aveva permesso di restare.

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