Lug 14 2011
aronne strozzi 14 07 2011
ARONNE STROZZI
E’ un bell’esempio su cui si può ragionare perché non esce “sangue”. Uno dice che gli han detto che gli han riferito che altri sanno e si finisce sui media in posizione scomoda.
“Tale Strozzi Ronni, mio conoscente, assicuratore, amico del presidente della Provincia di Milano e titolare di una impresa che si occupa di sicurezza, mi ha riferito, non so su quali basi, che i servizi starebbero preparando dossier sul dottor Woodcock a sfondo politico.”
Secondo il Corriere sarebbe la dichiarazione di tale Alfonso Gallo al procuratore Woodcock; se pubblica il Corriere, a cascata seguono i colleghi, è naturale. I giornali di Cremona, ancor più naturale.
Scrivevo sopra, oggi non esce “sangue”, al massimo è un pettegolezzo fastidioso. Ma il problema principale non è la notizia, è la struttura delle relazioni, perché con la stessa superficialità potrebbe entrare in circolo ben altro. Limitandoci a Cremona, l’anno scorso pubblicarono che il nome di Salini era citato in comunicazioni tra mafiosi e questo è parecchio più seccante.
La notizia, strillino fin che vogliono i giudici, è uscita da Palazzo, dopodiché se la son passata i giornalisti. Chi deve intervenire, a che punto, su quale gravità ?
Cremona 14 07 2011 www.flaminiocozzaglio.info
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